DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Padre Bouyer: da Tolkien a Newman

Amico di Gilson e Congar, romanziere sotto pseudonimo, scopritore dei russi... • Le molte facce del convertito ultimo esponente della «nouvelle théologie»
di Filippo Rizzi
Tratto da Avvenire del 28 novembre 2009

La Scrittura, la liturgia, i Padri, la spiritualità, l’ecumenismo e la mistica. Sono state le passioni ma anche i pilastri su cui si è formata la complessa personalità del sacerdote oratoriano Louis Bouyer (1913­-2004), ultimo rappresentante – in un certo senso – della Nouvelle théologie impersonata, tra gli altri, da Yves- Marie Congar, Henri de Lubac e Jean Daniélou. E il libro curato da Davide Zordan ricostruisce la vita di questo grande personaggio, convertitosi dal luteranesimo al cattolicesimo, facendo soprattutto emergere lo spessore teologico del pensatore, noto al grande pubblico di studiosi per il suo capolavoro Mystère pascal. Grazie alla nuova biografia si possono così conoscere meglio il pensiero e le vicende di questo teologo: dalla sua amicizia con padre Congar, Etienne Gilson, Sergej Bulgakov al sodalizio con Hans Urs von Balthasar, con cui fondò nel 1972 la prestigiosa r ivista teologica Communio. Ma ad impressionare il lettore di questo piccolo ma intenso saggio sono le grandi passioni di Bouyer per la letteratura russa e per la sua scoperta di Solov’ëv, Bulgakov e Florenskij, nonché la sua ammirazione per alcune «stelle polari» del campo teologico: il cardinale John Henry Newman e sant’Atanasio. Uno dei meriti della pubblicazione è dunque aver tolto dall’oblio e restituito la giusta grandezza a uno dei giganti della teologia del Novecento, ritenuto a torto un «minore» forse perché si interessò di vari argomenti senza realizzare una ricerca sistematica. Non a caso Zordan mette in evidenza come nel 1969, per volere di Paolo VI, Bouyer fu assieme ad Hans Urs von Balthasar, Karl Rahner e Joseph Ratzinger, uno dei grandi maître à penser di riferimento per la Commissione teologica internazionale del 1969. Insomma, il libro propone un viaggio dentro l’articolata personalità di questo intellettuale poliedrico, che fu tra l’altro autore sotto pseudonimo anche di romanzi di successo e fu uno dei primi lettori francesi di Tolkien.

L’autore mette inoltre in risalto il forte parallelismo tra Newman e Bouyer, entrambi passati dal protestantesimo al cattolicesimo e appartenenti alla stessa congregazione religiosa, quella degli oratoriani di san Filippo Neri, e così permette di conoscere dal di dentro la «figliolanza spirituale» di Bouyer verso il cardinale anglosassone, il debito culturale che egli avverte per le sue opere, in primis per la Grammatica dell’assenso. Al porporato inglese Bouyer dedicò una biografia che, a detta di molti specialisti, fu determinante per l’apertura, nel 1956, della causa di canonizzazione di Newman. Ma l’interesse per le figure ecclesiastiche più recenti non impediva a padre Bouyer di coltivare una grande ammirazione per la Chiesa antica e la patrologia; rimarchevoli tra l’altro i suoi studi sull’ «esistenza personale» del diavolo o sulla teologia sistematica.

Il succo del ragionamento di Bouyer, soprattutto dopo le derive e gli abusi postconciliari, è l’invito a ritornare in seno alla Chiesa a una «visione biblico­patristica» ma anche a riprendere in toto il grande patrimonio della liturgia ricevuta dalla Chiesa antica e da quella tridentina, guardando con ammirazione agli insegnamenti dei Padri d’Oriente. Altrimenti il rischio, secondo il teologo parigino, poteva essere quello di una «perdita del senso del sacro» a causa della mentalità contemporanea. Bouyer fa suoi, in questo senso, gli insegnamenti del benedettino e grande liturgista tedesco Odo Casel, per esempio sull’istituzione dell’eucaristia. Ma il testo di Zordan permette anche di scoprire come un convertito al cattolicesimo giudicava Lutero o l’anglicanesimo, mentre spicca la sua ammirazione di riflesso per Karl Barth e per la Chiesa russa. Un libro insomma che restituisce giusta grandezza e smalto all’ultimo esponente ed epigono, in un certo senso, del movimento della nouvelle théologie.

Davide Zordan
Louis Bouyer
Morcelliana - 2009 - pp. 212 - euro 16,00