Pyongyang, Corea del Nord
Ragazzine fanno un inchino davanti a un murale che ritrae l'ex dittatore Kim Il Sung, prima di spazzare il marciapiede di fronte.
(AP Photo/Wong Maye-E)
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E l’idolatria è
quando un uomo o una donna perdono la carta d’identità di essere figlio di Dio
e preferisce cercarsi un dio a propria misura. Questo è il principio. Di lì, se
l’umanità non cambia, continueranno le miserie, le tragedie, le guerre, i
bambini che muoiono di fame, l’ingiustizia … Cosa pensa questa percentuale che
ha in mano l’80 per cento della ricchezza del mondo? E questo non è comunismo,
eh?, questa è verità. E la verità, eh?, non è facile vederla. (Papa Francesco. Conferenza stampa di ritorno dal viaggio in Africa)
Il
fondamentalismo è una malattia che c’è in tutte le religioni. Noi cattolici ne
abbiamo alcuni: non alcuni, tanti, eh?, che si credono con la verità assoluta e
vanno avanti sporcando gli altri con la calunnia, con la diffamazione e fanno
male: fanno male. Il fondamentalismo religioso non è religioso. Perché? Perché
manca Dio. E’ idolatrico, come è idolatrico il denaro. (Papa Francesco. Conferenza stampa di ritorno dal viaggio in Africa)
DIRITTI UMANI
In
Irlanda del Nord la corte suprema ha definito la legge che proibisce
l’aborto una violazione dei diritti umani.
La norma sull’interruzione di gravidanza (ivg) è molto restrittiva: permette di
abortire solo nel caso di pericolo per la vita della madre e prevede la
condanna all’ergastolo per le donne che praticano l’aborto in maniera illegale.
In una sentenza storica la corte ha definito questa legislazione una
violazione della convenzione europea sui diritti umani, in particolare perché
impedisce di ricorrere all’ivg anche alle donne che hanno subìto uno stupro, o
nel caso che sia diagnosticata una grave deformità del feto. (Internazionale)
Michelle
ha raccontato a Radio 24, ospite di Nessuna è perfetta,
che lei e Tomaso al momento delle nozze hanno scelto la «separazione
dei beni». Una scelta, secondo lei, azzeccatissima. «È una cosa che rilassa tutti gli
animi», ha
spiegato, «si deve essere molto obiettivi e dire a se stessi che la separazione
dei beni va oltre la materia. Lui ci sarà sempre per me e io ci sarò
sempre per lui e nel momento in cui avrò bisogno sono certa che non è
la comunione dei beni o la separazione dei beni che fa la differenza». Per la conduttrice, però, «l’indipendenza ti dà una forza ed una
autonomia psicologica, in modo tale da non dipendere da
nessuno». E ancora: «Io e mio marito ci diciamo tutto, abbiamo una
grandissima complicità, ma non parliamo molto di soldi». (Vanity Fair)
LA RADICE
Perché gli Ebrei si dondolano quando pregano
e studiano? I nostri Maestri chiesero a Rabbi Shimon bar Yochai: “Perché solo
gli Ebrei si dondolano quando si occupano di Torah e gli altri popoli del mondo
non lo fanno?”.
Egli rispose loro: “Mi avete ricordato un concetto importantissimo che la gente ignora e a cui non presta attenzione. Le anime degli Ebrei provengono dal santo lume ardente, poiché è scritto (Proverbi 20, 27): ‘L’anima dell’uomo è una fiamma divina’ e la luce di questa fiamma, quando è accesa dalla Torah celeste, non si calma neppure per un istante e questo è il significato del versetto (Salmi 83, 2): ‘Signore, non restare in silenzio’. Una cosa simile è scritta sulle anime che invocano al Signore (Isaia 62, 6): ‘Non state in silenzio’, cioè non siete mai calme. La fiamma della candela, una volta che si attacca alla miccia, non si calma più; anzi, questa fiamma si dondola di qua e di là e non ha più requie. Così è per gli Ebrei, le cui anime provengono dalla stessa fiamma divina: appena pronunciata una parola di Torah, la fiamma divina nell’anima si accende ed essi non possono più calmarsi: anzi, si dondolano di qua e di là, da ogni parte come la fiamma della candela, perché è scritto (Proverbi 20, 27): ‘L’anima dell’uomo è una fiamma divina’. Come l’anima, anche il corpo loda il Creatore, come è scritto: ‘Tutte le mie ossa diranno: Chi è come te, Signore, che liberi il debole dal più forte, il misero e il povero dal predatore?’ (Salmi 35, 10). Abbiamo così appreso perché ci si dondola quando si studia la Torah e quando si prega”. (Sefer HaZohar III, 218b). - Paolo Sciunnach, insegnante (Moked)
Egli rispose loro: “Mi avete ricordato un concetto importantissimo che la gente ignora e a cui non presta attenzione. Le anime degli Ebrei provengono dal santo lume ardente, poiché è scritto (Proverbi 20, 27): ‘L’anima dell’uomo è una fiamma divina’ e la luce di questa fiamma, quando è accesa dalla Torah celeste, non si calma neppure per un istante e questo è il significato del versetto (Salmi 83, 2): ‘Signore, non restare in silenzio’. Una cosa simile è scritta sulle anime che invocano al Signore (Isaia 62, 6): ‘Non state in silenzio’, cioè non siete mai calme. La fiamma della candela, una volta che si attacca alla miccia, non si calma più; anzi, questa fiamma si dondola di qua e di là e non ha più requie. Così è per gli Ebrei, le cui anime provengono dalla stessa fiamma divina: appena pronunciata una parola di Torah, la fiamma divina nell’anima si accende ed essi non possono più calmarsi: anzi, si dondolano di qua e di là, da ogni parte come la fiamma della candela, perché è scritto (Proverbi 20, 27): ‘L’anima dell’uomo è una fiamma divina’. Come l’anima, anche il corpo loda il Creatore, come è scritto: ‘Tutte le mie ossa diranno: Chi è come te, Signore, che liberi il debole dal più forte, il misero e il povero dal predatore?’ (Salmi 35, 10). Abbiamo così appreso perché ci si dondola quando si studia la Torah e quando si prega”. (Sefer HaZohar III, 218b). - Paolo Sciunnach, insegnante (Moked)