DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Se i Nobel promuovono l’elisir di lunga vita

La fontana dell’eterna giovinezza,
l’elisir di lunga vita, il
fungo dell’immortalità (il
Reishi) che portò a oltre 80 anni
in buona salute uno dei più
importanti imperatori della Cinan
di qualche millennio orsono.
L’umanità, tra scienza e parascienza,
ha sempre cercato il
segreto per arrivare a età bibliche
in buona salute. Che poi significa
prevenire ogni malattia
che vada a minare l’integrità
psico-fisica. L’obiettivo di evitare
la morte fisica forse qualcuno
lo ha anche sperato, ma
senza poi crederci realmente.
Meglio immaginare un’immortalità
successiva.
Un salto di qualità, se così si
può definire, si è registrato negli
anni post mappatura del genoma,
allorquando il «gioco»
tra ambiente e geni ha delineato
come esistano sostanze in
grado di attivare o spegnere geni
chiave. Soprattutto, quanto
sia importante evitare i meccanismi
infiammatori cellulari. E
si è arrivati a individuare scientificamente
una serie di interruttori
di lunga vita attivabili
dalla restrizione calorica, dal
resveratrolo (un enzima del vino),
dalla rapamicina (da una
radice dell’isola di Pasqua, oggi
potente farmaco anti-rigetto),
dal Nad (nicotinamide adenin
dinucleotide, molecola chiave
dei processi metabolici) che
agisce come una restrizione calorica.
Tutti elisir sperimentati
sui topi: li hanno fatto vivere un
terzo in più del naturale. E in
buona salute. Tutti elisir poi
falliti sui primati: giovinezza
prolungata ma non la vita. E
sull’uomo? Ipotesi, nessun test.
Ecco allora che a un ex professore
del Mit di Boston, Leonard
Guarente, è venuta
un’idea: trasformare uno di
questi elisir, il Nad, in un prodotto
da banco da vendere tra
aspirine, propoli e omega 3. Ha
dato così vita ad Elysium Health,
una start up «garantita» da
cinque premi Nobel (nel board
scientifico) che da questa settimana
vende Basis, una pillola
di Nad. Tra i Nobel, Martin Karplus,
vincitore per la chimica
nel 2013, che oggi ha 85 anni.
La start up ha scelto la via
dell’integratore, dei «medical
food» (categoria solo americana).
Il prezzo è stato fissato in
60 dollari al mese, circa 50 euro.
La pillola va presa due volte
al giorno tutti i giorni. Per ora è
venduta solo on line, e in mancanza
di dati premarketing l’intenzione
della compagnia è seguire
le persone che decidono
di acquistarla nel tempo per verificarne
l’efficacia. Con il passare
degli anni i livelli di Nad
negli animali e nell’uomo diminuiscono,
quindi l’idea è di
rimpiazzare quello perso con la
pillola. Che è prodotta, garantisce
Guarente, seguendo tutti
gli standard di qualità usati
normalmente per i farmaci.
Il precursore chimico del
Nad è stato studiato anche dagli
italiani, dal gruppo di Giuseppe
Remuzzi, con un lavoro
pubblicato nel 2009. «Vero —
dice il trapiantologo dell’ospedale
di Bergamo e ricercatore
del Mario Negri —, nei topi abbiamo
avuto un allungamento
della vita del 30%. Ma nell’uomo?
Che cosa farà? Per ora
sembra più un’operazione
commerciale con 5 Nobel a garanzia
».
Studi sull’uomo sono difficili
da fare. Occorre letteralmente
una vita, con risultati che
non saranno valutati dagli stessi
ricercatori che avviano lo
studio.
La ricerca più interessante in
corso si chiama Early Bird.Intende
misurare gli effetti di stili
di vita e alimentazione nel
tempo. Unica al mondo, partita
nel 2000 su circa 300 bambini
di 4-5 anni. Bambini, oggi
adulti (18-19 anni), che sono
stati costantemente monitorati.
Nel 2017 dovrebbe concludersi,
a meno che non si decida
di proseguire.
«Problemi etici per i Nobel
che si prestano a un’operazione
prettamente commerciale?
Non ne vedo. Si tratta di una
start up — commenta il genetista
e scrittore Edoardo Boncinelli
—. E poi anche loro invecchiano...
Piuttosto, inutile cercare
elisir. La lunga vita in buona
salute è evento del tutto
casuale. Solo fortuna».


Mario Pappagallo
@Mariopaps

Corsera 8 febbraio 2015