Ho cominciato a leggere, con un certo interesse, il libro di Andrea Tornielli “Attacco a Ratzinger”.
Non entro nel merito del discorso, e neppure esprimo il profondo dolore che tale lettura genera: sembra di assistere ad una terribile incomprensione della cattolicità della Chiesa, ridotta ad opinione. Come se la ragione dell’appartenenza forse la concordanza tra quanto il magistero afferma e le proprie personali vedute.
Qualcuno ha parlato di “protestantizzazione” della Chiesa. A me, molto più semplicemente, sembra il rifiuto della testimonianza, la paura del martirio, o, peggio, la ricerca di un consenso ottenuto con mezzi umani.
“Perché affannarsi tanto, quando è così semplice obbedire?” recitava nel finale lo straordinario testo di Paul Claudel “L’annuncio a Maria”.
Nella semplicità dell’obbedire oggi è possibile rivivere una seria esperienza di Chiesa, quella Chiesa che sa parlare al cuore dell’uomo creando e ricostruendo un popolo amante della vita, artefice di giustizia e promotore di speranza e di carità.
Riflettendo su questi argomenti, mi è apparso anche evidente il senso del lavoro di presenza in Internet che, con alcuni amici, svolgo da anni. Presenza fragile, in un mondo che tende sempre più a specializzarsi, a dotarsi di strumenti sofisticati, e spesso con mezzi che la nostra piccola associazione nemmeno osa immaginare.
È una presenza che ogni volta che si imbatte in un volto tra i tanti visitatori del sito (ed è esperienza frequente) trova conforto per la testimonianza di bene e di bellezza reciproca, segno di una utilità “gratuita” che realmente conforta.
Ma è anche presenza che vive come rete reale di rapporti, e non solo virtuale, capace di creare trame costruttive e straordinarie.
Avremo modo, certamente, di parlarne sulle pagine del nostro sito: mi preme ora ricordare quanto ho scritto nella recente newsletter, l’invito a sostenere la speranza di Don Antonello Iapicca per i suoi giovani in Giappone (e vi allego la locandina con cui potete esprimere, anche economicamente, la condivisione vostra di tale progetto di speranza). E vi ricordo l’iniziativa di SOL, il Convegno svoltosi a Messina il 20 maggio dal titolo “Reale e Virtuale. La verità nell’era di Internet”, che vuole rilanciare una presenza cristiana libera e creativa nel mondo del Web.
Piccoli segni, certo, ma anche inizio di una novità in atto. Il Papa Benedetto XVI concludeva il suo bellissimo libro su Gesù di Nazaret con una domanda: “Perché Dio ha scelto la strada che ha scelto, apparentemente così fallimentare, per comunicarsi al mondo?” Ed ecco come risponde: “E’ proprio del mistero di Dio agire in modo sommesso. Solo pian piano egli costruisce nella grande storia dell’umanità la sua storia. Diventa uomo ma in modo da poter essere ignorato dai contemporanei, dalle forze autorevoli della storia. Patisce e muore e, come risorto, vuole arrivare all’umanità soltanto attraverso la fede dei suoi ai quali si manifesta... e tuttavia - non è forse proprio questo lo stile divino? Non sopraffare con la potenza esteriore, ma dare libertà, donare e suscitare amore. E ciò che apparentemente è così piccolo non è forse - pensandoci bene - la cosa veramente grande?”