DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Sovrappopolazione. La creazione di un mito. Video molto importante. Articoli di approfondimento e altri video con interventi di Gotti Tedeschi


Non si lascino cadere nel mare delle troppe parole che tutti pronunciamo quelle del Santo Padre sul cagnolinismo e sul gattinismo colpevoli di erodere la riproduzione umana: “Forse è più comodo avere un cagnolino, due gatti, e l’amore va ai due gatti e al cagnolino”. Portare a passeggio bestie anziché pupi è senz’altro più comodo economicamente (nel breve periodo: nel lungo periodo il crollo demografico ci farà morire di fame tutti), e pure intellettualmente. Si fa prima a leggere Camilleri Terzani Casati Modignani piuttosto che Leonardo Caffo, il filosofo antispecista e quindi antiumano che a differenza di Camilleri Terzani Casati Modignani non è nelle classifiche ma i cui argomenti si insinuano nelle menti deboli di legislatori e legislatrici: “Animalismo e antispecismo chiedono un ripensamento complessivo della struttura del sociale. Coloro che sono ancorati a questa struttura, dipendenti di un circo o di una macelleria, sentono di dover difendere il loro statuto sociale. Dobbiamo lottare contro l’umanità a favore della sola animalità e dei soli animali”. Da ciò si evince che gli animalisti sono i nuovi comunisti: come loro mangiano i bambini. Non resta quindi che stringersi intorno al Vicario di Cristo e al Cristo in persona che in Matteo 15 dice: “Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini”.

Camillo Langone

























ARTICOLI





Felici, equi e sterili. La Danimarca nel panico da crisi demografica

Il sud sta fermo sul cuore della sua terra, ed è subito crollo demografico

Euroestinzione

Numeri e bambini











Non più geishe

La scommessa dell'apocalisse

Così la politica australiana (a sinistra e a destra) prova a governare l ...

In Israele è guerra civile fra timorati e “mangiatori di conigli”

Una notte di San Bartolomeo africana


Il virus letale di Bill Gates

L'ultima bambina

Così l'America dell'eugenetica sterilizzava per il bene sociale


Carteggi economici con un esperto giapponese che punzecchia ...

La tiritera nichilista

Le nostre vittime collaterali


Ma quant'è difficile fare (due) figli in Cina

Andiamo al dunque

Spagna, sboom demografico: il paese è di nuovo terra di emigranti 


L'economia cresce solo se si fanno figli



Fermare il declino dell’Occidente






L'inverno demografico, la vera causa della crisi


Il Centro Culturale "Amici del Timone" di Staggia Senese il 14 marzo 2014 ha avuto il piacere e l'onore di ospitare l'illustre economista Ettore Gotti Tedeschi, che dal 2009 al 2012 è stato presidente dello IOR. La conferenza aveva come titolo "La vera causa della crisi: fare figli è l’unico modo per far riprendere l’economia".


Il professore ha spiegato con estrema competenza che l'origine della crisi economica è da attribuirsi alla denatalità che ha caratterizzato i paesi sviluppati negli ultimi decenni. Oggi la media europea è di 1,8 bambini a coppia e questo significa che nel giro di pochi anni gli europei diminuiranno vertiginosamente per essere "rimpiazzati" da popoli di diversa cultura e religione, i quali invece mettono al mondo figli con un ritmo maggiore.



Nel 1975 il mondo era composto da 4 miliardi di persone: 2 miliardi facevano parte dei paesi ricchi (l'Occidente) e 2 miliardi dei paesi poveri (Asia, Africa, America Latina). Oggi il mondo è formato da 7 miliardi: sempre 2 miliardi quello non più così ricco (l'Occidente), mentre i restanti 5 miliardi sono gli abitanti dei paesi poveri, ormai non più poveri, ma in via di sviluppo. Questo è accaduto a causa della cultura imposta dai neo-malthusiani, i quali, nei primi anni '70, sostenevano che si stavano facendo troppi figli. La cultura neo-malthusiana si ispira alle teorie di Malthus, pastore protestante vissuto tra il 1700 e il 1800, il quale sosteneva che la popolazione stava crescendo in modo più veloce rispetto alle risorse del pianeta; per questo occorreva un controllo delle nascite. Il preside della facoltà di economia di Stenford, seguace delle dottrine malthusiane arrivò addirittura a sterilizzarsi in pubblico.



I dati dimostrano, ha continuato Gotti Tedeschi, che c'è una correlazione diretta tra il fare figli e la crescita economica. Non crescendo la popolazione, per sostenere il PIL, le istituzioni hanno spinto la società all'aumento dei consumi individuali, attraverso tecniche di suggestione, ad esempio la pubblicità, per imporre nuovi bisogni alle persone. Si tratta del modello consumistico, per diffondere il quale è stato necessario cambiare la visione antropologica dell'uomo che non ha più bisogno, secondo tale visione, dei tre nutrimenti per essere equilibrato (quello materiale, per nutrire il corpo e progredire; quello intellettuale, per dare ragione delle cose; quello spirituale, per dare un senso alla vita), ma soltanto di quello materiale. Aumentando i consumi individuali, però, è calato il risparmio delle famiglie dal 27 al 4% in pochi anni e così le banche si sono ritrovate senza più soldi per far credito alle imprese. In conseguenza è calato il potere d'acquisto e non potendo aumentare i salari per farlo riaumentare, è stato necessario delocalizzare le industrie, le quali hanno fatto produrre i beni a costi inferiori in altri Stati per poi reimportarli. Con il risultato che non sono state più investite risorse economiche nell'industrializzazione, nelle tecnologie e nei posti di lavoro nel nostro Stato e si sono arricchiti gli altri. Come se non bastasse, la denatalità ha modificato la struttura della società che oggi è composta per la stragrande maggioranza da persone anziane. In questo modo sono notevolmente aumentati i costi fissi per mantenere quelle persone che non producono più e gli individui giovani che producendo apporterebbero risorse economiche non sono un numero sufficiente. Ecco spiegato perché lo Stato aumenti le tasse, proprio per pagare questi costi fissi. Le imposte sul salario sono aumentate dal 25 al 50%, così adesso, per consumare, gli individui sono costretti a ricorrere alla spesa consumistica a debito. Tra il 1997 e il 2007, periodo in cui c'è stato il boom della crisi economica, il PIL americano, ad esempio, è cresciuto del 32% . L'85% di questo 32, però, era rappresentato dal debito delle famiglie. Cosicché in realtà la vera crescita è stata del 4%. Ad un certo punto le banche americane sono fallite perché le famiglie non hanno potuto più pagare i loro debiti e lo Stato ha nazionalizzato il debito finanziando le banche con il denaro pubblico.



Nella condizione di crisi in cui ci troviamo adesso è molto difficile risollevare l'economia anche se si tornasse a fare più figli e si ricominciasse a risparmiare, ma queste sarebbero davvero le uniche soluzioni. La cultura dominante vorrebbe risolvere il problema dell'invecchiamento della popolazione attraverso la suggestione della morte scelta, che porta gli anziani a sentirsi un peso per la società e a richiedere l'eutanasia, illusi di aver fatto una scelta volontaria, in realtà imposta dalla società stessa. Incombe sempre più la possibilità che nei prossimi anni un'altra cultura prenda il sopravvento fino a soppiantare le nostre radici cristiane e quindi a modificare l'intero assetto della nostra società. Non dobbiamo dimenticarci, ha ammonito fortemente Gotti Tedeschi, che un popolo porta con sé tutto ciò che fa parte della sua cultura. Così ad esempio, i cinesi, che in Italia e nel mondo intero stanno facendo dei grandi investimenti, non saranno disposti a lavorare per pagare le pensioni degli italiani, perché nel loro sistema economico non esiste la previdenza, sostituita dal risparmio personale.



Al fondo di questa crisi, a ben guardare, c'è il nichilismo che non riconoscendo l'esistenza di una verità assoluta, non riconosce neppure la dignità dell'uomo e le leggi naturali della creazione. Tale ideologia si ritrova ad esempio nelle parole di Veronesi: "L'uomo è un animale intelligente che si soddisfa solo materialmente... La scienza è arrivata a dei livelli per cui la medicina può risolvere tutti i problemi dell'uomo... Solo la Chiesa Cattolica insiste ancora sull'esistenza dell'anima e sul senso della vita". Ma invece è proprio la conoscenza del senso della vita e del fine ultimo dell'esistenza, dataci in dono da Dio, ciò che cambia l'uomo e lo rende in grado di scegliere sempre il vero bene per tutta l'umanità. Infatti, come spiega Benedetto XVI nell'enciclica "Caritas in Veritate", non sono gli strumenti (economia, banche, lavoro ecc...) che sono sbagliati, ma tutto dipende da come l'uomo li usa. Solo così ci può essere una sana globalizzazione ed un fiorente sviluppo economico. Speriamo che i nostri governi comprendano al più presto che occorre ricostituire la dignità e l'unitarietà dell'uomo in tutte le sue dimensioni e soprattutto che occorre tornare a dare sostegno alle famiglie, perché vi si possano mettere al mondo sempre più figli, prima risorsa economica del pianeta, perché con la loro intelligenza creano lavoro, produttività, benessere. Le parole di Gotti Tedeschi sono state una boccata di ossigeno per le famiglie più numerose, rincuorate per la scelta che portano avanti nonostante le derisioni e il disprezzo da parte della nostra società.



La prossima conferenza del Centro Culturale di Staggia sarà venerdì 16 maggio e avrà come titolo "Medioevo e Sacro Romano Impero. È possibile una società che riconosca la signoria di Cristo?". Sarà ospite il professore Massimo Viglione, storico e docente di Storia Moderna e Contemporanea presso l'Università Europea di Roma.
Fonte: Toscana Oggi, 23 marzo 2014