Qualche settimana fa avevamo scritto dell’ultimo rapporto sullo ”Stato della popolazione del mondo” pubblicato dall’agenzia dell’ONU per la popolazione (UNFPA). Avevamo già notato come all’ONU piacessero i giovani, una ricchezza per il mondo, fintantoché non si riproducono eccessivamente, soprattutto nei paesi poveri.
Oggi vorremmo soffermarci su un altro aspetto del documento esaminato: la critica agli ordinamenti giuridici che richiedono il consenso dei genitori per far fruire ai minorenni di servizi essenziali alla loro “felice” salute sessuale e riproduttiva. I genitori devono consentire all’aborto delle ragazzine? Una barbarie. I minorenni non possono esprimere da sé il consenso per rapporti sessuali completi con maggiorenni: un’ingiustizia. La contraccezione, la prostituzione, sono tutte cose di cui i giovani hanno diritto di disporre senza che i genitori si mettano di mezzo…
Certo, in teoria i genitori dovrebbero essere una fonte primaria di informazioni ed educazione sulla sessualità, per i figli. Ma questo “non avviene come dovrebbe.” Per l’UNFPA, i genitori spesso “non sanno come parlare con i loro figli in merito a tali questioni“. Sarebbero auspicabili interventi politici che liberino veramente i giovani da questo giogo imposto del consenso parentale su tutto. Sta ai politici garantire agli adolescenti l’accesso libero all’esercizio dei loro “diritti”, magari cercando di lanciare messaggi diretti a loro, che non debbano necessariamente “passare per casa”.
Anzi, il rapporto UNFPA afferma che la chiave dello sviluppo è garantire che il comportamento sessuale degli adolescenti sia il più possibile libero e disinibito, senza restrizioni, e, soprattutto, non procreativo. Insomma l’anarchia sessuale tra i giovani assicurerà il loro benessere, anche economico, e quello di tutto il mondo.
Il rapporto è perfettamente coerente con i tristemente noti “Standards dell’OMS per l’educazione sessuale in Europa”: la famiglia dà fastidio, i genitori opprimono e disturbano la felice crescita dei figli. Dovrebbero essere le Istituzioni a crescere ed educare i ragazzini, per farne degli adulti veramente felici. Come nel Mondo Nuovo, di Aldous Huxley.
Francesca Romana Poleggi
Fonte : C-Fam