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Uno sguardo profetico sugli eventi

Inghilterra, governo apre una banca del seme pubblica per dare figli “su misura” a «coppie omosessuali e donne single»


Tempi by Redazione


Il governo inglese ha deciso di spendere ancora più fondi pubblici dei contribuenti per permettere alle coppie omosessuali e alle donne single di avere un figlio su misura. Per questo nel 2014 ha già elargito oltre 247 mila euro al National Gamete Donation Trust (Ngdt) perché metta in piedi la prima banca del seme pubblica nazionale, riporta il Daily Mail.
ELENCO ON LINE. La banca, che aprirà in ottobre, permetterà a chiunque lo desideri di consultare un elenco on-line e scegliere lo sperma in base alle caratteristiche (colore di capelli, occhi, età, educazione e etnia) del donatore. Nei prossimi tre anni Ngdt si impegnerà a reclutare oltre mille uomini che donino, a pagamento, il loro sperma.
«CRESCE LA DOMANDA». Secondo Laura Witjens, direttrice di Ngdt, «ci sono persone non fertili dal punto di vista medico o pratico che vorrebbero usare i servizi di donazione nel Regno Unito ma non possono farlo perché non c’è abbastanza sperma. La domanda da parte di coppie omosessuali e donne single sta crescendo in modo esponenziale. Ed è sempre più accettabile dire: “Non ho ancora trovato un uomo, ma non voglio aspettare, voglio un bambino”».
bambini-fecondazioneCHI SONO I «CLIENTI». Secondo la direttrice, anche le coppie eterosessuali potranno usufruire del servizio, ma i «clienti», non pazienti, «sono le donne single e le coppie omosessuali». Il governo farà pagare, grazie ai soldi pubblici, solo 380 euro, mentre le cliniche private costano almeno 1050 euro. E a chi protesta, affermando che così si fanno nascere volontariamente bambini senza padre, Witjens risponde: «Non c’è nessuna prova che i bambini crescano meglio con o senza padre. Il governo non ci ha mai chiesto di ridurre l’accesso allo sperma alle coppie omosessuali o donne single».
«BAMBINI SU MISURA». Secondo l’ex vescovo anglicano di Rochester, Michael Nazir-Ali, «questo annuncio solleva importanti questioni circa il futuro dei nostri bambini. I bisogni del bambino sono da considerare come primari, non è sufficiente “volere” un bambino, soprattutto se con caratteristiche particolari. Questa banca permetterà alle donne di scegliere i profili del donatore, che includeranno l’educazione e i criteri “attrattivi”, facendo nascere lo spettro di “bambini su misura”, nati secondo i desideri dei genitori. Ma cosa succederà se durante la gravidanza e la nascita ci saranno delle “interferenze” con i risultati desiderati? Questi bambini verranno rifiutati?». La risposta è semplice, basta guardare al caso del piccolo Gammy: nato con la sindrome di Down e per questo abbandonato dalla coppia australiana che l’aveva commissionato a una madre surrogata. Volevano un figlio sano.