Un gruppo di ragazzini tra i 10 ed i 15 anni è stato condannato a 38 colpi di frusta ciascuno perché giocava a pallone. Lo ha deciso – riferisce il sito 'Mareeg' – una corte islamica a Jowhar, 90 chilometri a nord di Mogadiscio, che è sotto il controllo degli Shabaab, ritenuto il braccio armato somalo di al-Qaeda.
I miliziani sono andati in giro invitando la popolazione ad assistere alla punizione, come sempre avvenuta in pubblico. Due giorni fa a Marca, a sud della capitale, sempre sotto il controllo de- gli shabaab, erano stati fucilati, in uno stadio gremito, due ragazzi – 20 e 21 anni – accusati di spionaggio a favore del governo di transizione federale, internazionalmente riconosciuto ed appoggiato, ma molto debole sul territorio. I due, in galera da un paio di mesi, stando alla corte che li ha condannati a morte avrebbero confessato.
Nella stessa città sabato era stato deciso che gli uomini sono obbligati a portare la barba. Mentre, più in generale, in alcune zone controllate dagli integralisti è stato intimato che le donne possono indossare solo un certo tipo di reggiseno, ritenuto consono alla morale islamica. Secondo alcune testimonianze, alcune giovani che non avevano immediatamente rispettato l’intimazione, sono state esposte a seno nudo al ludibrio pubblico.
Un mese fa, a Mogadiscio, gli shabaab hanno fucilato in pubblico due somali, presunte spie della Cia. Innumerevoli, poi, nelle zone da loro controllate, le amputazioni di un braccio ed un piede a persone condannate per furto. Il 27 ottobre dell’anno scorso, a Chisimaio, nel Sud, una ragazzina di 13 anni è stata lapidata, in uno stadio affollato, con l’accusa di essere adultera.