DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Müller: «La cultura è sempre più low cost»


Nella società globale ci sono comunicazioni come mai nel passato, ma «di fatto» l'uomo è sempre più «autoreferenziale» con una «incapacità/rifiuto di stringere vincoli solidi» e quindi meno capace di comunicare: monsignor Gerhard Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che al Concistoro del 22 febbraio sarà creato cardinale, lo ha sottolineato nella sua “lectio magistralis” all'inaugurazione dell'anno accademico della Facoltà di Teologia dell'Italia settentrionale a Milano.

Secondo Müller, «l'uomo oggi non è più capace di forme di discernimento che oltrepassino il fiato corto dell'utile e dell'immediato: non riconosce più ciò che corrisponde o ciò che repelle alle peculiarità che lo rendono davvero uomo». E di conseguenza «si assottiglia sempre più anche lo spessore della cultura da lui prodotta». Una cultura che «è tanto potente negli strumenti e nella tecnica del comunicare quanto povera, sotto il profilo umano, di contenuti veicolati. Una cultura in cui ciò che appare significativo non oltrepassa i confini dello short term e del low cost».

E una «metafora» di questa cultura è «la velocità con cui i media oggi bruciano le notizie e le immagini, in un vortice di comunicazione». E tanto più si comunica una quantità di dati «tanto meno si entra in comunicazione con l'altro».

Il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede è invece convinto che nella crisi «antropologica ancor prima che economica e finanziaria» che ci troviamo ad affrontare servano «risposte radicali», una «svolta culturale» prima ancora di strutture e di costumi, un cambiamento che «attinge ai fondamenti ultimi dell'uomo».

E la teologia «può dare molto al saeculum sempre più “breve” da cui veniamo e in cui ci troviamo ancora». «La dignità dell'uomo deve essere il filo rosso anche per la legislazione, la forma in cui viviamo insieme, la comunità», ha poi detto rispondendo ai giornalisti aggiungendo che «la dottrina dei cristiani può essere un buon rimedio per le esigenze delle società di oggi».

L’arcivescovo di Milano cardinale Angelo Scola invece ha affermato: «In ambito universitario una Facoltà teologica e un Istituto superiore di Scienze religiose hanno una responsabilità del tutto particolare nell’opera di evangelizzazione. Essa, dice il Papa, deve essere pensata e sviluppata in modo interdisciplinare e integrato».

Occorre che sia «pensata, perché l’annuncio del Vangelo non è altro che l’offerta alla libertà di ogni uomo di ogni tempo della verità sull’uomo e sul cosmo. Questa verità che è il Dio vivente ci è venuta incontro in Gesù Cristo e si rende presente nella storia per mezzo dello Spirito del Risorto. La ricerca della verità, nelle svariate forme pur implicite in cui oggi viene attuata, non può che trovare compagni di strada in donne e uomini che dedicano i loro migliori sforzi allo studio e alla docenza in ambito teologico».

Francesco, ha proseguito Scola, «parla anche della necessità di sviluppare questo impegno. Un tale sviluppo, secondo la natura cattolica propria della fede cristiana, implica, nello stesso tempo, l’approfondimento permanente del Volto della Verità che si dona a noi e l’incontro a 360° con ogni interlocutore possibile».


Vaticaninsider