di Philip Blair
Il sacerdote vietnamita ha abbandonato il Paese a 18 anni, su una piccola barca insieme ad altri profughi. Benedetto XVI lo ha nominato vescovo ausiliare di Melbourne, scatenando la gioia della comunità vietnamita australiana. Sacerdote locale: il suo esempio servirà ad aumentare le vocazioni.
Melbourne – La comunità vietnamita in Australia festeggia la nomina di p. Vincent Long Van Nguyen, dell’Ordine dei frati minori, a vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Melbourne. Il sacerdote di origini vietnamite è fuggito dal regime comunista nel 1980, all’età di 18 anni, a bordo di una piccola imbarcazione (boat-people) ed entrerà nella storia quale primo prelato di origini asiatiche del continente. L’auspicio è che la sua consacrazione possa contribuire ad accrescere le vocazioni tra i giovani vietnamiti e rafforzare la presenza della Chiesa cattolica in Australia.
P. Vincent ha abbandonato il Vietnam perché non avrebbe avuto alcuna possibilità di diventare sacerdote nel Paese natale. Affidandosi alla Provvidenza, egli è salito a bordo di una piccola barca, insieme ad altri boat-people come lui, in cerca di una terra disposta ad accoglierlo e garantirgli la libertà di vivere la vocazione.
Il neo-vescovo (nella foto) è giunto in Australia nel 1981 e due anni più tardi ha fatto il suo ingresso fra i Francescani, a Melbourne, iniziando gli studi per diventare sacerdote. Il 30 dicembre 1989 l’ordinazione, quindi un periodo di studi a Roma dove ha ottenuto la licenza in Cristologia e spiritualità alla Pontificia facoltà teologica di San Bonaventura.
Rientrato in Australia, egli ha guidato per quattro anni la parrocchia di Kellyville NSW e per sette quella di Springvale. Nel 2005 viene eletto superiore dei Francescani; tre anni più tardi torna a Roma in qualità di responsabile dell’Ordine per l’Asia e l’Oceania.
Mons. Denis Hart, arcivescovo di Melbourne, definisce “storica” la nomina di papa Benedetto XVI. “[P. Vincent] è fuggito dal Vietnam – racconta il prelato – giovanissimo e a bordo di una piccola imbarcazione. Egli ha svolto un servizio encomiabile come pastore a Springvale, come guida dell’Ordine e ha fornito un prezioso contributo alla Chiesa”.
La notizia si è subito diffusa all’interno della comunità cattolica vietnamita in Australia e in tutto il mondo. Sacerdoti e fedeli a Melbourne, Sydney, Brisbane, Adelaide e Perth hanno lanciato grida di gioia e organizzato messe di ringraziamento. Anche p. Anthony Nguyen Huu Quang sottolinea “l’avvenimento storico” perché significa che “la Santa Sede e la Chiesa australiana apprezzano moltissimo il contributo fornito dai sacerdoti e dai fedeli di origine vietnamita”.
Ad oggi vi sono oltre 160 sacerdoti di origine vietnamita in Australia, 35 dei quali operano nella sola diocesi di Melbourne, Alcuni evangelizzano nella lingua nativa, sebbene la maggioranza opera in parrocchie di lingua inglese. P. Paul Chu Van Chi, celebre autore di inni di Sydney, ammette di essere “scoppiato in lacrime per la gioia”. P. Peter Nguyen Mong Huynh ha diffuso la notizia al termine della messa domenicale della congregazione e tutti i presenti hanno applaudito con calore: “Certamente – commenta il sacerdote – questa nomina porterà a una crescita nelle vocazioni al sacerdozio”.
Circa lo 0,8% della popolazione residente in Australia è nativa del Vietnam. I vietnamiti, infatti, sono la quinta forza di immigrazione nel continente, dietro a Gran Bretagna (soprattutto Inghilterra e Scozia), Nuova Zelanda, Cina e Italia. Secondo i dati di un censimento del 2006, vi sono 159.848 australiani nati in Vietnam e, tra questi, i cattolici sono più del 30%.