DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Sono un corvo, son mica scemo. Il test ha dimostrato la capacità dei corvi di risolvere scenari molto complessi

Sam recupera un piccolo bastoncino appeso a una corda e lo usa per estrarre un bastoncino più lungo custodito in una gabbietta. Il nuovo strumento consente a Sam di tirar fuori da un altro contenitore l’agognato boccone e sfamarsi. Sam è un corvo e per risolvere il problema e compiere tutta la procedura impiega pochi minuti. In natura i corvi utilizzano solitamente bastoncini e altri strumenti per aiutarsi, ma i ricercatori non avevano ancora osservato un comportamento che prevede la pianificazione di almeno tre passaggi consecutivi legati tra loro.

Attraverso una serie di esperimenti, un team di ricerca neozelandese ha anche notato la capacità dei corvi di utilizzare e modellare gli oggetti per raggiungere i loro obiettivi. Il test portato a buon termine da Sam è stato sottoposto ad altri sei esemplari di Corvo della Nuova Caledonia, catturati temporaneamente per condurre l’esperimento.

Gli esemplari sono stati poi suddivisi in due gruppi distinti. Al primo gruppo sono stati sottoposti i tre step dell’esperimento prima di dar vita al test completo. Grazie a questo accorgimento, i tre esemplari del primo gruppo hanno risolto il problema al primo colpo. Per il secondo gruppo di corvi i ricercatori hanno pensato bene di complicare le cose, passando direttamente al test completo. Anche in questo caso, gli esemplari hanno raggiunto il loro obiettivo con relativa facilità.

Prima di risolvere il problema, Sam ha osservato gli strumenti messi a disposizione dai ricercatori per circa 110 secondi. Casper, un collega di Sam, ha completato l’esperimento al primo tentativo, ma ha impiegato un po’ di tempo per capire come recuperare il bastoncino appeso alla corda. Gli altri due corvi hanno portato a termine il test rispettivamente al terzo e al quarto tentativo.

OK, ma a che cosa serve studiare il comportamento dei corvi in scenari complessi? Secondo i ricercatori, le nuove scoperte aiutano a comprendere la produzione di “comportamenti intelligenti” da parte degli animali. Comprendere come funziona la loro mente potrebbe aiutarci a capire meglio anche la nostra, o quella dei nostri lontani antenati arboricoli.



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