Troppe storie sulla povera Sarah Scazzi in TV? Troppi particolari in orari non protetti? La preoccupazione sul binomio minori e TV parte da qui ma va oltre. Un recente documento dell’American Accademy of Pediatrics (pubblicato su Pediatrics nel settembre 2010) mostra tutti i rischi per i minori che vengono dall’abuso della TV. Il documento raccomanda, tra l’altro, di far sparire i massmedia elettronici (TV e PC) dalle camerette dei bimbi e di non oltrepassare le 2 ore davanti a PC e TV. Guardiamoci in casa e domandiamoci: siamo dentro o fuori questi minimi consigli?
Ma sono i bambini gli unici ad essere a rischio per il bombardamento mediatico? Pensiamo noi adulti di essere al sicuro? Non ci rendiamo conto che avendo messo al centro della stanza più importante della casa il televisore come un moderno simulacro, intoccabile e obbligatorio, abbiamo realizzato la profezia di Orwell, che prevedeva un controllo capillare casa per casa da parte del Big Brother?
Certo, la TV non ci spia (dei PC non siamo certi), ma è non avete la sensazione che il suo stesso “essere lì” col suo continuo messaggio commerciale infilato dappertutto, ci obbliga a pensare che la vita è tutto un commercio? Non pensate che le pubblicità infilate dappertutto improvvise e urlate ci condizionino così come i programmi spettacolarizzati e resi quasi obbligatori su cose di cui mai avremmo pensato di interessarci, come successe pochi anni fa per le regate delle barche a vela dei nababbi, di cui non ci importava nulla ma di cui improvvisamente sapevamo gergo navale e nome degli skipper, salvo poi smettere appena sparì la moda dalla TV? O come succede con la storia della povera Sarah, della quale oggi sappiamo vita morte e miracoli? L’American Academy of Pediatrics è preoccupata, e dà delle regole; ma pensate realisticamente che sia possibile un’autodifesa? Quale? O siamo conniventi con questa nuova religione?