DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Ragazzina, occhio al «sexting» Nuovo brevetto Apple per arginare la pratica dello scambio di messaggini erotici tra cellulari

MILANO – Il sexting, ovvero la pratica di inviare messaggi con immagini sessualmente esplicite e testi inerenti al sesso, sta esplodendo e può creare molti problemi, alle star di Hollywood come a una normale ragazzina. La lotta al fenomeno è iniziata da tempo da parte dei Governi, dei genitori e persino dei brand tecnologici, come dimostra il recente brevetto di Apple .

HARD INTERCETTATO – La mela morsicata ha brevettato infatti una nuova tecnologia, chiamata Text-based communication control for personal communication device, capace di riconoscere segnali di sexting e inibirli sul nascere, attraverso il riconoscimento avanzato di una serie di parole ed espressioni proibite. La tecnologia viene proposta inoltre in associazione a una serie di filtri per migliorare la grammatica, in grado di identificare gli svarioni e segnalarli. Se implementata sul telefonino dunque la funzione dovrebbe intercettare qualsiasi riferimento hard. Chiaramente sarebbero mamma e papà a convertire il cellulare della prole, utilizzando l’intelligenza artificiale al posto delle prediche o delle campagne di sensibilizzazione.

PENSACI PRIMA DI INVIARE - Le istituzioni australiane hanno lanciato invece una campagna promossa su YouTube ((Think before sexting) ) e prodotta dal sito ThinkUKnow che ricalca l’iniziativa italiana Posta con la testa. La pubblicità è basata su un video che mostra gli effetti collaterali che può avere il fenomeno. Una ragazzina di 15 anni esce dal bagno e si scatta una foto osé con il cellulare, si riabbottona la camicetta, entra in classe, trafelata e felice, e sorride a un coetaneo (destinatario del messaggio erotico) ignara di quanto sta per succedere, lasciando intuire un rapporto intimo (passato o presente) con il ragazzo. Dopo pochi minuti, mentre il professore fa l’appello, Megan (questo è il nome dell’adolescente) inizia a intercettare da parte dei compagni una serie di sguardi (derisori, inorriditi, scandalizzati, eccitati), accompagnati da un bigliettino esplicito e da una serie di vibrazioni di vari cellulari. E improvvisamente capisce: il messaggino hard che aveva spedito al fidanzatino sta facendo il giro della classe, con la viralità tipica della tecnologia, inarrestabile e velocissimo. In quel momento il professore pronuncia il suo nome e cognome, Megan è in confusione, non riesce a rispondere all’appello e, proprio in quel momento, squilla il cellulare dell’insegnante. La foto nuda di Megan è arrivata anche a lui. La ragazzina piange umiliata e capisce che quel messaggio intimo e privato può arrivare a chiunque.

DIRTY PICTURE – Il Sidney Morning Herald riporta le dichiarazioni di esperti e autorità australiani, preoccupati della crescita e della normalizzazione di un comportamento molto rischioso, e cita uno studio ormai datato sulle proporzioni del fenomeno nel 2008, anno in cui riguardava già il 39 per cento dei ragazzini australiani. Del reso, come spiega l’esperta di problemi infantili ed ex funzionario della polizia, Susan McLean, il rischio è che questa prassi si vada diffondendo, facendo perdere ai teenager la percezione della sua pericolosità: «Finché star come Kesha canteranno Dirty Picture, pronunciando frasi come "Allora scatta una fotografia sconcia per me", i giovani penseranno che fare sexting sia semplicemente normale».

Emanuela Di Pasqua
28 ottobre 2010


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