Un tempo si aspettava una trafila di accertamenti prima di dichiarare la morte; oggi in certi casi di danno cerebrale "si crea una nuova classe di donatori: non morti ma morenti". Al padre della piccola Amanda, danneggiata da una caduta di bicicletta, il medico "mi disse che Amanda non sarebbe più potuto andare in bici o skateboard, e lei non l'avrebbe mai voluto" e l'articolista aggiunge: "se alla gente senza possibilità di significativa ripresa si dà la possibilità di una vita artificiale, non si dovrebbe dare loro anche la possibilità di una morte artificiale"?
postato da: carlobellieni