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Uno sguardo profetico sugli eventi

Facebook, la macchina di spionaggio più spaventosa del mondo (by Assange)

- Forse è un tipo MySpace. In un’intervista al Russia Today, il fondatore di Wikileaks Julian Assange ha definito Facebook “la macchina di spionaggio più spaventosa che sia mai stata inventata”, indicando il popolare sito di social networking come uno degli strumenti migliori utilizzati dagli Usa per spiare i propri cittadini.”Si tratta del database più completo al mondo di persone, con i loro rapporti, i loro nomi, i loro indirizzi, il luogo in cui si trovano, le loro comunicazioni con gli altri e con i loro parenti. E il tutto è all’interno degli Stati Uniti, il tutto è accessibile all’Intelligence Usa”, ha detto Assange, aggiungendo che “Facebook, Google, Yahoo, tutte le grandi organizzazioni degli Stati Uniti sono dotate di un’interfaccia per l’intelligence Usa. Tutti devono capire che quando aggiungono i loro amici su Facebook stanno lavorando gratis per le agenzie di intelligence degli Stati Uniti”.Commenti alquanto bizzarri se si considera che provengono dal fondatore di un sito web meglio conosciuto per aver spinto alla rivelazione di informazioni segrete. In una mail al Daily News, un portavoce di Facebook sottolinea che la società non fa niente di più di ciò che deve fare per legge e aggiunge che “gli standard legali che vincolano una società a cedere determinati dati sono stabiliti dalle leggi del paese. Noi rispettiamo questi standard”.”Noi non rispondono ad alcuna pressione – prosegue il portavoce di Facebook – bensì alle leggi che sono obbligatorie. Non è mai accaduto di aver subito pressioni affinché rivelassimo determinate informazioni. Noi combattiamo ogni qualvolta riteniamo che il processo normativo sia sufficiente”.In ogni caso, molti utenti di Facebook sono sempre più preoccupati per la condivisione delle loro informazioni. Nel 2010, tre senatori democratici hanno chiesto alla Ftc (Federal Trade Commission) di esaminare le politiche di condivisione delle informazioni del social network. Il Wall Street Journal ha rivelato che popolari applicazioni di Facebook come Farmville e Cause hanno condiviso le informazioni degli utenti con società di pubblicità e monitoraggio.La diffusa preoccupazione per la condivisione delle informazioni, tuttavia, non ha dissuaso le oltre 250 milioni di persone che usano Facebook, incluso qualcuno che sul social network ha creato anche il profilo ufficiale di Wikileaks. E più di 1.720.000 persone hanno cliccato sul tasto “mi piace”. Assange, attualmente, si trova in Inghilterra, in attesa di essere estradato in Svezia dove dovrà affrontare le accuse di violenza sessuale.

Dagotraduzione dell’articolo di Nina Mandell per Il “Daily News”http://nydn.us/iURLJi