DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Mogli a 9 anni. Ecco le regole delle jihadiste perfette. Pubblicato dall'Isis un volume che spiega alle donne del Califfato come comportarsi


La follia jihadista continua a invadere il web. L’ultima puntata di questo drammatico romanzo scritto in rete riguarda le donne. E’ stato infatti pubblicato un vero e proprio manuale che descrive come dovrebbe essere la moglie perfetta di un combattente della guerra santa. Un tentativo che le combattenti dell’Isis hanno fatto per attrarre tra le schiere dello Stato Islamico le “consorelle” che oggi, negli altri Paesi del Golfo, e in particolare in Arabia, vivono come “prostitute”. Devono essere istruite ma non troppo, sedentarie e pronte al matrimonio sin dai 9 anni. Il testo, scritto in arabo dalla Brigata Khansaa, gruppo di sostenitrici del Califfato in Iraq e Siria, è stato poi tradotto in inglese dal think-thank britannico Quilliam, da sempre schierato contro il terrorismo. Nel volume è condannato senz’appello lo stile di vita emancipato delle occidentali: una donna, si legge, dopo aver preso marito deve passare la sua vita in casa e non farsi vedere dal mondo. Vanno evitati lavori come quello di commessa in negozi di abbigliamento o in saloni da parrucchiere, abitati, secondo la pubblicazione, dal diavolo in persona.
La moglie non deve combattere, ma pensare a badare ai figli. Per agevolare l’indottrinamento delle destinatarie il libro cita anche l’esempio di Raqqa (capitale siriana dello Stato Islamico) definita un “paradiso dei migranti”, dove le famiglie vivono “lontane dalla fame, dai venti freddi e dal gelo”. Città dove non esistono nazionalismi e dove i ceceni vivono in armonia al fianco dei siriani, come i sauditi insieme ai kazachi. L’obiettivo è di attrarre soprattutto le saudite che nel loro paese si confronterebbero con “barbarie e ferocia”. Basta lavorare nei negozi al fianco di colleghi maschi – spiega il volume – basta farsi fotografare a volto scoperto per i documenti di identità, basta frequentare le scuole occidentali o “l’università della corruzione” che è a Gedda.