“Pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”. È il primo novembre, culmine dell’Anno santo 1950: con questa solenne definizione, contenuta nella Costituzione apostolica ‘Munificentissimus Deus’, Papa Pio XII proclama il dogma dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, colei che il tarlo del peccato non corrode. Alcuni anni dopo la conclusione del II conflitto mondiale, con lo strazio terribile dei corpi che quest’immane tragedia comportò, rifulgeva l’immagine bella di un corpo glorificato.
Scorrendo le memorie di Suor Pascalina Lehnert, la religiosa che accudì Eugenio Pacelli per 50 anni, da quand’era nunzio in Germania e poi in Vaticano fino alla morte, si apprende degli eventi prodigiosi che videro protagonista il Pontefice nei giorni immediatamente precedenti e successivi alla proclamazione del dogma, che rimane l’ultimo ad oggi promulgato dalla Chiesa cattolica. Il 30 ottobre, rientrato da una passeggiata nei Giardini vaticani, Pio XII “raccontò che, alzando gli occhi casualmente dal lavoro, aveva visto uno strano spettacolo: il sole ancora alto nel cielo appariva come una sfera scura, di un giallo pallido, circondato di splendore. Una leggera, chiara nuvoletta, gli passava davanti. (…) All’interno della sfera si notava chiaramente e di continuo un forte movimento. Il tutto formava una immagine meravigliosa: egli aveva potuto fissare attentamente lo sguardo sul sole senza restarne abbagliato. Il giorno seguente era domenica. Piene di aspettative, andammo anche noi in giardino, sperando di vedere quello spettacolo, ma tornammo deluse a casa. Il Santo Padre chiese subito: ‘Lo avete visto? Oggi era esattamente come ieri!’. Anche il giorno della proclamazione del dogma il Santo Padre lo vide di nuovo e ancora una volta nell’ottavario della festa. Volentieri lo avremmo veduto anche noi, ma non avevamo notato nulla di anormale. Pio XII fece allora chiedere notizie alla Specola, ma neppure qui si sapeva nulla di questo strano fenomeno: non si era osservato niente”.
60 anni sono trascorsi dalla proclamazione del dogma dell’Assunta, evento che sarà commemorato grazie ad una serie di celebrazioni promosse a Roma dal Comitato Papa Pacelli, costituito nel 2008 in occasione del 50° anniversario della morte del Pontefice per contribuire alla diffusione ed alla conoscenza del suo Magistero.
Il 29 ottobre si svolgerà presso la sala dei Cardinali (via della Chiesa Nuova, 3), con inizio alle 16.30, un importante simposio dedicato all’Assunta, al quale prenderanno parte sia esponenti della Curia vaticana, che studiosi ed uomini di cultura.
Dopo i saluti di padre Edoardo Aldo Cerrato, procuratore generale degli Oratoriani e l’introduzione ai lavori da parte dell’avvocato Emilio Artiglieri, coordinatore del Comitato Papa Pacelli, si susseguiranno gli interventi di numerosi ed autorevoli relatori.
Il cardinale Antonio Cañizares Llovera, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, tratterà l’ambito dogmatico, mentre quello spirituale sarà analizzato da monsignor Mauro Piacenza, neo-eletto prefetto della Congregazione per il clero, nonché nuovo cardinale. Monsignor Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia università lateranense, svolgerà una relazione sull’aspetto storico-patristico, monsignor Guido Marini, maestro delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, si soffermerà invece sull’ambito liturgico. Monsignor Timothy Verdon, storico dell’arte e direttore dell’Ufficio di arte sacra e dei beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi di Firenze, illustrerà le modalità di raffigurazione dell’Assunta nella storia dell’arte, mentre a Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano, il compito di presentare come i media riportarono allora la notizia. Interverranno anche suor Margherita Marchione, biografa di Pio XII, Livio Spinelli, del Gruppo archeologico romano, sugli aspetti storici, e Alberto Di Giglio, direttore della rivista Cultura & Libri, riguardo l’ambito cinematografico, in particolare sul film ‘Mater Dei’, nella cui parte finale viene descritta la Gloria di Maria.
Le conclusioni del Convegno sono affidate a don Nicola Bux, cofondatore del Comitato Papa Pacelli e consultore presso la Curia romana. È infine prevista un’esecuzione di canti a Maria da parte del soprano Alma Manera.
Sabato 30 ottobre, alle 18.30, il cardinale José Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione delle cause dei santi, presiederà invece una Messa solenne nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova). Il servizio musicale liturgico sarà curato da don Massimo Palombella, che il Papa ha di recente nominato maestro direttore della Cappella musicale pontificia.
“Il Convegno del Comitato Papa Pacelli – nota l’avv. Artiglieri – intende riflettere sulla figura spirituale e la dimensione mistica di Pio XII, aspetti meno conosciuti e ancora da valorizzare del suo pontificato”.
“Sebbene definita in termini dogmatici da Papa Pio XII nel 1950 – sostiene mons. Verdon – l’assunzione corporea della Vergine fa parte del comune sentire della Chiesa sin dai primi secoli”. “In essa – aggiunge l’avv. Artiglieri – è prefigurata la salvezza di tutti i cristiani. Colei che non conosce peccato originale non può sperimentare la corruzione del sepolcro. In Maria ci rispecchiamo tutti, per quello che sarà il nostro destino alla fine dei tempi, nell’eternità. In Cristo mediante la Resurrezione, ed in Maria tramite l’Assunzione, questo avviene in maniera anticipata. Ma la storia della salvezza dell’uomo si conclude nell’Assunzione di Maria, che simboleggia anche la salvezza di tutti noi”.