DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Dizionario (16)










Operare nella vigna del Signore, dove ci chiama, perché gli uomini e le donne del nostro tempo possano scoprire e riscoprire la vera ‘arte del vivere’: questa è stata anche una grande passione del Concilio Vaticano II, più che mai attuale nell’impegno della nuova evangelizzazione  (Il Papa alla consegna del "Premio Ratzinger")



OMELIA DEL PAPA: Benedetto XVI. "Hanno speso la loro esistenza nella totale consacrazione a Dio" 




NUOVA EVANGELIZZAZIONE

Da esperto di modelli demografici ho visionato con interesse un video che gira da un po’ di tempo su You Tube: “Muslim Demographics”, dove vengono illustrate con numeri le previsioni demografiche in Europa e nel Nord America. Lo sconcerto degli intellettuali e dei giornalisti nasce dal fatto che il video è stato proiettato durante una sessione del Sinodo dei Vescovi in corso in Vaticano e convocati per progettare la Nuova Evangelizzazione.
Detto banalmente: mettere il mondo davanti alla cruda realtà dei numeri provoca una crisi di rigetto e un moto di ribellione contro chi illustra quei numeri, quasi che misurare col metro una distanza sia diventata un’azione diffamatoria e offensiva. Stiamo vivendo un periodo storico di paranoia sociale e di schizofrenia collettiva. Il video illustra un’ipotesi di sviluppo demografico delle popolazioni di cultura occidentale, rispetto alle popolazioni di cultura islamica, basato sul quoziente di fertilità familiare. In questo modo viene dimostrato come nel volgere di pochi decenni (da due a quattro), le popolazioni di questi paesi saranno a maggioranza musulmana. Questo significa, per la Chiesa (Mater et Magistra), che si apre un nuovo orizzonte di impegno pastorale per far conoscere il Vangelo alle nuove popolazioni. Con buona pace di tutti gli intellettuali e i giornalisti, che tutto sanno e poco conoscono, i futuri parlamentari saranno in buona parte di religione islamica. L’uomo della strada potrebbe chiedersi: “E allora dove sta il problema?” È perfettamente normale che le popolazioni si evolvano, che i costumi si modifichino, che la cultura cambi. Dov’è il dramma?
Moralmente parlando il dramma si è consumato nella persona del cardinale Peter Turkson del Ghana e Presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, che avendo avuto l’ardire di far presente uno scenario impegnativo per la Nuova Evangelizzazione, è stato accusato di islamofobia, solo perché i numeri dicono quello che sarà il futuro per chi si troverà a viverlo. Il povero cardinale è stato costretto a chiedere scusa per aver fatto presente il futuro dell’impegno della Chiesa di Roma verso la nuova configurazione sociale e demografica, come se fosse un insulto all’Islam far vedere che le famiglie europee hanno circa un figlio per coppia mentre le famiglie musulmane ne hanno più di quattro. (Francia, la prima repubblica europea musulmana )




ABORTI

Carlo Casini sulla presunta diminuzione degli aborti in Italia : “Un dato non sicuro perché ci sono dei fatti nuovi che prima non esistevano e che riducono certamente il numero degli aborti legali, quelli registrati. Nel 1982 e nel 1983 non c’era la pillola del giorno dopo. 380 mila confezioni, vendute ogni anno, non sappiamo quanti aborti precocissimi e non conosciuti abbiano provocato. Ma si può immaginare che siano uno su quattro. Quindi 60 – 70 mila aborti che ci sono, ma che non sono conteggiati. Si aggiunga che le donne in età feconda, per effetto del crollo della natalità, erano quasi il doppio nel 1982 e nel 1983 di quelle che oggi sono in grado di generare. Si aggiunga ancora che il numero degli aborti spontanei, che sono un indicatore a volte anche degli aborti volontari nascosti, è singolarmente aumentato dell’80% dal 1982 ad oggi. Quindi io ho dubbi che ci sia un calo così grande come quello indicato dal ministro. (Movimento per la Vita: ogni anno, 70 mila aborti per la pillola del giorno dopo )


ALEPPO

I cristiani di Aleppo sono vittime di morte e distruzione per i combattimenti che, da mesi, stanno interessando la città. I quartieri cristiani, negli ultimi tempi, sono stati colpiti dalle forze dei ribelli che combattono contro l’esercito regolare e questo ha causato un esodo di civili. Lo dice in un accorato messaggio inviato all’Agenzia Fides un sacerdote greco cattolico di Aleppo«Da molto tempo i cristiani di Aleppo vivono in quartieri molto vicini tra loro. Queste aree sono attualmente sotto il controllo dell’esercito regolare siriano, mentre aree vicine sono occupate dall’opposizione armata. Per questo i nostri quartieri sono quotidianamente oggetto di bombardamenti e dei tiri dei cecchini fra i ribelli. I bombardamenti sono a volte ciechi, senza uno scopo, e questo causa forti danni alle case, o vittime innocenti come i passanti» (Siria: la vita dei cristiani «nell'inferno di Aleppo» | Tempi.it)


BAMBINI

Stregati da un dettaglio, i bambini, animali metafisici, entrano da una fessura nell'altro mondo, inaccessibile agli adulti. Poi col passare degli anni ci riduciamo solo al mondo reale, ma cova dentro di noi la nostalgia del bambino filosofo, poeta, sognatore che talvolta si risveglia, insorge e tenta perfino di assumere il comando sulla nostra vita. Accade con l'arte, il gioco, lo sport, accade tramite alcol, fumo e droga, o con l'eros, la guerra, l'avventura. Il '68 fu l'esplosione del bambino furioso, la nostra società egocentrica e narcisista è piena di infanzie avvizzite e capricciose. La stessa denatalità si spiega col desiderio di coccolare il bambino interiore anziché dedicarsi al nascituro che costringe il bambino di dentro ad abdicare in favore del bambino di fuori. Per ogni caso di pedofilia ci sono mille casi di pedofobia; il bambino diventa insopportabile come un ingombro, un fastidio. Più facile portare cani in giro che bambini. (Marcello Veneziani. Date retta, la filosofia è roba da bambini )



CHIARA

Dopo la diagnosi di terminalità mi disse: “Senti Enrico, ma se tu sapessi che il tuo sacrificio potrebbe salvare dieci persone, lo faresti?”. Ho risposto: “Spero di sì. Spero che Dio mi dia la grazia di farlo”. E lei mi ha risposto: “Bene, credo che potrei chiedergli la guarigione ma solo Dio sa quello che voglio veramente”. Questo è quello che mi ha detto Chiara, e in quel momento ho intuito che forse c’era molto di più rispetto ad una guarigione fisica. (Enrico Petrillo, Strumento nelle mani di Dio: la vita di Chiara Corbella, nella testimonianza del marito - Radio Vaticana)



DONATORI

Per le aspiranti madri che sognano un figlio atleta o attore è stato lanciato un insolito servizio nel Regno Unito. Sul sito Fame Daddy, già attivo, si potrà acquistare, a partire dal prossimo febbraio, il seme di personaggi famosi che fungeranno da «padri surrogati di comprovata celebrità». Come ha spiegato al britannico Telegraph l'amministratore delegato Dan Richards, la sua società, Fame Daddy Ltd., al momento ha già raccolto circa 40 adesioni di vip pronti a donare il loro sperma. Trattandosi di un servizio di elevata qualità, sempre come promette il sito web che fino ad ora ha attratto più che altro curiosi, si dovranno sborsare almeno 15mila sterline. I costi saliranno a seconda del profilo di vip che verrà scelto, anche se nemmeno le potenziali madri potranno conoscere nome e cognome del loro donatore. I padri surrogati potranno contare sull'anonimato ma dovranno rinunciare al diritto di vedere il loro figlio. Quello che importa, come si legge su Fame Daddy, è la loro professione e quanto guadagnano all'anno. Fra i profili disponibili c'è l'ex calciatore, la rockstar, un attore vincitore del premio Oscar, un aristocratico (e membro della Camera dei Lord), uno scienziato e perfino un padre "genio". (Gb, in vendita online seme di donatori vip - Corriere.it)



EDUCAZIONE SESSUALE

E’ stata presentata oggi a Milano “Safe Book”: la campagna di informazione sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse; un progetto che prossimamente coinvolgerà 4000 scuole superiori e 3000 scuole medie della nostra Penisola, per un totale di circa 600 mila studenti. Il progetto è realizzato da Anlaids e dalla Durex. Continuo a leggere e scopro che Durex ha svolto un’indagine internazionale da cui si evince che “solo il 17 % degli italiani ritiene la scuola una fonte di informazione in quest’ambito, rispetto al 32% globale”, e che “per gli adolescenti italiani gli amici rappresentano la fonte primaria di informazioni sessuali (60%), seguono i libri (40%) e, inaspettatamente, il dialogo con il proprio partner (30%). La ricerca di informazioni sessuali su internet nel nostro paese si colloca al 5° posto (con un 28%), subito dopo i magazine (29%)”. Non so voi, ma a me inquieta che nell’articolo che ho letto non si nomini mai la famiglia. Chissà se nei sondaggi va ancora di moda chiedere agli adolescenti se parlano e si confrontano con mamma e papà (o, secondo il politically correct, con il genitore 1 e il genitore 2). Non so a voi, ma che la Durex e lo Stato vogliano educare i miei figli come vogliono loro mi fa venire l’orticaria. (Luisella Saro. Durex, la scuola dell'amore )



FAVOLE (1)

C’era una volta un genitore, che aveva tempo per raccontare storie della buonanotte ai suoi bambini. Oggi invece i genitori non hanno più tempo per badare alle favole necessarie a fare addormentare i più piccoli, un po’ per l’avvento di diavolerie tecnologiche con cui i bambini passano le serate, un po’ per la televisione piazzata in salotto e un po’ anche per i turni di lavoro sempre più frenetici. Un genitore su quattro, in Gran Bretagna, ammette di non aver letto una favola a suo figlio da almeno sei mesi, e confermano che i bambini. (Le storie della buonanotte non si raccontano più | Tempi.it)



FAVOLE (2)

La favola moderna ha caratteristiche molto più astute delle antiche. Prendiamo, per esempio, la figura di Shrek. Ci si accorge che il mondo perfetto alla “Mulino bianco” non funziona più, si cerca di smuovere un po’ le acque. Come? Invertendo il meccanismo: l’orco è buono e i classici buoni sono i cattivi. Essendo un prodotto per le masse, la sdrammatizzazione è comunque presente. Quello dell’inversione è semplicemente un trucco per dire le stesse cose. Se ci pensa, è il classico meccanismo del sistema del consumo. Il consumismo, non avendo nessuna morale, è aperto a tutti, prende tutto e lo svuota dall’interno. È un parassita. Che Shrek si presenti come un orco sporco che si gratta il sedere è astuto. Fa passare per rivoluzionario un soggetto che fa cose trasgressive, come farsi un tatuaggio o una canna. Si mimano dei comportamenti, degli stilemi non convenzionali, e li faccio diventare funzionali alla mia ideologia. (Le fiabe moderne «sono sdrammatizzate per essere appetibili» | Tempi.it )



HIKIKOMORI

Tra i neologismi del nuovo Zingarelli 2013 colpisce l’acquisizione ufficiale nel lessico quotidiano del termine Hikikomori. Solamente pochissimi anni fa quasi nessuno ne conosceva il significato, proprio perché si riferiva a una realtà adolescenziale relegata unicamente alla società giapponese. L’ Hikikomori (indica appunto lo stare in disparte, l'isolarsi) è un ragazzo che volontariamente vive recluso nella propria camera da letto, rifiutando ogni contatto con amici e familiari e passando le proprie giornate davanti a un computer connesso in rete. Spesso vive come un clochard tra i propri rifiuti, di giorno dorme oscurando le finestre, la notte è impegnato, con altri suoi simili, sui social network o in interminabili sessioni multiplayer. I primi casi accertati di sospetti Hikikomori furono segnalati in Italia tre anni fa, si pensava che il fenomeno dei reclusi volontari in camera da letto fosse un esito della cultura e società giapponese, ma invece anche nel nostro paese fenomeni analoghi cominciarono a destare preoccupazione.   “In Giappone si tratta di una problematica sociale molto grave, si parla di un milione di giovani che si sono reclusi, da loro è normale che un figlio maschio resti in famiglia anche dopo i trent’anni e le madri si occupano molto di loro.” Mamma apprensiva e padre assente, perché fagocitato dal lavoro, erano state identificate come le costanti familiari dell’ Hikikomori. Di solito è un primogenito maschio, spesso figlio unico su cui la famiglia, con spesso entrambi i genitori laureati, pone molte attese, forse troppe, infatti il primo sintomo della patologia è il disagio scolastico. Solo tre anni fa non sembrava possibile prevedere quanto nel nostro paese si sarebbe potuta sviluppare questa sindrome, che nasce da un senso d’inadeguatezza dell’adolescente rispetto alle mode correnti o agli stili giovanili che segnano il successo. Il ragazzo s’imprigiona in camera perché solo nel mondo epico dei giochi di ruolo on line, o quello delle relazioni che passano per il suo computer, può gestire un’esistenza che non lo faccia sentire un meschino, come nella vita reale. (L' Hikikomori entra nel vocabolario e nella realtà italiana - 



LIBERTA' 

Veronesi, classe 1925, decide di fare testamento del suo pensiero nella forma di una lettera per i giovani «Siate liberi». «Per noi essere liberi significa decidere da soli in ogni situazione. Sarete liberi quando potrete decidere per voi stessi in completa autonomia». E ancora: «Mettete in dubbio tutto, chiedetevi se vi stia bene ciò che succede, non accettate passivamente una realtà che potreste modificare». In forza di quale ragionamento? Tutto è garantito da quel «nucleo potentissimo di un istinto che è garanzia dell’evoluzione della specie». Da qui parte l’elenco dei luoghi che limitano la libertà, la convogliano, la inquinano. Primo fra tutti non poteva che esserci la genesi di ogni condizionamento, la famiglia: «Primo e più evidente fattore che condiziona le possibilità future». Quale soluzione? «Svincolarsi dalla dipendenza genitoriale e conquistarsi la propria libertà». ("Siate liberi" di Umberto Veronesi in libreria | Tempi.it ) 



LISTA

Ai medici della mutua britannica è stato chiesto di selezionare un paziente ogni cento, tra quelli che potenzialmente potrebbero morire nei prossimi dodici mesi. Questi malati terminali saranno poi scelti per essere inseriti in una lista “end of life care”, cioè di accompagnamento al fine vita, con lo scopo di far risparmiare al servizio sanitario nazionale oltre un miliardo l’anno. A questi pazienti è stato gentilmente chiesto dove preferissero morire, se volessero fare un testamento biologico al quale il medico avrebbe potuto accedere, qualora il paziente non si trovasse in ospedale. L’indagine fatta dai medici inglesi dimostra che c’è una percentuale di pazienti che durante le visite di routine, che necessitano in quanto malati gravi, dimostrano di avere “indicatori di fragilità e degrado”, pertanto più portati a chiedere di poter morire entro il prossimo anno. Fa rabbrividire la frase «gli anziani sono una priorità da considerare». (In Gran Bretagna un paziente su 100 sceglierebbe di morire | Tempi.it)



MATRIMONIO

Non si vede perché chi ha fatto le sue scelte debba pretendere di inquadrarle entro un’istituzione che è per sua natura fondata sull’eterosessualità e finalizzata alla generazione e all’educazione di figli. Dilagano montagne di sciocchezze in merito: che gli animali praticano l’omosessualità o che gli antichi Romani praticavano largamente omosessualità e pederastia. E allora? Non risulta che gli antichi Romani pensassero che si possa essere figli altro che di un padre e di una madre, maschio e femmina. Quel che si omette di dire è che l’umanità ha costruito se stessa sulle strutture di parentela, ovvero sulla discendenza secondo la generazione naturale. Il riconoscersi in una rete di parentela è l’unica forma di identità che l’uomo conosce dalla notte dei tempi. Il matrimonio è un’istituzione che riflette semplicemente questo dato di fatto. Ora si pretende di cambiare tutto questo con un tratto di penna legislativo, come se fosse uno scherzetto; come se i ruoli paterno e materno fossero una balla inventata dai reazionari. Non è in discussione la sacrosanta richiesta di rispetto e di diritti, ma la pretesa di ottenerli scardinando la forma matrimoniale e la struttura di parentela naturale. E non si venga a tirar fuori la storia dei divorzi in aumento. Certo. Ma nessuno parla di quanti si risposano. Alla fin fine la famiglia resta l’obiettivo supremo, anche di chi fa il sarcastico. Chi disprezza compra. (La Francia non vuole più mamma e papà, ma genitore 1 e 2 | Tempi.it)



PADRI

«Non importa chi sei, diventare padre cambia tutto», e un giorno potresti accorgerti di sapere a memoria tutte le canzoni del cartone animato preferito di tua figlia.Life Of Dad ha costruito un video in cui padri di ogni parte degli Stati Uniti, tra cui vigili del fuoco, poliziotti, marines, barbieri, giardinieri e muratori, cantano con coinvolgimento “Part of your world”, una delle canzoni della Sirenetta di Walt Disney. 



PAGANESIMO

Le autorità scolastiche britanniche della Cornovaglia hanno deciso – ne hanno dato notizia qualche giorno fa il quotidiano Daily Mail e la stessa Bbc – di inserire la materia di ‘paganesimo’ nel programma di studi dalla prima elementare. L’obiettivo è insegnare agli alunni fin dalla più tenera età i principi religiosi pagani, con tanto di divinità, riti, druidi, magie, festività, e recuperare la cultura esoterica precristiana. Stando al programma scolastico dettagliatamente elaborato dal Cornwall’s Religious Education Advisory Group, all’età di undici anni gli allievi dovrebbero cominciare ad affrontare anche il moderno paganesimo cornico, e a conoscerne i luoghi di culto attraverso visite guidate. L’iniziativa scolastica è, del resto, una diretta conseguenza del riconoscimento formale del druidismo come religione, avvenuto il 21 settembre 2010 da parte della Charity Commission for England and Wales. I dati ufficiali dell’ultimo censimento (realizzato nel 2001) indicano che i pagani nell’Inghilterra e nel Galles si aggirano attorno ai 40mila, anche se oggi il loro numero pare essere comunque superiore e probabilmente in fase di espansione. Il paganesimo cornico è composto dal variopinto mondo di druidi, wiccan (moderne streghe) e sciamani, i quali asseriscono di entrare in contatto con lo ‘spirito della terra’. In Cornovaglia, in particolare, spicca la figura di due note sacerdotesse pagane, Cassandra e Laetitia Latham-Jones, dedite all’arte dell’occulto, con tutto il relativo corollario, tra cui malefizi, incantesimi, sortilegi, contatti con i defunti e anche una particolare «benedizione per i neonati». (Politicamente corretto, ma anti-cristiano « Libertà e Persona)


SPERANZA

Sebbene poco noto in Italia, Wendell Berry è un grande scrittore americano contemporaneo; è anche poeta eccellente e, soprattutto, è un contadino. Vive nel Kentucky. Il brano "La speranza è uno dei nostri doveri" tratto da "Sesso, Economia, Libertà e Comunità" riguarda l'idea di speranza.  "É impossibile guardare oggigiorno alla situazione della nostra terra e della nostra gente e trovare ragioni per essere ottimisti. Non prendiamoci in giro. É altrettanto probabile che si andrà avanti con questo affare degli 'affari', facendoci accompagnare dalla nostra curiosa fede devota nel progresso tecnologico, dalla venerazione della nostra personale avidità e violenza, sempre compensate dalla nostra indignazione verso l'avidità e violenza degli altri, finché la nostra terra, il nostro mondo, e noi stessi non verremo completamente distrutti. La storia c'insegna che un fallimento umano totale è possibile... D'altra parte, vogliamo essere speranzosi, e la speranza è uno dei nostri doveri. Parte del nostro dovere nei confronti del nostro essere e dei nostri discendenti è di scrutare la nostra vita e la nostra condizione, cercando sempre autentiche fondamenta per la speranza. E non occorre altro che guardare, per vedere che queste fondamenta le possiamo trovare anche adesso". (La speranza è uno dei nostri doveri - 17 regole pe...)



SUINI

In Arabia Saudita, sui libri di testo degli studenti delle superiori, pubblicati dal ministero dell’Istruzione di Riyad, si leggono frasi del tipo: «Ebrei e cristiani sono nemici dei credenti e non possono avere l’approvazione dei musulmani». E recita un libro in uso alle medie: «Le scimmie sono gli ebrei, il popolo del Sabbah, i suini sono i cristiani, gli infedeli della comunione di Gesù». (
Cristiani, i più perseguitati al mondo | Tempi.it )



VALORI

Tre immagini emotive per raccontare la perdita reale dei principi di vita su cui si fondava il mondo di ieri, personale e comunitario. Vorrei parlarvi di Dio, patria e famiglia, Parlare di Dio, patria e famiglia è dire del nostro essere al mondo. Non è solo un discorso teologico o politico, sentimentale o affettivo, biologico o spirituale, perché fra quei tre riferimenti primari scorre la nostra umanità intera e scorrono i nostri legami con la vita e la paura della morte, la parabola dei nostri anni dalla prima infanzia alla vecchiaia, i nostri soliloqui e i nostri più intensi colloqui, la nostra singolarità e la nostra universalità tramite le comunità. La verità della nostra condizione e le nostre più grandi menzogne ruotano intorno a essi. Non è dunque un motto, un grido di guerra o di propaganda politica, ma è il destino di una vita che si affida al cielo, alla terra e al seme. Già vedo la smorfia di sarcasmo e sufficienza su Dio, patria e famiglia. Molti si sentono superiori a quel trito passato e a quei superati pregiudizi. Ma non si rendono conto di quanto quei fantasmi giganteschi pesino sulle loro fughe, sulle loro spettrali solitudini, sulle loro meschinità. Dico loro, dovrei dire nostre. Il fatto è che ci siamo liberati di quei pregiudizi tramite un altro pregiudizio, la convinzione a priori che fossero «superati». (Marcello Veneziani. Dio, patria e famiglia servono ancora )




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