In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza.
Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.
Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”.
IL COMMENTO
Tutta la nostra vita è una magnifica occasione. Permeata di Grazia, ogni nostra parola può sgorgare dalle stesse labbra di Dio. Ovunque e in ogni circostanza, tutto di noi e della nostra vita è l'occasione di una testimonianza. Siamo martiri sempre in trincea. La nostra vita è uno specchio dove l'amore di Dio ha scelto rifrangersi per la salvezza d'ogni uomo. Non v'è un istante della nostra vita, non v'è un aspetto, anche il più nascosto e segreto che non sia irripetibilmente importante.
La perseveranza, rimanere nel Suo amore, abbandonati a Lui è la chiave che apre la nostra vita al proprio compimento. La nostra vita è come una saetta che preannucia un temporale. La verità sfregia irreparabilmente la menzogna e ne svela l'effimera sostanza. Dove ha messo radici la menzogna, la verità nel suo incedere crea sconquassi, rompe equilibri acquisiti, l'agognato quieto vivere se ne va a carte e quarantotto. La vita che ha preparato il Signore per noi non è propriamente una vita di pace. la pace dell'elettroencefalogramma piatto, dell'assenza di conflitti. Gesù ci ha lasciato una pace diversa da quella soffice e avvelenata del mondo.
La pace del mondo stringe in un abbraccio mortale narcotizzando a poco a poco la vita sino a renderla insopportabile, mentre la pace del Signore è il frutto della Sua personale guerra vittoriosa con il demonio e con la morte. La pace di Cristo è quella che ci traghetta dentro le persecuzioni che si scatenano in noi e contro di noi dai rantoli del mondo.
Chi è amico del mondo è nemico di Dio. La Sua amicizia che ci ha raggiunti, e coinvolti in un cammino di reale conversione alla Verità, al Bello, al Buono, a Lui, a Cristo, sovverte ogni dato acquisito nella nostra esistenza spesa a mettere faticosamente a posto, tra un compromesso e un'impennata d'orgoglio, ogni tessera del mosaico: affetti, lavoro, denaro, svago. Chiaro che tutto si ribelli, si rivolti contro chi tenta di rimettere le cose nel proprio "vero" ordine".
Siamo quindi traditi da chi si sente da noi tradito. Da chi è sconvolto dalla Verità che ci fa liberi. Integralisti e insopportabili, a volte messi a morte. Dai parenti, i più stretti, i più vicini. Odiati da tutti. Esattamente come il nostro cuore ha sempre orgogliosamente odiato tutti e tutto ci abbia sconvolto l'esistenza annunciandoci, con un fatto o una parola, la verità.
Ma la Verità, Cristo, è il compimento della nostra vita. La Sua pienezza qui ed ora è la Verità che si traduce in libertà. Per questo saremo consegnati ai tribunali, ai parenti, agli amici, ai colleghi di lavoro, a chiunque incontreremo. Perchè in noi sarà consegnato Cristo. La nostra vita sconvolta e rovesciata dal Suo amore ci è donata per sconvolgere, per essere un segno di contraddizione. Nulla è per caso. Ogni persona non è un incontro fortuito ma un dono di Dio al quale noi stessi, e Lui in noi, siamo dono. Rifiutato. E odiato. Si, saremo odiati perchè il mondo sia salvato. E sarà odio benedetto perchè sarà odiato Cristo in noi, la Sua Croce che salva, la maledizione che dona la vita.
Il Suo sangue "ricaduto" sui Suoi assassini come un lavacro di misericordia e di rigenerazione. Il Suo mistero d'amore e di salvezza vivo e attuale sacramentalmente in noi. Questo sono, ovunque e nel corso dei secoli, la Chiesa e i suoi figli: "sacramento di salvezza", fornace che prendendo l'odio e il peccato su di sé, lo distrugge nella misericordia per donare in cambio il perdono e la Vita nuova ed eterna. Questo siamo noi, odiati e rifiutati in questo mondo per servire e salvare la generazione che lo abita. La nostra vita la carne di Cristo offerta ad ogni uomo. Con amore infinito.
La perseveranza, rimanere nel Suo amore, abbandonati a Lui è la chiave che apre la nostra vita al proprio compimento. La nostra vita è come una saetta che preannucia un temporale. La verità sfregia irreparabilmente la menzogna e ne svela l'effimera sostanza. Dove ha messo radici la menzogna, la verità nel suo incedere crea sconquassi, rompe equilibri acquisiti, l'agognato quieto vivere se ne va a carte e quarantotto. La vita che ha preparato il Signore per noi non è propriamente una vita di pace. la pace dell'elettroencefalogramma piatto, dell'assenza di conflitti. Gesù ci ha lasciato una pace diversa da quella soffice e avvelenata del mondo.
La pace del mondo stringe in un abbraccio mortale narcotizzando a poco a poco la vita sino a renderla insopportabile, mentre la pace del Signore è il frutto della Sua personale guerra vittoriosa con il demonio e con la morte. La pace di Cristo è quella che ci traghetta dentro le persecuzioni che si scatenano in noi e contro di noi dai rantoli del mondo.
Chi è amico del mondo è nemico di Dio. La Sua amicizia che ci ha raggiunti, e coinvolti in un cammino di reale conversione alla Verità, al Bello, al Buono, a Lui, a Cristo, sovverte ogni dato acquisito nella nostra esistenza spesa a mettere faticosamente a posto, tra un compromesso e un'impennata d'orgoglio, ogni tessera del mosaico: affetti, lavoro, denaro, svago. Chiaro che tutto si ribelli, si rivolti contro chi tenta di rimettere le cose nel proprio "vero" ordine".
Siamo quindi traditi da chi si sente da noi tradito. Da chi è sconvolto dalla Verità che ci fa liberi. Integralisti e insopportabili, a volte messi a morte. Dai parenti, i più stretti, i più vicini. Odiati da tutti. Esattamente come il nostro cuore ha sempre orgogliosamente odiato tutti e tutto ci abbia sconvolto l'esistenza annunciandoci, con un fatto o una parola, la verità.
Ma la Verità, Cristo, è il compimento della nostra vita. La Sua pienezza qui ed ora è la Verità che si traduce in libertà. Per questo saremo consegnati ai tribunali, ai parenti, agli amici, ai colleghi di lavoro, a chiunque incontreremo. Perchè in noi sarà consegnato Cristo. La nostra vita sconvolta e rovesciata dal Suo amore ci è donata per sconvolgere, per essere un segno di contraddizione. Nulla è per caso. Ogni persona non è un incontro fortuito ma un dono di Dio al quale noi stessi, e Lui in noi, siamo dono. Rifiutato. E odiato. Si, saremo odiati perchè il mondo sia salvato. E sarà odio benedetto perchè sarà odiato Cristo in noi, la Sua Croce che salva, la maledizione che dona la vita.
Il Suo sangue "ricaduto" sui Suoi assassini come un lavacro di misericordia e di rigenerazione. Il Suo mistero d'amore e di salvezza vivo e attuale sacramentalmente in noi. Questo sono, ovunque e nel corso dei secoli, la Chiesa e i suoi figli: "sacramento di salvezza", fornace che prendendo l'odio e il peccato su di sé, lo distrugge nella misericordia per donare in cambio il perdono e la Vita nuova ed eterna. Questo siamo noi, odiati e rifiutati in questo mondo per servire e salvare la generazione che lo abita. La nostra vita la carne di Cristo offerta ad ogni uomo. Con amore infinito.