"DOVE ABBONDO' IL PECCATO, SOVRABBONDO' LA GRAZIA. QUANTO ABBIAMO BISOGNO DI QUESTA BELLA NOTIZIA! Maria ci dice: non abbiate paura, Gesù ha vinto il male; l'ha vinto alla radice, liberandoci dal suo dominio".
Ad un mondo impaurito e accecato, agli invisibili della storia, agli ultimi della terra, ai peccatori, e alla Chiesa che sembra aver smarrito identità e missione il Papa ci consola e incoraggia.
Ecco la Lumen Gentium, ecco il Signore, ecco Maria, ecco la Chiesa. Ecco la luce sgorgare dalle splendide parole del Papa ai piedi dell'Immacolata di Piazza di Spagna. Una piazza al centro del mondo, e l'unica voce capace di dar vita alla Verità, che è speranza piena di immortalità. C'è Copenaghen e il vertice sul clima, business costruito su menzogne e indotte paure. C'è Milano "imporporata" dalle parole del suo Pastore e dalle tante altre a strascico, violente ma anche serie, come quelle di Amicone che avverte "la mancanza è una presenza piena di ragioni, di metodo e di speranza cristiana. Sentiamo il generico richiamo a Cristo, ma non lo vediamo affermato in una proposta puntuale, che irradi intelligenza, conoscenza, fascino, e, perché no, potenza vitale". C'è Roma, con il Convegno su Dio, ed è una bella proposta, e profonda e significativa. E ci sono tutte le altre città, e le strade. e i palazzi, e le scuole, e le case, e le chiese. E c'è la solitudine, il frutto avvelenato del male, che ha un nome e si chima peccato, e ha un padre e si chiama demonio. "Il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono". E "nella città vivono - o sopravvivono - persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all'ultimo, finché la notizia e l'immagine attirano l'attenzione" Sono invisibili perchè piccoli, perchè il male rende invisibili, azzanna l'esistenza e ne divora la sostanza. E' "l'inquinamento dello spirito; è quello che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia... La città è fatta di volti, ma purtroppo le dinamiche collettive possono farci smarrire la percezione della loro profondità. Vediamo tutto in superficie. Le persone diventano dei corpi, e questi corpi perdono l'anima, diventano cose, oggetti senza volto, scambiabili e consumabili".CI sono dunque città, luoghi, male e dolori, e parole e progetti e belle intenzioni. Ma nulla più, nessuno a prenderci per mano, ad annunciarci l'unica parola che forse abbiamo smesso anche di sperare, l'unica notizia davvero buona e bella. Nessuno tranne uno, e chi, con lui, sino ai confini della terra spende la propria vita per gridarla. Il Papa, e la Chiesa sua fedele, Luce delle gentiperchè splendente della luce di Cristo. Luce di queste genti di questo oggi, immerse nelle tenebre della menzogna e del male.
Una piazza, una colonna a sostenere il mondo che sembra venir giù. La Vergine Maria ed il Papa che le dà voce, perchè giunga ad ogni uomo. Con lui desideriamo essere noi, e sperare e annunciare la bella notizia di cui tutti hanno bisogno. Cultura, clima, politica, tutto sgorga da una stessa fonte. Se essa è avvelenata, tutto sarà avvelenato. Il Papa, e la Chiesa, scende alla fonte, come vi è sceso il Signore, all'invisibile dove giacciono gli invisibili. E vi deposita la bella notizia che si fa subito carne, e misericordia, e vita, e vita eterna. La fonte purificata, come la Vergine Maria, lascerò sgorgare acqua pura che zampillerà per la vita eterna, perchè è lo Spirito del Signore, l'amore che giunge sino al nemico, l'amore oltre la morte. "Voglio rendere omaggio pubblicamente a tutti coloro che in silenzio, non a parole ma con i fatti, si sforzano di praticare questa legge evangelica dell'amore, che manda avanti il mondo. Sono tanti, anche qui a Roma, e raramente fanno notizia. Uomini e donne di ogni età, che hanno capito che non serve condannare, lamentarsi, recriminare, ma vale di più rispondere al male con il bene. Questo cambia le cose; o meglio, cambia le persone e, di conseguenza, migliora la società". E' questa la notizia, l'amore che risponde al male con il bene; annunciarla ovunque è l'essenziale missione della Chiesa, la sua stessa natura.
Antonello Iapicca
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