Lo scienziato Perelman rompe l’isolamento e spiega per la prima volta alla stampa perché rifiuta riconoscimenti milionari. Impegnato in studi “troppo importanti”, ha calcolato anche a che velocità ha camminato Gesù sulle acque.
Mosca (AsiaNews) – Convinto di avere in mano le chiavi che “spiegano il funzionamento dell’Universo” e impegnato in “questioni molto più importanti” snobba premi miliardari e fa vita da eremita ai limiti dell’indigenza. Il genio russo della matematica Grigori "Grisha" Perelman ha spiegato così, per la prima volta in un’intervista, le ragioni dietro al suo rifiuto di numerosi (e lauti) riconoscimenti e la scelta di condurre vita semi monacale alla periferia di San Pietroburgo.
Diventato noto in tutto il mondo per aver dimostrato la congettura di Poincaré (frutto di un'intuizione avanzata nel 1904 dal matematico francese Henri Poincaré), Perelman ha raccontato alla Komsomolskaya Pravda di essere impegnato al momento in studi con applicazioni che vanno “dall’industria spaziale, alle nanotecnologie alle scienze sociali, fino a questioni fondamentali sulla natura dell’universo”. Tra gli esempio di “problemi difficili da trattare”, spiega il matematico, vi è anche quello di come Gesù abbia camminato sulle acque: “Egli vi ha camminato come su terra asciutta, così ho calcolato a che velocità si sia dovuto muovere per evitare di affondare”.
“Ho calcolato il vuoto - ha continuato Perelman, i cui studi hanno risvolti sia pratici che filosofici – e conosco il meccanismo per riempire i vuoti sociali ed economici; il vuoto è ovunque ma se sai calcolarlo dà grandi opportunità. So controllare l’Universo che cosa me ne devo fare di un milione (di dollari)?”.
L’anno scorso, lo scienziato ha rifiutato un milione di dollari messo in palio dall’Istituto di matematica di Clay di Cambridge, negli Usa, ultimo di una serie dinet, di cui il più clamoroso risale al 2006, quando a Madrid rifiutò la Medaglia Fields, una specie di Nobel della matematica. Volevano assegnarglielo proprio per la soluzione della congettura di Poincaré, e cioè sul perché in uno spazio tridimensionale una forma a ciambella si spezza durante la trasformazione in sfera. Una svolta che apre nuove prospettive anche per lo studio dell'Universo e della sua forma. Perelman pubblicò la sua ricerca su internet nel 2002, diventando una leggenda nel mondo della matematica, ma inaccessibile ai più.
E ora c’è chi sostiene che la sua stessa incolumità sia in pericolo: un uomo che può spiegare l’Universo e con un cervello da un milione di dollari - sospetta la Komsomolskaya Pravda, sempre incline alla dietrologia - può essere una preda interessante sia per colossi industriali, che per i servizi segreti di diverse nazioni. (N.A.)