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R. – Right now, ...
Al momento, riguardo alla crisi che si è sviluppata, direi che le cose si stanno calmando. I militari, la polizia, dispiegati dal governo federale, si trovano sul territorio. C’è un’atmosfera più calma. Si stanno però spargendo voci infondate. Le persone raccontano storie non vere e questo contribuisce alla paura, alla tensione, all’ansia. Nei villaggi circostanti hanno sentito la voce che a Jos i cristiani sono stati uccisi, le loro chiese sono state tutte bruciate e che pure i musulmani sono stati attaccati, le loro moschee sono state bruciate e sono stati uccisi. Questo ha contribuito ad infiammare la situazione e a creare una situazione di incertezza. Il risultato è che alcuni giovani, sentendo queste storie, cercano vendetta, senza essere a conoscenza dei fatti. Si vendicano a discapito della gente indifesa e innocente, che sia cristiana o musulmana. La paura si diffonde nei villaggi, dove queste voci continuano a circolare, causando molta ansia e tensione.
D. – Quanto è importante la cooperazione, la collaborazione e il dialogo tra i capi religiosi per l’educazione delle comunità?
R. – Yes, we try our best...
Sì, noi facciamo del nostro meglio per incoraggiare il dialogo. Io sono a capo dell’Associazione cristiana della Nigeria, che rappresenta i cristiani dello Stato di Plateau e abbiamo anche il capo dell’associazione musulmana JNI, Jamatu Nasril Islam. Entrambi siamo i capi del Consiglio religioso per la pace e l’armonia dello Stato di Plateau. L’idea di questo Consiglio è di promuovere, ispirare e predicare l’unità, l’amore degli uni verso gli altri, la tolleranza. Non è un compito facile. Si trovano molte persone desiderose di ascoltare il messaggio di pace e di dialogo, ma ci sono molti poi che sono radicati nei loro modi di fare e di pensare e sono convinti che non possa fiorire nessun buon rapporto tra musulmani e cristiani. Questo è il mio messaggio continuo: dobbiamo dialogare, dobbiamo parlare! I musulmani, i nostri fratelli e sorelle, sono fatti come noi ad immagine e somiglianza di Dio, anche se non vedono le cose nella stessa maniera. Anche se loro istigano ad attacchi verso di noi, la nostra religione ci insegna a sconfiggere il male con il bene: Gesù è il modello e non dobbiamo allontanarci da ciò che ci ha insegnato. Il percorso continua e gradualmente ci sono sempre più persone che si convertono al bene, e che vogliono sedersi con i musulmani e con i cristiani, per dialogare invece che combattere.