DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

So che faccia hai: Facebook lancia il riconoscimento facciale. Un software identifica coloro che compaiono nelle foto caricate e suggerisce i relativi nomi da «taggare»

MILANO - Ebbene sì, è arrivato: il servizio che identifica in automatico le persone nelle foto su Facebook, annunciato a metà dicembre, raggiunge ora il grande pubblico. Partito in sordina (il social network non ama sbandierare le novità introdotte), è uno strumento comodo per chi lo usa, ma potenzialmente fastidioso per chi lo subisce. C’è un grosso punto interrogativo anche accanto alla privacy. Certo, è possibile disabilitare l’opzione. E chi, come alcune società di sicurezza informatica, consigliano vivamente di farlo.

FUNZIONA COSÌ - La tecnologia che Facebook ha reso automaticamente disponibile per i suoi utenti è stata estesa dagli Stati Uniti alla «maggior parte dei Paesi», hanno annunciato i responsabili del social network sul blog ufficiale. Italia inclusa, dunque. Già perché, come oramai da tradizione Facebook non informa direttamente i loro iscritti sui cambiamenti inseriti. Il riconoscimento automatico dei volti funziona così: un software dovrebbe riconoscere coloro che compaiono nelle foto caricate e infine suggerire automaticamente i relativi nomi da «taggare». L’opzione «tag suggestions» utilizza insomma la tecnologia di riconoscimento facciale per accelerare il processo di identificazione degli amici che compaiono nelle foto postate. Esiste un requisito: la persona da identificare deve per forza essere registrata al network di Zuckerberg.

ECCO COME DISATTIVARLO - «Caricate foto del matrimonio di vostro cugino? Noi suggeriamo i nomi delle persone presenti sulle foto di gruppo della sposa», ha spiegato un programmatore Facebook durante la presentazione ufficiale. Finora solo i 5% degli utenti negli Stati Uniti hanno avuto la possibilità di sperimentare il nuovo sistema; da martedì il servizio è stato attivato anche in alcune nazioni europee. È anche possibile disattivare l'opzione. Tuttavia, tra un piccolo labirinto di opzioni e qualche clic: chi non vuole essere identificato automaticamente dall’algoritmo deve andare nelle «impostazioni account» (in alto a destra della pagina); cliccare la voce «impostazioni sulla privacy» e quindi su «personalizza le impostazioni» (scritto con testo in azzurro e cliccabile, in basso). In seguito occorre trovare la voce «Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io», selezionare «modifica le impostazioni» e spuntare finalmente la casella «no».

C’È CHI SCONSIGLIA - L’azienda di sicurezza informatica Sophos mette in guardia: sul blog della società spiega che molti utenti di Facebook riferiscono di avere avuto l'accesso all'opzione di riconoscimento facciale negli ultimi giorni senza essere stati informati in proposito. Infatti: i profili di ciascun utente possono essere associati a foto in cui vengono ritratti, senza alcun loro consenso. Com'è da abitudine per Facebook, la novità viene applicata di default. Sta dunque all’utente stesso disattivarla se desiderato. Ciò nonostante, Facebook permette anche di rimuovere i tag già assegnati con un clic. Tuttavia, chi vuole rimuovere completamente una foto che lo ritrae, deve accordarsi con colui che l’ha memorizzata. Su Facebook si possono eliminare soltanto le foto caricate di persona. Aggiunge Sophos: «Solamente pochi utenti sono abbastanza informati ed esperti per configurare correttamente le impostazioni di privacy».

LE FACCE DI GOOGLE - Decisamente contrari all’introduzione di questa funzione automatica anche i vari gruppi per la privacy. Il motore di ricerca Google aveva già sviluppato in precedenza una simile tecnologia per il riconoscimento facciale, tuttavia aveva interrotto un ulteriore sviluppo a causa proprio di timori sulla privacy. All’agenzia Ap il colosso Facebook ha ammesso di aver dovuto «comunicare meglio» l’attivazione di questa funzione. Forse un’ammissione di colpa, anche se un po’ in ritardo. Che però poco cambia.

Elmar Burchia


© Copyright  Corriere della sera 8 giugno 2011