DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Lunedì della VII settimana del Tempo di Pasqua

http://files.splinder.com/8fbc01c3f092359adbba858f2dcf712e_medium.jpg


Dal Vangelo secondo Giovanni 16,29-33.


Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini. Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, verrà l'ora, anzi è gia venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».






Meditazione del giorno: San Paolino di Nola (355-431), vescovo
Lettera 38, 3-4 : PL 61, 359-360.

« Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia. Io ho vinto il mondo. »


Fin dall'origine del mondo, il Cristo soffre in tutti i suoi. Egli è «il principio e la fine» (Ap 1, 8) ; nascosto nella Legge, rivelato nel Vangelo, Egli è il Signore sempre mirabile, che soffre e trionfa « nei suoi santi » (Sal 67, 36). In Abele, è stato assassinato da suo fratello ; in Noè, è stato ridicolizzato da suo figlio ; in Abramo, ha conosciuto l'esilio ; in Isacco, è stato offerto in sacrificio ; in Giacobbe, è stato ridotto a servo ; in Giuseppe, è stato venduto ; in Mosè, è stato abbandonato e respinto ; nei profeti, è stato lapidato e lacerato ; negli apostoli, è stato perseguitato per terra e per mare ; nei tanti suoi martiri, è stato torturato e assassinato. E' lui che, ancora adesso, sopporta le nostre debolezze e le nostre malattie, essendo uomo, lui stesso, esposto per noi ad ogni sorta di mali e capace di assumere la debolezza che saremmo assolutamente incapaci de assumere senza di lui. E' lui, sì, è lui che sopporta in noi e per noi, il peso del mondo, per liberarcene. Ecco come « la potenza si manifesta pienamente nella debolezza » (2 Cor 12,9). E' lui che in te sopporta il disprezzo, ed è lui che in te, viene odiato da questo mondo.

Rendiamo grazie al Signore che, pur chiamato in giudizio, ottiene la vittoria (Rm 3, 4). Secondo questa parola della Scrittura, è lui che trionfa in noi quando, assumendo la condizione di servo, acquista per i suoi servi la grazia della libertà.