DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

La bolla di Facebook sta per scoppiare?

In apparenza il social network gode di ottima salute e promette infinite possibilità di crescita. Ma sarà proprio così?

Facebook sembra invincibile, con i suoi 600 milioni di iscritti e i suoi miliardi di dollari di valore. Ma forse è più vulnerabile di quanto di pensi, secondo quanto dice un’interessante analisi di Newsweek. Gli utenti sono capricciosi, si sa. E il valore dei social network si basa sulla possibilità di trasformare miliardi e miliardi di informazioni in miliardi di dollari. Alla fine è un valore virtuale, e nessuno sa realmente fino a che punto possono realizzarsi le potenzialità di un sistema così congegnato, anche se Facebook gode del favore di potentissimi investitori come Goldman Sachs, Russian VC firm Digital Sky Technologies e grandi nomi di Silicon Valley.

PRIMI SEGNALI - La scommessa fatta da costoro ha portato alle stelle il valore di Facebook. Perché? Perché gli investitori sono convinti che nel giro di pochi anni Facebook genererà immensi profitti. Se non fosse così non perderebbero tempo. E se non fosse così? Se ci fossero i primi segnali che indicano che il trend è in discesa? Il primo di questi segnali deriva dal fatto che Google ha deciso che, al posto di pagare l’accesso ai dati in possesso del social network, se li prende e basta, cosa che Facebook non vorrebbe affatto, ovviamente.


PREOCCUPAZIONE - Così nella compagnia di Zuckerberg si è diffusa una certa preoccupazione, altrimenti non si spiega il motivo per cui poco tempo fa abbia ingaggiato un’importante società di pubbliche relazioni per parlare male proprio di Google. Il problema che è emerso chiaramente è che, se Facebook non è in grado di proteggere i suoi dati, molti investitori si potrebbero allontanare. Senza dati, infatti, niente business e niente soldi. Inoltre c’è anche il fatto che la gente non sta per sempre con un social network. Si stanca, cambia, come hanno dimostrato AOL, MySpace e Friendster. Le persone si fermano un po’, poi iniziano a guardarsi intorno per vedere se c’è qualcosa di nuovo. Ora sono tutti lì, ma potrebbero andarsene così, senza rancore. A milioni.

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