DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

IL CAPRO ESPIATORIO Girard e la liberazione cristiana

La teoria mimetica elaborata dal critico letterario e antropologo francese René Girard ( 1923) è centrata sul tema del desiderio smodato che ci porta a volere proprio quello che gli altri vogliono, come dimostrano banalmente anche i fenomeni della pubblicità e del consumismo odierni. La rivalità mimetica che si sviluppa è contagiosa. Girard, studiando la letteratura etnologica, arriva a formulare la sua famosa ipotesi: il meccanismo del capro espiatorio ( o meccanismo vittimario), che sarebbe all’origine delle religioni arcaiche e che espone nel suo libro La violenza e il sacro (1972).
Se due individui, imitandosi, desiderano la stessa cosa, può benissimo aggiungersi un terzo, poi un quarto… fino a che l’oggetto della contesa passa in secondo piano e il conflitto mimetico si trasforma in antagonismo generalizzato. Ma quando la violenza non può più scaricarsi sul nemico che l’ha eccitata, si sfoga su un bersaglio sostitutivo. L’eliminazione della vittima fa sfogare la frenesia violenta da cui ciascuno era posseduto fino a poco prima e ciò ha sul gruppo un impatto emotivo incalcolabile.
La vittima finisce con l’apparire contemporaneamente come l’origine della crisi e come la responsabile del miracolo della pace ritrovata. Per Girard, a svelare e interrompere questa meccanica arcaica è Cristo con il suo sacrificio: nella passione di Gesù l’assassinio religioso è denudato e rovesciato. Invece di sacrificare altri, Cristo si sacrifica e si offre come vittima innocente per rivelare la verità agli uomini e liberarli dalla violenza.

© Copyright Avvenire, 10 gennaio 2010