Altro sport anticlericale e dell'ateismo militante è la cumulazione delle colpe.
Come ben sappiamo, in due millenni di storia, la Chiesa ha sempre accolto tutti coloro che hanno realizzato di essere figli di Dio e che lo hanno riconosciuto nella sua incarnazione Gesù Cristo. Essa è composta da persone comuni, semplici fedeli che, per la loro natura umana, sono suscettibili di corruzione e di peccato. Se la Chiesa avesse rifiutato gli "imperfetti" sarebbe vuota, infatti solo un genere di uomo superficiale - come gli anticlericali, appunto - può pensare che il fedele deve essere perfetto. La Chiesa non impone la perfezione, ma insegna il giusto: è un sentiero tracciato che gli esseri umani possono anche smarrire per debolezza o avventatezza. L'importante, per un fedele, è il senso della sua esistenza e avere chiaro come è giusto comportarsi.
La storia è piena di gente che si è pentita delle proprie azioni arrivando pure al pianto disperato che solo un Amore infinito può confortare.
Tutto questo discorso vuole semplicemente dire che non c'è nulla di cui scandalizzarsi se alcuni fedeli sbagliano. Anzi, ci si dovrebbe preoccupare dell'opposto perché spesso, chi mostra un'anomala perfezione e non è realmente stimabile come lo sarebbe un sacerdote, nasconde difetti più terribili di quelli manifesti. Adolf Hitler, per esempio, non andava a donne e non si ubriacava né fumava, ma ha fatto quello che lo ha reso famoso.
Ora, lo sport anticlericale ha un obiettivo specifico: fare la somma di tutti gli errori del passato, magari ingigantendoli un po', nel tentativo di simulare uno "smascheramento". Parlando per metafore, è come se pedinaassi un uomo che ha appena acquistato un oggetto per poi accusarlo di furto non appena si fosse disfatto dello scontrino.
Ecco così che ad ogni cristiano, ad ogni uomo che solo si azzarda ad andare contro il sentir comune relativista e ideologico vengono addossate responsabilità di fatti del quale egli, povero ignaro, non è mai stato protagonista. L'elenco è interminabile: streghe ed eretici, uomini e donne, popoli e singoli, attività ed omissioni, guerre e genocidi. Poco importa se gran parte di queste "responsabilità" non furono dovute alla chiesa di per sé ma ad un effettivo smarrimento della strada. Poco importa se Galileo era un credente che sarebbe stato lasciato benissimo in pace se non gli fosse venuta la mania del bastian contrario senza prove materiali e non matematiche. Poco importa se Giordano Bruno era tanto visionario da pensare che i pianeti avessero il naso e la bocca quanto efferato nel mandare al patibolo i cristiani. Poco importa se le crociate hanno tutta una storia ed un significato diametralmente opposti alla "bruta invasione". Poco importa se i Catari furono fronteggiati con la santità di uomini del calibro di sant'Antonio di Padova e che la follia dei pochi irriducibili spinse orde di squilibrati, non certo santi, allo sterminio dei primi. Poco importa se Pio XII salvava gli ebrei di nascosto per non mettere nel mirino dei nazisti anche i cattolici, già malvisti per certi precedenti. Poco importa se dove c'è scritto "pena di morte" c'è anche scritto "solo quando funge da legittima difesa" e se poi gli stessi che se ne scandalizzano la invocano per disabili e bambini indesiderati. Poco importa se le ideologie nazista e comunista avevano in comune certo anticlericalismo come solo le ideologie possono averne
A chi ha in mente solo di mettere a tacere i cattolici sulla morale, ben sapendo che essa limita i loro piaceri mondani e superflui, non importa la verità. Si accontentano di una serie di montature ben orchestrate, di prove collezionate ad hoc, di esaltare un fatto insabbiandone un altro, di considerare una fonte anticattolica invece di una a favore (anche se atea). Se non è ideologia questa, se non è un taglio di alcuni aspetti della realtà per privilegiarne altri e solo quelli, allora è idiozia.
Per quanto riguarda i cattolici, lo si sapeva fin dall'inizio che ci sarebbe stata una forte opposizione, in fondo siamo una specie di "corpo estraneo".
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