DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

8 ottobre 2013

Santa Marta
Giona

 «Giona andava, profetizzava, ma nel suo cuore diceva: “Ma se la meritano. Se la meritano. Se la sono cercata!”. Lui profetizzava, ma non pregava! Non chiedeva al Signore perdono per loro. Soltanto li bastonava. Sono i giustizieri, quelli che si credono giusti! E alla fine – continua il Libro di Giona – si vede che era un uomo egoista, perché quando il Signore ha salvato, per la preghiera del popolo, Ninive, lui si è arrabbiato col Signore: “Tu sempre sei così. Tu sempre perdoni!” 

La famiglia al centro del pontificato.
Papa Francesco indice Assemblea generale straordinaria Sinodo su famiglia

Papa Francesco ha indetto la III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, da tenersi in Vaticano, dal 5 al 19 ottobre 2014 dal tema ''le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell'evangelizzazione''. Il Sinodo dei vescovi si riunisce in Assemblea generale straordinaria, e' scritto nello Statuto del Sinodo, ''se la materia da trattare, pur riguardando il bene della Chiesa universale, esige una rapida definizione''. L'Assemblea ordinaria, invece, si riunisce ''se la materia da trattare, per sua natura o per importanza, quanto al bene della Chiesa universale, sembra richiedere la dottrina, la prudenza e il parere dell'intero Episcopato cattolico''. All'Assemblea straordinaria parteciperanno i presidenti delle 114 Conferenze episcopali nazionali e di piu' nazioni, i patriarchi, gli arcivescovi maggiori, i metropoliti delle chiese metropolitane 'sui iuris' delle Chiese orientali cattoliche o in caso d'impedimento il vescovo designato, tre religiosi in rappresentanza degli Istituti religiosi clericali eletti dall'Unione dei superiori generali e anche i capi dei dicasteri della Curia Romana.

Siria, 13enne assoldato dai ribelli come cecchino: «Ho ucciso 32 persone, ormai sono abituato»

Si chiama Shaaban Abdallah Hamedah, ha appena 13 anni e ad Aleppo ha già ucciso 32 persone, dopo essere stato ingaggiato dai ribelli come cecchino.
Shaaban era impiegato in una fabbrica che lavora la plastica, quando suo zio Yahya Aziz Aziz l’ha ingaggiato: «Mi ha proposto di unirmi a lui in un gruppo chiamato “Perdonami, padre”, affiliato con i “Nipoti del profeta”. Mi ha detto che mi avrebbe dato una buona paga e una pistola da mostrare ai miei amici e io ho lavorato con loro per tre mesi».
Shaaban è stato addestrato come cecchino per un mese, «quando ho imparato bene [mio zio] ha fissato un fucile da cecchino sul tetto di un edificio da cui si vedeva bene il ponte Shaar. Quando vedevamo civili o soldati mi diceva di colpirli». Shaaban lavorava dalle sette di mattina alle quattro di pomeriggio, «poi venivo sostituito. Mi dicevano di colpire chiunque attraversasse il ponte, ogni persona o macchina che passava, civile o militare. Anche se era una mamma, dovevo colpirla lo stesso. Se qualcuno del nostro gruppo invece doveva passare, me lo facevano sapere».