DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Famiglie d’Europa in 700mila a Madrid Testimoni di futuro

Rouco Varela: siete voi il domani del nostro continente Antonelli: più sostegno al compito dei nuclei familiari
l’incontro

Solenne celebrazione con migliaia di genitori e figli per ribadire, nella solennità della Santa Famiglia di Nazareth, il primato dell’amore indissolubile, fonte di vita per la società e per la Chiesa


DAL NOSTRO INVIATO A MADRID


PIERLUIGI FORNARI

F esta della Santa famiglia. Festa delle famiglie di tutt’Europa. Assume que­sta dimensione la terza edizione del grande raduno convocato a Madrid in oc­casione di quella solennità. Lo evidenzia il suo promotore l’arcivescovo di Madrid, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, pre­sidente della Conferenza episcopale spa­gnola, nella omelia all’eucarestia, centro di tutto l’evento.
Ma attestano la portata europea dell’incon­tro, in un momento «in cui - registra Rouco – il panorama della famiglia non è precisa­mente lusinghiero», non solo le famiglie giunte da tutti i luoghi del vecchio conti­nente, ma anche l’episcopato che le ac­compagna. «Il Papa è spiritualmente in mez­zo a noi e ci benedice», assicura il vicario per la diocesi di Roma di Benedetto XVI, il car­dinale Agostino Vallini. Poco dopo il popo­lo di Piazza di Lima esplode in un applauso quando l’«incoraggiamento» del Santo Pa-
dre, arriva in diretta nell’Angelus pronun­ciato in Piazza San Pietro attraverso i maxi schermi.
A manifestare la portata europea dell’even­to, che non ha nessuna motivazione politi­ca, tre capi di pontifici consigli, Ennio Anto­nelli (Famiglia), Stanislao Rylko, (Laici), Paul Josef Cordes (Cor Unum), il presidente del­la Conferenza episcopale polacca, Jozef Mi­chalik, il vice di quella olandese, Frans Wiertz; l’arcivescovo di Lione, cardinale Phi­lippe Barbarin; quello di Berlino, cardinale Georg Sterzinsky. Presuli provenienti da Au­stria, Portogallo, da altri Paesi, si aggiungo­no ai numerosi spagnoli (tra i quali tre por­porati). Partecipano all’Eucarestia, come ne­gli anni passati, esponenti di numerose realtà ecclesiali: oltre al Cammino Neocatecume­nale, Azione cattolica, Opus Dei, Comunio­ne e Liberazione, Movimento dei Focolari.
Dinanzi a «tanti presunti modelli di vita fa­miliare », alla «paura dei giovani per l’amore stabile», rimarca con forza Vallini, è neces­sario l’impegno di «annunciare la bellezza della fede e della famiglia cristiana», testi­moniare l’«amore fedele fra marito e moglie, e dei genitori verso i figli», «l’amore difficile che si chiama perdono». Grazie all’«amore di Cristo che non ci abbandona mai», la fa­miglia «è possibile ed è il cammino della fe­licità umana». Il cardinale vicario riafferma «con rispetto, ma con chiarezza e decisio­ne » il valore «pubblico» del matrimonio e della famiglia.
Anche dall’arcivescovo di Berlino Sterzinsky, viene l’invito al perdonarsi «in ogni mo­mento » e a «proteggete» le vite che Dio ha af­fidato. La necessità, per la società e la Chie­sa, dell’incontro di Madrid è richiamata an­che
dal cardinale Cordes. Le famiglie aperte, aggiunge il prefetto del Pontificio consiglio della famiglia, Antonel­li, assicurano «i cittadini» di domani, «tra­smettono il patrimonio culturale e religioso della nazione», alimentano lo sviluppo del­la società, quindi hanno diritto a riceverne l’adeguato appoggio.
Per il cardinal Rylko «vale la pena testimo­niare all’Europa che è possibile che marito e moglie si amino superando tutte le diffi­coltà ». «La famiglia cristiana continua a es­sere realizzabile», ribadisce monsignor Mi­chalik. Il raduno, aggiunge Rylko, è un’anti­cipazione
della prossima Gmg a Madrid nel 2011, perché «i giovani nascono e crescono nelle famiglie», luogo in cui, come diceva Giovanni Paolo II, «nascono le vocazioni». L’arcivescovo di Lione, Barbarin, commen­ta il vangelo del ritrovamento di Gesù nel tempio e invita a ritrovare in mezzo «alle sof­ferenze delle nostre vite così fragili» il futu­ro dell’Europa, proteggendo «il luogo pre­zioso dove sorge e si sviluppa la vita umana». «Siamo chiamati alla nuova evangelizzazio­ne », sottolinea Kiko Argüello, perché «la fa­miglia cristiana può salvare l’Europa». Di fronte al diffondersi dell’aborto, del divor­zio e delle sue conseguenze sui figli in una società secolarizzata, dice l’iniziatore del Ca­mino Neocatecumenale, da cui è venuto un forte sostegno al successo dell’evento, l’an­nuncio della vittoria sulla morte, di Gesù Cri­sto risorto rende possibile «l’amore indisso­lubile ». Nell’omelia della eucarestia il cardinale Rou­co delinea il panorama a prima vista «oscu­ro e desolato» delle minacce alla famiglia: le derive giuridiche, la crisi economica, gli at­tentati alla vita del nascituro, degli inabili, dei malati terminali. Ma conclude annun­ciando alle famiglie d’Europa, «i segni lumi­nosi della speranza cristiana». «Con il 'sì' gioioso del vostro matrimonio e della vostra famiglia», conclude, «state aprendo nuova­mente il cammino per il vero avvenire del­l’Europa del presente e del futuro. L’Europa, senza di voi, care famiglie cristiane, rimar­rebbe praticamente senza figli o, il che è lo stesso, senza il futuro della vita». Rimarreb­be priva di «un futuro di amore, conosciuto ed esercitato gratuitamente».
Vallini, Rilko, Cordes, Barbarin, Sterzinsky tra i cardinali europei che hanno voluto essere presenti alla grande festa, insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni


Avvenire 29 dic. 2009