DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

«Stupri a neonati sul web Un clic e l’orrore è servito» Nell’indifferenza dei media

Don Di Noto: abusi ovunque in crescita • La denuncia di Meter nella XIV Giornata dei bambini vittime della pedofilia. «Scopriamo 600 siti al mese. Accesso gratis a immagini strazianti»
di Lucia Bellaspiga
Tratto da Avvenire del 25 aprile 2010

Nessuna password per entrare, nessun filtro: l’orrore è sotto gli occhi di tutti e basta un clic per accedervi. E così scorrono mi­gliaia di fotografie con bambini, per­sino con neonati, abusati da adulti che nemmeno sentono l’esigenza di coprirsi il volto e nascondere la pro­pria identità. «Se vedeste queste im­magini vi sollevereste tutti contro la pedofilia e la pedopornografia. Il pro­blema grave è che nessuno vede ciò che accade, e i media tacciono», de­nuncia don Fortunato Di Noto - da venti anni impegnato in prima linea contro la piaga dell’abuso sui minori - in questa XIV 'Giornata nazionale dei Bambini vittime della violenza, l’indifferenza e lo sfruttamento - Con­tro la pedofilia'. Una Giornata istitui­ta nel 1996 proprio dal sacerdote di Avola (Siracusa), fondatore di quella Associazione Meter che ha già dato la caccia a 200mila siti pedopornografi­ci e prestato soccorso a 900 minori e famiglie.

Su uno dei siti che i volontari hanno scoperto in questi giorni sono gli stes­si pedofili a descrivere orgogliosa­mente l’eccezionalità dell’'offerta': il 'debutto di un bimbo di 1 anno' è lì alla portata di tutti, almeno finché la Polizia postale e delle Comunicazio­ni e il Cncpo (Centro nazionale per il contrasto alla pedofilia online) non intervengono per porre fine allo scempio. Ma per un sito che viene o­scurato altri dieci ne nascono e la lot­ta si fa incessante: «Noi denunciamo 600 siti al mese - racconta don Di No­to - ma per il pedofilo la vita è molto semplice, visto che l’accesso a centi­naia di foto e video di piccoli stupra­ti è gratuito. Ancora la settimana scor­sa abbiamo scoperto un servizio di free hosting (i siti che permettono di caricare gratuitamente e scambiarsi sul web i file, ndr), con migliaia di im­magini strazianti distribuite in galle­rie da venti foto a pagina per 349 pa­gine... fate voi i calcoli. E tutto alla lu­ce del sole, con i volti degli aguzzini in bella vista e centinaia di pedofili che scaricano questo materiale».

Di che inorridire. Eppure alle denun­ce del sacerdote, diffuse puntual­mente attraverso tutte le agenzie di stampa, risponde il silenzio presso­ché assoluto dei media: «Impressio­na che quasi nessun quotidiano ri­porti queste sconvolgenti notizie, che nessuno protesti e gridi allo scanda­lo. Davanti a quello che accade do­vrebbe sollevarsi il mondo... Dove so­no i titoloni in prima pagina?», com­menta don Di Noto, che non si dà pa­ce soprattutto per il ritmo con cui, gra­zie alla complice indifferenza dei me­dia, prosegue in Italia e nel mondo la silenziosa mattanza di bambini: «In soli tre mesi abbiamo denunciato al­la Polizia postale italiana e alle Polizie di altri Paesi 2. 010 siti, luoghi in cui l’orrore viene declinato in tutte le for­me e con la massima fantasia perver­sa». Bimbi in tenera età sono utilizza­ti per il 'piacere raffinato' dei mania­ci più esigenti in un portale delirante che nelle ultime due settimane ha ri­chiamato 162. 387 utenti, e di questi ben 40mila 'clienti' della sezione più violenta. «È sacrosanto denunciare gli episodi di pedofilia quando avvengo­no da parte di un religioso, ma non è accettabile che tutto il resto del feno­meno, che ha dimensioni spavento­se, passi invece sotto silenzio. Non posso non chiedermi perché ciò av­venga». Quasi inutile, in effetti, cercare in In­ternet le cifre e le statistiche della pe­dofilia nel mondo: ci si imbatte in cen­tinaia di approfondimenti sul coin­volgimento - sia vero che presunto ­di singoli sacerdoti, ma sui numeri della mattanza mondiale è silenzio o quasi. Eppure la piaga della pedofilia aumenta ogni anno a ritmi esponen­ziali e in particolare l’Italia risulta sem­pre ai primi posti nel turismo sessua­le ai danni di bambini nei Paesi poveri. «Siamo consapevoli che la povertà condanna sempre più le fasce vulne­rabili, e che fame, analfabetismo, in­digenza e malattie favoriscono gli a­busi sui minori - dichiara Di Noto ­rendendo la loro vita già precaria un inferno. La violenza sui bambini è un peccato contro Dio e un grave reato che richiede azioni concrete affinché non accadano mai più atti così ese­crabili». Non a caso la XIV Giornata ha per tema quest’anno 'Povertà e minori, responsabilità condivise'.

Le celebrazioni cominciano oggi alle 10. 30 ad Avola con la Messa celebra­ta dal vescovo di Noto Antonio Sta­gliano, e si estenderanno a tutta Ita­lia con molteplici iniziative ( www.as­sociazionemeter.org ). Il momento più atteso alle 12, quando il Papa rivol­gerà nel corso del Regina Coeli un 'sa­luto speciale' in piazza San Pietro, do­ve sarà presente una delegazione Me­ter. Il 2 maggio ad Avola la Messa con­celebrata da tutti i parroci della città chiuderà la 'Giornata'. Non il suo im­pegno per la civiltà.