DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Noi suicidi, tristi e soli? CALCIO, MORTE ENKE: L'ADDIO DELLA FAMIGLIA AI FUNERALI

La dottoressa Cameron, in una puntata della serie House MD, dice a House parlando del suicidio di un assistente: " Ma nel 25% dei casi i suicidi non hanno dato segno di volerlo fare". House prontamente risponde: "No, nel 25% dei casi i suicidi hanno amici così "amici" che non se ne accorgono nemmeno". Il succo della cosa ci coinvolge tutti e va oltre il caso del portiere tedesco, magari circondato da amici veri: oggi ognuno vive in un'aurea di separazione dagli altri, la chiamano autonomia, e invece è solo solitudine. Sembra che si esca da quest'aura se si ha il tanto declamato "successo", ma la parola "successo" è solo un tranello per nascondere ciò che è alla base della società capitalistica -e di ogni società umana - che è l'invidia, come spiegano molti economisti: chiunque ha successo lo ha perché invidiava qualcuno e raggiunto il successo non cessa di invidiare qualcun altro. La solitudine uccide: e la "compagnia" di invidiosi che oggi ci suggerisce il mondo non è la "compagnia" che aspettiamo e che ci può salvare. E poi, come spiegare ai ragazzi che il suicida ha fatto male, se oggi il suicidio è diventato un diritto, e dunque addirittura un valore?

Carlo Bellieni
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