DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Primavera sì, ma di barbarie. La chiesa vista da Nazir-Ali Il pugnace vescovo anglicano loda l’operato di Ratzinger e avvisa cattolici e non: “Ci sarà un nuovo disordine ideologico”


“La chiesa cattolica è la sola istituzione cristiana ad avere una voce globale, per questo si sta tentando di metterla a tacere e di distruggerne la reputazione, come accadde già negli anni Sessanta con il neomarxismo”. Il vescovo e teologo anglicano Michael Nazir-Ali ha lavorato a lungo con Papa Benedetto XVI al riavvicinamento fra Roma e la Church of England, uno dei temi decisivi nell’agenda del prossimo Pontefice. Nazir-Ali parla da rinnovatore dei “founding ideals”, i principi che non appartengono soltanto all’universo anglosassone, ma che il mondo intero ama e persegue. Nazir-Ali è il più giovane vescovo della storia della chiesa d’Inghilterra ed è l’unico con sangue asiatico nelle vene. Persino l’Independent, giornale che non fa sconti al pensiero conservatore, scrive che “Nazir-Ali è l’intellettuale più rispettato dentro la chiesa”. Nel 2002, quando Tony Blair fu chiamato a scegliere il successore di Lord Carey alla guida della Church of England, Nazir-Ali era il grande favorito. Ma lo spettro della crisi interna alla chiesa d’Inghilterra, con i suoi settanta milioni di fedeli, spinse Downing Street a preferire i toni più morbidi del gallese Rowan Williams. Oggi Nazir-Ali guida la corrente “anglo-cattolica”. Figlio di un musulmano convertito al cristianesimo, il vescovo Nazir-Ali ha iniziato il sacerdozio a Cambridge e lo ha proseguito a Oxford; ha tenuto lezioni sull’islam a Karachi; poi è approdato alla sede rurale di Raiwind in Pakistan.
“Sono sempre stato un ammiratore di Joseph Ratzinger fin dal 1993, quando da cardinale scrisse un testo importantissimo sul perché il cristianesimo non aveva impoverito la cultura, ma l’aveva arricchita”, dice Nazir-Ali al Foglio. “Ratzinger distrusse i dogmi della nuova antropologia. A Ratisbona, Ratzinger ha tenuto una straordinaria lezione sul logos e la razionalità e sulla interazione fra ellenismo e cristianesimo. Benedetto ha portato avanti un grande dialogo con gli anglicani ortodossi, incoraggiando l’avvicinamento del protestantesimo al Vaticano. Il prossimo Papa deve lavorare per il riallineamento del mondo cristiano”. 
Nazir-Ali alcuni mesi fa si era appellato alla Corte dei diritti umani di Strasburgo per la difesa della libertà religiosa in Europa. “Oggi in Europa c’è una intolleranza praticata nel nome della tolleranza e l’ideologia dei diritti umani è diventata un nuovo totalitarismo”, ci dice il vescovo anglicano. “I cristiani in Europa sono minoranze represse, lo stato è entrato in conflitto con la famiglia, dall’educazione al matrimonio. Solo la cristianità ha dato libertà all’Europa, mentre il secolarismo, da Hitler a Stalin, ha portato distruzione. L’ordine di Westfalia è morto. Era nato per ragioni storiche in un’Europa in cui si riteneva che, per il bene della pace, la religione dovesse essere separata dalla vita pubblica. L’Europa oggi è in guerra con la libertà di coscienza, non solo di credere, ma di esprimere la religione pubblicamente. Il processo di laicizzazione ha origine nel rifiuto illuminista dell’autorità eteronoma e nella sua affermazione dell’autonomia”.

“Multiculturalismo figlio del secolarismo”
Nella critica del leader protestante c’è anche il multiculturalismo. “Questa creatura del secolarismo. Ideologicamente la società deve prevalere, per questo la cristianità è la grande rivale dello stato e il multiculturalismo è ostile ai valori giudeo-cristiani ma è simpatetico con l’islam politico. Ghetti di musulmani fioriscono in Europa in una vera e propria segregazione. Cosa fare? Serve il concetto di cittadinanza basato sul personalismo cristiano, un equilibrio di positivismo e legge naturale. Il secolarismo non è in grado di fornire un modello di convivenza”.
Assieme alla Francia, l’Inghilterra ha appena aperto le porte in Europa al matrimonio omosessuale. “Cosa è il matrimonio? C’è l’aspetto contrattuale, dal rispetto del partner alla tutela del bambino. Poi c’è la complementarietà, l’uomo e la donna, che sono uguali ma differenti. Soltanto questo rende l’unione permanente. Il matrimonio basato sulla concezione cristiana è dunque l’unico garante della convivenza sociale. Oggi l’Europa ha di fronte molte sfide, ad esempio l’aborto usato come family planning, un ritorno all’infanticidio che la cristianità aveva eliminato dall’Impero romano, la mercificazione dell’embrione umano, problemi che nascono dal secolarismo che ha scambiato la scienza con la tecnica, è diventato giusto tutto ciò che è fattibile. La certezza di essere protetti dal male, fisico e morale, è uno dei pensieri che maggiormente muovono l’attività legislativa odierna, ma non deve essere intesa in senso eccessivamente ristretto. Dipende dall’idea biblica di ‘shalom’, di compiutezza e sicurezza, non solo dell’individuo ma anche della società in generale”.
Nazir-Ali è stato vescovo a Rochester, uno dei luoghi-simbolo della Magna Charta. “E’ la carta che ha salvato l’Europa. Adesso serve una nuova Magna Charta basata sulla dignità a partire dal concepimento, il rigetto dell’utilitarismo, l’uguaglianza da non confondere con la ‘sameness’, la libertà individuale, il rispetto della coscienza. Il valore della persona umana è il frutto di una riscoperta di Aristotele in Europa – una riscoperta, detto per inciso, resa possibile dal lavoro di traduttori perlopiù cristiani che operavano nel mondo islamico. Un primo effetto è stato la scoperta della coscienza. Un altro effetto è stato l’emergere dell’idea secondo la quale, poiché gli esseri umani sono soggetti morali, per governare è necessario il loro consenso. La libertà di fede, di espressione, e la libertà di cambiare la propria fede sono, però, d’importanza vitale per una società libera, e spetta a chiunque voglia limitare queste libertà in qualsiasi modo di dimostrare perché ciò sia necessario. Lo stato di diritto deve garantire queste libertà fondamentali, ed essere percepito come garanzia in tal senso, ovunque”.
Nazir-Ali chiude con una immagine fosca e profetica. “L’Europa, prima del cristianesimo, era un continente in cui l’uomo era contro l’uomo, una tribù contro un’altra tribù. Ratzinger ha detto che l’Europa si è unita sotto l’egida cristiana tramite il concetto di dignità della persona, di libertà individuale e di separazione dei poteri. Oggi stiamo assistendo a un ritorno alla barbarie delle tribù. Sono appena tornato da un viaggio in Uganda, dove c’è un grande fervore religioso, mentre in Europa c’è il deserto, una indulgenza pericolosa, una compiacenza promossa dallo stato. Nei prossimi anni assisteremo a un nuovo disordine ideologico, a una nuova barbarie. Poi ci sarà una sete di redenzione. Come ai giorni della Magna Charta”.