DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

L’EUROPA È NATA PELLEGRINANDO E LA SUA LINGUA È IL CRISTIANESIMO INTERVENTO DI KIKO ARGÜELLO Fermo, 21 settembre 2004

Allora, io vengo adesso da una… sapete che abbiamo avuto una convivenza nell’Alta
Galilea, sul Monte delle Beatitudini, dove il Signore ha voluto … mi sentite bene? … ha
voluto che potessimo costruire una casa, bellissima, che si chiama Domus Galilea, in alto
della cima del Monte delle Beatitudini, si vede tutto il Lago della Galilea e ci siamo radunati
con 500 sacerdoti, provenienti dai Seminari Redemptoris Mater del Cammino
Neocatecumenale dell’Europa, e 200 itineranti, e abbiamo formato 320 equipes e le abbiamo
inviate per tutta l’Europa, due a due, due presbiteri, o un presbitero e un catechista itinerante.
320 equipes mandati a più di 320 città del Nord Europa. Dieci giorni, senza borsa, senza
bisaccia, senza soldi, solamente con un biglietto, ….uno per l’arrivo alla città ed uno per il
ritorno e abbiamo dato appuntamento dopo qui a Porto San Giorgio a tutte queste equipes, che
venivano da tutta l’Europa. Da Helsinki, da Londra, 50 equipes sono andate nella Francia,
nella Norvegia, nei Paesi dell’Est, Mosca, ed anche alcune sorelle sono andate itineranti e si è
compiuto il Vangelo che dice che, quando il Signore Gesù Cristo ha inviato a due a due i
settantadue, dice il Vangelo che sono ritornati tutti contenti, questo è profondissimo ed è
esattamente successo. Tutti tornavano contenti.
Immaginate la preoccupazione, che angustia, pensando che uno poteva ammalarsi, ad un
altro poteva succedere un incidente, invece non è successo nulla. Sono ritornati tutti contenti.
Hanno dormito alcuni nelle stazioni, per le strade, sono stati senza mangiare. Noi li abbiamo
inviati con uno spirito nuovo...
È stato fantastico, perché il Papa ha inviato per noi alla Convivenza di Galilea, Mons.
Rylko, il Prefetto del Pontificio Consiglio per i Laici e lui ci ha detto, a nome del Papa:
“…non andate a fare un’esperienza così, andate per le strade, predicate il Vangelo, senza
soldi. Andate veramente in missione!” Ed è stato il primo anno, che Dio ci ha ispirato di
visitare non solamente le Parrocchie dell’Europa, ma anche di andare a visitare le sinagoghe
degli ebrei, annunziando la Buona Notizia, e anche di andare nelle moschee dei musulmani e
vi assicuro che è stata un’esperienza veramente impressionante.
Per esempio due sorelle ci hanno detto che sono state in alcune parrocchie in una città e
nessun parroco cattolico le ha accolte: “Ma che fate, ma queste cose… ecc.” Sono entrate in
una sinagoga che era vuota, e appena entrate, hanno passato una sala ed hanno trovato un
rabbino che era seduto che scrutava le scritture, con la Bibbia e gli hanno detto: “La pace del
Signore sia con te! Veniamo a portarti un lieto annunzio: l’amore che Dio ha per te!”. Si è
impressionato, si è alzato, le ha fatte sedere, le ha ascoltate e ha detto: “Che meraviglia!”. Le
ha portato del tè, dei pasticcini, delle cose, che stavano senza mangiare da molto tempo. In
Londra hanno visitato trenta sinagoghe e sono state ricevute da sette rabbini, con un successo
enorme. Tutti le hanno accolte e gli è sembrato meraviglioso. Portavamo la Buona Notizia,
del nuovo rapporto che dopo il Concilio Vaticano II si è instaurato con la Chiesa e gli Ebrei. Il
Papa andando nella sinagoga di Roma ha detto agli ebrei: “Voi siete i nostri fratelli
maggiori!”. Anche i musulmani ci hanno accolto bene. Non ci hanno accolto male.
Vorrei raccontare tante cose di questo invio meraviglioso ed il bene che gli ha fatto ai
preti. I preti del Redemptoris Mater qui di Macerata, i presbiteri che hanno camminato molto,
più di venti chilometri al giorno, molte volte senza mangiare e pregando sempre, con il
Rosario e con la Scrittura. Ma noi li abbiamo inviati con questo spirito: “Andate a prendere il
rifiuto!” Perché nostro Signore Gesù Cristo è venuto ed è stato rifiutato. Dio la persona del
Suo Figlio, Gesù Cristo, è venuto al mondo ed è stato rifiutato dagli uomini; non l’abbiamo
voluto; l’abbiamo… l’hanno torturato, l’hanno consegnato ai pagani e l’hanno messo in croce,
l’abbiamo messo in croce. Ma questo rifiuto, questo rifiuto qui (mostra la croce) è il segno
del Dio della croce. Cristo, come una pecora muta, davanti a quelli che la tosano, senza dir
niente, ha offerto questo rifiuto, che significava sofferenze terribili, sputi, insulti, torture,
corona di spini, flagellazione, non per tutti.
Quelli stessi che lo rifiutavano… è forte che quanto più lo rifiutavano, più si salvano,
perché questo dolore è diventato salvezza per loro: per tutti noi.
Così noi abbiamo detto ai fratelli, guardate che se vi rifiutano, significa che non vi danno
da mangiare e forse state una giornata intera senza mangiare, che alcune volte non avrete da
dormire. Perché dice il Vangelo di San Matteo, che alla fine dei tempi: “Ho avuto fame e mi
avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere” e diranno “Quando ti abbiamo
visto?” “Quando l’avrete fatto ad uno di questi fratelli più piccoli, a me lo avete fatto”.
Ci sono molti teologi, nel mondo della Chiesa, c’è un teologo catalano, che si chiama
Comà che dice che questo testo, non si riferisce ai poveri o a quelli che soffrono, ma si
riferisce esattamente a quelli che Gesù Cristo ha inviato senza niente, tanto radicalmente si
uniscono agli ultimi della terra, che dice l’evangelista, che neanche i sandali, senza borse,
senza soldi, senza niente, anche senza sandali, anche senza bastone. Un altro parallelo, un
altro evangelista dice con il bastone e con i sandali. Perché sono gli ultimi della terra. Diceva
un profeta cattolico, esperto di media, Mac Luhan (Herbert Marshall McLuhan), sapete che
ha coniato questa frase: “Il mezzo è il messaggio”. Oggi ci sono molti mezzi, internet, la
televisione, i giornali. Bene Gesù Cristo ha scelto un mezzo per portare il Vangelo: gli ultimi
della terra. Ma dove sono questi ultimi della terra, che annunziano il Vangelo, come ha fatto
San Francesco, oggi? Perché dice San Paolo che “Dio ha voluto salvare il mondo con la
stoltezza della predicazione”. Dio ha voluto salvare il mondo attraverso la stoltezza della
predicazione! Che predicazione? Perché abbiamo fatto un progetto di evangelizzazione
all’Università di Madrid, ed abbiamo messo questa frase: “Dio ha voluto salvare il mondo
attraverso la stoltezza della predicazione”. Quale predicazione? Che predicazione? Che cosa
ci salva?
Bene io spero di potervi dire una parolina su questo. Perché l’unico regalo e l’unico dono
che posso - io non so fare conferenze – è quello, darvi a tutti, a quelli del Cammino e a quelli
che non sono del Cammino, una parola di salvezza oggi. Una parola di salvezza oggi.
Dio ha voluto salvare il mondo attraverso la stoltezza della predicazione: non attraverso
una conoscenza, una gnosis. Si narra adesso di un fatto, che quando si annunzia si realizza:
cioè che se io adesso oggi vi annunzio questa notizia, a tutti che siete qua, e nel momento
dell’annunzio si realizza. E che cosa annunzio? La tua salvezza, eterna! E tu sei strappato
dalla morte. Perché la Chiesa annunzia la vittoria sulla morte. La resurrezione del Cristo. Ma
prima di dire questo, questo incontro di oggi… io ero molto stanco, perché dopo questa
Convivenza che abbiamo avuto nella Galilea, dopo abbiamo voluto raccogliere e abbiamo
sentito tutte le esperienze ed è stata una gioia enorme. Dopo abbiamo avuto in questa Tenda -
in questa specie di nave spaziale che abbiamo fatto lì a Porto San Giorgio - abbiamo fatto un
incontro di 1.000 seminaristi, che sono venuti dai seminari dell’Europa, e dopo abbiamo
portato 250 giovani che sono del Centro Vocazionale, per ripartirli in questi seminari. Dio ci
da ogni anno, tra 200 e 300 vocazioni, che siamo veramente impressionati. E abbiamo
tantissime vocazioni grazie a Dio; e sono nati anche quattro seminari nuovi. È nato un
Seminario in Madagascar, un Redemptoris Mater, un Seminario in Francia ad Avignone, c’è
stato il vescovo di Avignone ed è venuto il vescovo del Madagascar, è nato un Seminario a
Dallas negli Stati Uniti, il quarto seminario degli Stati Uniti, ed è venuto il cardinale Mc
Carrick (di Washington), ed è stato con noi quattro giorni, ed è venuto a salutarlo il Vescovo
di Fermo, ed è venuto il cardinal Shönborn di Vienna, ed ha voluto salutare i suoi, perché è
venuto il Seminario di Vienna, Redemptoris Mater, ed è nato anche il Seminario in Costa
Rica, è venuto anche il vescovo di San Josè di Costarica, nel Centro America. È venuto anche
un vescovo dall’Albania che sta supplicando per favore che in Albania hanno bisogno di un
nuovo tipo di presbiteri, ma non è stato possibile quest’anno, forse l’anno prossimo, se Dio
vuole e ci da salute.
Ecco, e domani cominciamo un’altra Convivenza di Inizio Corso. Tra quest’intervallo, mi
chiede il vescovo – perché è finita la Convivenza l’altro giorno - di fare questo incontro.
Dico no, sono morto! Ma come potevo dire no al vescovo. La Carmen non è qui vi saluta tutti
… ed anche Padre Mario vi saluta tutti.
Io Signore Ti ringrazio, “perché mi dai la forza di un bufalo”, come dice il Salmo, ed
anche “mi cospargi di olio splendente”.
Bene, non so, non ho preparato nulla e quindi vi parlo così, come parlo normalmente. Per
capire il contenuto di quest’incontro, per comprendere questo Centro e per parlare
dell’Europa, che è molto importante l’Europa, noi siamo nell’Europa, ed apprezziamo
quest’iniziativa del Comune di Fermo, nel fare queste giornate parlando dell’Europa. Volevo
dire una cosa. Guardate questo libro (mostra il libro): ‘La nuova evangelizzazione
dell’Europa’ di Giovanni Paolo II, dove raccoglie tutti i testi del Papa, sulla nuova
evangelizzazione dell’Europa. Qui c’è un testo. Ragazzi non vedo niente … sono vecchio io
Nell’anno 1985 il Papa ha avuto un incontro con tutto il Consiglio delle Conferenze
Episcopali dell’Europa ed ha parlato alle Conferenze Episcopali Europee sulla nuova
evangelizzazione dell’Europa. Oggi in Europa assistiamo ad una serie di fenomeni
sorprendenti. Il primo fenomeno è quello dell’apostasia dell’Europa. L’Europa sta
apostatando il Vangelo. Pensate in Francia, già il 50% non sono battezzati. Noi siamo stati
alcuni mesi fa a Parigi, col Nunzio, che siamo amici, abbiamo conosciuto il Nunzio di Parigi
attuale quando era Nunzio in Perù e cenando con lui, parlando di questo, ci diceva che, non
soltanto questo è il problema gravissimo della Francia oggi, non soltanto questo, è che
l’ultima statistica dice che solamente il 30% dei bambini li portano al catechismo. Ossia di
100 bambini che nascono in Francia, solamente 30 i papà li portano a fare la Prima
Comunione; 70 nessun rapporto con la Chiesa, di nessun tipo. Questo è il cambio totale della
società della Francia. In Francia è terrificante quello che sta succedendo e la Spagna? Ogni
quattro minuti si rompe un matrimonio in Spagna. Si distrugge un matrimonio. Migliaia e
migliaia di giovani abbandonati, con il bottiglione, chiaro? Si mettono nelle piazze a bere
birra con le aspirine, droghe. Migliaia e migliaia in tutta l’Europa. Adesso il matrimonio
omosessuale, il divorzio lo fanno rapidissimo e stanno cambiando le leggi, e stanno
ateizzando la Spagna. Completamente si sta trasformando tutta intera la società. Che dire
della Scandinavia, che dire dell’Olanda e l’ultima legge: è stata approvata l’eutanasia ai
minori. Prima non si poteva fare per i bambini dai 16 anni; adesso l’hanno abbassata per i
bambini fino a 12 anni. Ossia che se hai un figlio che ha 12 anni che ha un cancro alle ossa e
soffre, i genitori lo possono uccidere. Per legge è stato permesso e come se è stata creata una
campagna di morte, nella quale ti dicono che se la tua vita non ha qualità di vita, ti
convincono che è meglio ucciderli, che non merita la vita di essere vissuta e questo sta
accadendo con gli anziani, con gli ammalati. Uno sta soffrendo, potrebbe vivere tre anni nelle
sofferenze e dicono che non deve vivere soffrendo, perché la sofferenza inquina. Inquina la
società. Nessuno deve soffrire.
Questa immagine (si rivolge alla Croce) di un uomo sofferente è un orrore, lo asportano,
lo tolgono, nessuno deve soffrire come Lui. Hai un figlio di 13 anni che soffre, i genitori
danno il permesso rapidamente perché sia ucciso. Si sta facendo l’eutanasia a tutti i livelli.
Vedete questo?
In Olanda noi abbiamo aperto due seminari, stiamo portando la nuova evangelizzazione, è
stato fantastico, con le famiglie in missione e dice che in Olanda la gente porta un cartellino
dentro: “Se mi succede un incidente per la strada non mi portate all’ospedale. Portatemi a
casa”. Se ha più di 50 anni, l’escludono, no sta in ospedale, ossia (è) quello che ha parlato il
Papa: cultura di morte! Possiamo parlare tantissimo dell’Europa e dell’Italia, anche dell’Italia.
Adesso si rendono conto a Milano che già diminuisce la gente, le case religiose si sono
svuotate completamente e sta cambiando tutto, tutto cambia. Però succede un fatto profetico:
arriva l’Islam. Si interessante l’Islam. Sapete perché arriva l’Islam? Voi siete battezzati, avete
ricevuto attraverso il battesimo un carisma profetico. Sapete che il battesimo ci fa profeti, re e
sacerdoti a tutti i cristiani. Come profeti dovete sapere perché arriva l’Islam. Guardate che è
una cosa molto seria. Perché l’Islam si inginocchia davanti a Dio. Tutti si inginocchiano e in
mezzo ad una società completamente atea.
C’è un filosofo francese che si chiama Bergson che dice: “l’Europa ha bisogno di un
supplemento di anima” di fronte a tutto questo che sta succedendo oggi e che se non ci
riuscirà, perirà. Ma che supplemento di anima, se al popolo francese ci hanno distrutto
l’anima? Il popolo francese ha negato Dio e ha negato l’anima, ha negato la famiglia, ha
negato tutto. Che cos’è l’uomo? Che antropologia abbiamo?
Bene, in questo discorso che fa il Papa, Giovanni Paolo II, al Consiglio dei Consigli
Europei, sull’Europa dopo - lo dobbiamo leggere tutto - dopo di analizzare la secolarizzazione
e dice cose molto, … dice: “Avete cercato - sta parlando al Simposium il Papa - Avete cercato
di comprendere con animo riflessivo e sereno l’Europa di oggi, in tutta la sua vivente ed
articolata realtà. Nelle vostre riflessioni siete partiti considerando questa realtà tipicamente
occidentale, che si riunisce nel concetto di secolarizzazione. Ma che cos’è l’Europa? Qual è
la sua identità? Qual è la sua anima profonda? Quale la sua ispirazione ed aspirazione?
Quale è il momento che sta attraversando”.
È un discorso molto serio… E dopo aver parlato di tante cose, della secolarizzazione, della
mancanza di unità europea, dei diritti umani di Helsinki, dice: “Gli incontri preparatori a
questo simposio e nelle vostre riflessioni, l’attenzione si è concentrata in modo particolare
sulla realtà della famiglia. Qui è in gioco il bene e l’avvenire della Chiesa in Europa, non
meno che il bene e l’avvenire della società europea. Siamo coscienti dei conflitti e delle
tensioni che insidiano il modello di famiglia e di morale familiare proposta dal Vangelo e
quel modello di famiglia invalso nella società odierna. Questa mentalità odierna, … segno
del materialismo immanentistico ed edonistico che ne sta alla base, ha trovato coscienza
dell’aborto...”, ecc..
Bene, dopo di aver analizzato tutti questi fattori, l’aborto, anche l’eutanasia, anche il
modello di famiglia, queste gravi considerazioni su cui riflettere, si giunge al modello
antropologico e culturale, che caratterizza l’odierna Europa e come si presenta l’immagine
dell’uomo europeo secolarizzato? Possiamo dire che è un uomo talmente impegnato nei
compiti di verificare la città terrena, che ha perso di vista, al punto di escludere la città di Dio.
Dio rimane fuori del suo orizzonte di vita. Ma l’ateismo teorico e pratico si riflette sulla
concezione antropologica. Se l’uomo non è immagine di Dio, e non rimanda al valore di se
stesso, che valore ha? Perché opera, perché vive? Fratelli, bene.
Questo per dire soltanto che dopo aver parlato del bisogno e dell’urgenza di una nuova
evangelizzazione per l’Europa, ha detto questo e questo che leggeremo adesso ha a che fare
con noi, ha relazione con questo incontro che si tiene alla Cattedrale di Fermo.
Dice il Papa: “E’ per realizzare una efficace opera di evangelizzazione, dobbiamo
ritornare ad ispirarci al primissimo modello apostolico”.
Quello che abbiamo fatto noi, di inviare senza soldi, senza niente, camminando per le
strade ed annunziando la Buona Notizia. Due preti per esempio, che non li ha raccolti
nessuno, due giorni senza mangiare, sono andati in un supermarket ed hanno cominciato a
gridare alla gente: “Vi annunziamo una buona notizia”. Hanno fermato la gente lì nel
supermercato e si è fermato un giovane li ha ascoltati ed gli hanno detto che Dio lo amava. E
gli ha detto: “Chi siete? Ma dove avete dormito?” “Abbiamo dormito in una stazione!” “Mai
nella vita mia ho visto un sacerdote che dorme in una stazione! Ma chi siete? Ma che cosa sta
succedendo? Avete mangiato?” Gli hanno detto: “No!” “Venite con me!” e gli ha portato un
salame, di tutto. Ed era impressionatissimo. Questo uomo lontanissimo dalla Chiesa, ma non
li voleva lasciare e diceva: “Ma chi siete? Ma che cosa sta succedendo nella Chiesa?” “Ma
come, davvero avete dormito nella stazione? Ma sono due giorni senza mangiare, che andate
percorrendo?” ...
Quando andremo nelle piazze… adesso stiamo mandando, prima i preti, dopo alle
sinagoghe, dopo alle moschee, alla fine andremo …
Bene, questo è il primissimo modello apostolico. “Tale modello lo contempliamo nel
Cenacolo, che ha accolto Cristo uniti con Maria, in attesa di ricevere il dono dello Spirito
Santo. Solo con l’effusione dello Spirito comincia l’opera dell’evangelizzazione. Il dono dello
Spirito è il primo motore, la prima sorgente, il primo soffio dell’autentica evangelizzazione.
Occorre dunque cominciare l’evangelizzazione invocando lo Spirito e cercando dove oggi
soffia lo Spirito. Alcuni sintomi di questo soffio sono certamente presenti oggi nell’Europa.
Per trovarli, sostenerli e svilupparli bisognerà talvolta lasciare che schemi atrofizzati – sta
parlando ai vescovi il Papa – per andare là dove inizia la vita, dove inizia la vita secondo lo
Spirito”.
Ossia dice il Papa ai vescovi, dopo aver fatto un piano così pessimistico dell’Europa, della
secolarizzazione, della distruzione della famiglia, della distruzione dei giovani abbandonati,
dell’eutanasia, della morte, tutto quello che volete, dice che Dio ha dato già la risposta,
attraverso lo Spirito Santo e sta suscitando nuove realtà ecclesiali ed invita i vescovi a lasciare
schemi atrofizzati e di andare a vedere dove Cristo, con lo Spirito Santo salva la Chiesa.
Allora noi siamo una di queste realtà. Io sono uno strumento, un peccatore come te, un
poveraccio, ne più ne meno di te.
Io sono spagnolo, pittore che è stato ateo, che non sopportavo l’ipocrisia dei cattolici, non
sopportavo il Vaticano, né i preti, né le parrocchie mi sembravano tutti stupidi. Quando ho
fatto l’Università a Madrid erano tutti di sinistra. Tutto di sinistra. Ma Dio ha avuto con me
pietà, mi ha fatto fare una kenosis, ed io ero un ragazzo giovane che mi domandavo chi sono
io? Dio c’è, Dio non c’è? Mio padre e mia madre andavano alla messa la domenica. I genitori
cattolici ed io ho fatto la Prima Comunione ecc. Però il Dio della mia casa chi era? I soldi. I
problemi della mia casa erano problemi della vita e la religione stava per la domenica. Un
giovane rapidamente maturato. Ma presto ho abbandonato quel tipo di … cioè, il vestitino
della Prima Comunione che mi avevano fatto a scuola, presto l’ho abbandonato, perché mi
sono ritrovato all’Università moltissimi problemi di altro tipo.
Dico alcune pennellate. Dio mi ha fatto... voi sapete ad un certo momento il Signore ha
avuto pietà di me ed ho avuto un incontro con il Signore che mi ha fatto lasciare tutto. Avevo
avuto un Premio Nazionale di Pittura, ho avuto tante cose, facevo mostre, ecc. Dio mi ha
mandato a vivere con i poveri. Io sono andato a vivere con i poveri non per fondare nessun
Cammino, per fondare niente, non volevo fondare niente. Sicuro. Attraverso la donna di
servizio, la cuoca di casa mia. Io avevo uno studio di pittore, artista, ed andavo a Natale a casa
dei miei genitori. Una volta che sono andato, la notte di Natale, dai miei genitori, entrando in
cucina ho trovato la donna di servizio, la cuoca, che stava piangendo. Perché piangeva il
giorno di Natale ed io stavo tutto contento? Già avevo incontrato Gesù Cristo, già avevo
frequentato i corsi di cristianità, stavo ad una scuola di Cursillos ecc., e a questa donna le
dico “Ma cosa le succede, cosa le succede?” e mi si apre, e mi presenta un panorama
terrificante: il marito alcolizzato che menava i figli, il figlio che voleva uccidere il padre.
Genitori … una cosa orribile … che il figlio l’aveva messo in prigione, ecc. Fatto sta che Dio
ha permesso che questo donna mi chiedesse di aiutarla, sono andato a conoscere suo marito e
ho portato suo marito ai Cursillos, era un uomo terribile. Dopo è risultato che per un certo
tempo ha smesso di bere, dopo ha cominciato e ha ricominciato disastri, menava. Ed ogni
volta che c’era una catastrofe dentro casa, l’unica persona che questo uomo terribile ascoltava
ero io. Cosicché mi chiamavano in continuazione. Ed io dovevo andare lì a calmarlo, voleva
menare … Alla fine ho detto, forse che Dio vuole che io venga a vivere con loro? E sono
andato a vivere in un posto orribile. Questo a differenza delle baracche, favelas, era un posto
spaventoso. Dormivo in una cucina e lì era pieno di gatti. Ma in quel posto, in quel posto io
ho trovato una cosa sorprendente, ho trovato gente distrutta, distrutta dalla vita.
Diceva Sartre, un filosofo esistenzialista che “Guai all’uomo il cui dito di Dio li schiaccia
contro il muro”. Ed ho trovato lì gente schiacciata contro il muro e dopo di essere io stato
esistenzialista, come dice proprio Sartre. E c’è un bel libro scritto da Camus, “La peste”, dove
presenta il problema della sofferenza degli innocenti. E lì ho trovato molta gente che soffriva.
C’era una donna che aveva la malattia del Parkinson, domandava l’elemosina, è stata
abbandonata dal marito, ed il figlio. Cioè mi sono trovato tra certe persone, schiacciate dalla
sofferenza. Che peccati hanno fatto per meritare questo?
Allora, di fronte alla sofferenza umana, alla terribile sofferenza, a gente che vive una vita
disperata, o te ne vai con Che Guevara, a trovare la giustizia con la guerriglia, con una
mitragliatrice… Io non ho trovato questo in loro, ho trovato Cristo crocifisso; dopo di che
me ne sono andato in Africa per il servizio militare. È una storia interessante. Dio mi stava
chiamando e pensavo, se domani ritornasse Cristo, e dovrà tornerà Cristo sulla Terra, mi
piacerebbe che mi trovasse ai piedi dei sofferenti, cioè di quelli che sono schiacciati per i
peccati degli altri.
Allora, Dio a poco a poco mi ha obbligato a lasciare tutto ed andare lì, a Palomeras tra le
baracche e ho detto: “lascio tutto e vado a vivere lì”. E c’è una presenza reale di Cristo
nell’Eucarestia. Ma c’è un’altra presenza di Cristo reale, nella Croce, nella sofferenza del
mondo, degli uomini. Bene, allora sono andato a vivere in una zona dove c’era pieno di
zingari, baracche orribili, pieno di cartonacci, gente miserabile, senza acqua, senza luce, piena
di topi. C’era una baracca con un tetto e così mi sono messo lì con la chitarra e con la Bibbia e
lì io pensavo di mettermi in adorazione. Non ero andato lì per predicare il Vangelo, né per
fare nessuna opera sociale, di nessun tipo, questo non vuol dire che non bisogna fare un’opera
sociale, ma a me il Signore mi chiamava a condividere quella vita lì con loro. Questo pensavo
io.
Dio si è servito di quello per farmi andare a vivere con i poveri. È chiaro che c’è una
presenza di Cristo impressionante, nella gente che partecipa dei peccati degli altri. Quanta
gente è stata oppressa, una ragazza rapita e trattata come una prostituta. Altri sono oggetti. Un
ragazzo ha visto suo padre che menava la madre, un ragazzo è stato violentato un altro è
stato… c’è tutto un mondo, un substrato sociale, che non possiamo ignorarlo, una catacomba
sociale. Ed io sono dovuto scendere in quella catacomba. Non perché io sia meglio di un altro
e Dio che ti prende, ti chiude tutte le porte, ti obbliga. Dio sceglie le persone, mi ha scelto a
me, come sceglie a te adesso, e ti sceglie anche a te del Cammino affinché porti una nuova
evangelizzazione.
Bene. Dio ha portato lì Carmen, che era una missionaria che si stava preparando per andare
in India, dopo risulta che ha conosciuto il vescovo di Oruru ed è rimasta d’accordo con lui per
andare ad evangelizzare i minatori di Oruru, in Bolivia e voleva organizzare un gruppo per
evangelizzare ed io attraverso una sorella sua, che lavoravamo insieme, l’ho conosciuta alle
baracche. E lei ha pensato: “Questo può essere quello per l’evangelizzazione dei minatori di
Oruru”. Ed è arrivata lì, lei viveva in un’altra baracca, poco più distante dalla mia, e con una
amica che viveva lì la siamo andati a trovare. Lei veniva anche, ed era molto formata con
questa teologia dopo il Concilio, aveva conosciuto anche un liturgista, cioè Dio ha cominciato
a tessere tutta una realtà, perché voleva aprire un Cammino di evangelizzazione, per le
Parrocchie.
Voi sapete degli Statuti. È meraviglioso che la Chiesa ha riconosciuto il bisogno che c’è
oggi di aprire un cammino di nuova evangelizzazione, di fede cristiana nelle parrocchie dove
la cosa più importante per noi è un qualcosa di sorprendente, che la Vergine Maria ci ha dato
attraverso il Cammino Neocatecumenale che è vivere la fede in una comunità cristiana, in
piccole comunità come nella Chiesa primitiva. Questo è quello che noi stiamo tentando di
introdurre, perché nelle grandi città tutta la gente vive sola. Oggi il 70% delle città moderne
d’Europa è popolata da gente single, sono soli. Tutti sono soli, tutti hanno un appartamento,
hanno la macchina, un lavoro e vivono soli. Durante un tempo vivono con un’altra donna. In
Scandinavia, in Svezia, basta comunicarlo al Comune e dire: “Abbiamo una relazione” ed il
matrimonio praticamente, il matrimonio cristiano è distrutto. Il protestantesimo: le chiese
luterane sono completamente vuote e stiamo in una società totalmente ...
Che dura la vita per un uomo quando non ha trovato. E queste città sono molto dure per la
gente. La gente sembra che sia molto permissiva, e nonostante tutto perché l’uomo non ha il
senso di sé e la prova ne è l’indice di suicidi, altissimo. Mi ricordo dell’Abbè Pierre, che è un
prete, fondatore del movimento Emmaus in Francia, che aiuta i poveri. È venuto ed è stato
alle baracche a parlare con me, perché l’avevano invitato …perché lo Stato svedese non
sapeva più che fare con la quantità di giovani che si uccidevano e volevano che lui parlasse ai
giovani che desse dei progetti per aiutare il Terzo Mondo e prima di mandarli al Terzo
Mondo, mandarli in Sud America, volevano che venissero a stare con me (per una esperienza)
i giovani della Scandinavia. Gli ho detto: “Per favore ... non mescoliamo le cose”. Però è stato
un incontro molto interessante perché il Governo non sapeva che fare per contenere la
quantità di giovani che si uccidono. Mi raccontavano in una convivenza, mi raccontavano due
giovani che venivano da Helsinki, due spagnoli che venivano dalla Finlandia, che nel ferryboat
verso Stoccolma, una ragazza di diciotto anni, bellissima come sono le svedesi, stava
seduta nel bordo così; e questi due spagnoli parlavano di questa ragazza “Com’è carina”
ecc… quando all’improvviso questa ragazza si è sporta e si lascia cadere nel mare. Questi
terrorizzati vanno dal capitano e gli dicono: “Fermate la barca è caduta in mare”. “Come?
Fermare la barca perché è caduta una giovane, neanche per idea fermiamo questa barca, in
acqua ci sono cinque gradi ed in sette minuti è morta”. Niente non si faceva niente e sono
rimasti impressionati. Una ragazza così giovane si lascia cadere nel mare così.
Allora fratelli coraggio!
Dio ci ha preparato a noi, ci sta preparando una nuova – e stiamo appena cominciando –
nuova evangelizzazione, formando comunità cristiane. Dice: “Amatevi come io ho amato voi,
e in questo amore riconosceranno che siete miei discepoli”. Però perché formare comunità
cristiane? Per mostrare al mondo e per annunciare il Vangelo, ed ha detto andate due a due.
Mi dicevano l’altro giorno, che c’è stato un incontro a Roma, di questi preti di Roma, che
raccontavano a tutti i fratelli di una Parrocchia, che c’è una parrocchia Santa Francesca
Cabrini, e ci sono 28 comunità, 500 giovani della parrocchia e non in una sola Parrocchia, 28
comunità. Anche i Martiri Canadesi hanno 26 comunità e la vicina ne ha 28 di comunità. E
raccontavano questi preti. Tutti i fratelli chiedevano, quando Kiko ci invierà a noi, tutti
volevano andare. Forse, molti di voi tra i presenti avranno voglia di andare vero? Però non
basta inviare alcune persone a due a due così, c’è bisogno anche, perché ci sia la fede, aprire
l’orecchio alla fede. E come si apre l’orecchio alla fede? Con i segni che chiamano alla fede.
Noi diciamo nel Cammino: “e quali sono i segni che chiamano alla fede?: Amatevi come Dio
ha amato voi ed in questo amore conosceranno che voi siete miei discepoli”. Cristo ci ha
amato in questa dimensione, nella dimensione della croce. Ci ha amato senza opporre
resistenze. Amatevi come Dio vi ha amato. Questa forma di amore davvero sorprendente, che
nessuno l’ha visto, è l’amore cristiano. Ed in ogni epoca dovremmo forse vedere in cosa
consiste questo amore. “Amatevi come Dio ha amato voi. Ed in questo amore conosceranno
che siete miei discepoli. E se siete perfettamente uno, il mondo crederà”. Noi crediamo
profondamente questo. Non siamo noi meglio dei Focolarini o meglio di Comunione e
Liberazione, o altre cose, altre realtà che sono completamente diverse. Noi siamo una realtà
che Dio suscita. Attraverso le parrocchie si creano i segni che preparano l’Europa alla nuova
evangelizzazione. Allo stesso tempo, che si formano queste comunità, Dio sta suscitando
migliaia di vocazioni. Abbiamo aperto già 57 seminari, ne apriremo più di cento. Un esercito
si sta alzando! Sacerdoti nuovi, veramente, più umili, più missionari, ma è Dio che lo fa. Io
non faccio niente. È Dio che lo fa e Dio ha creato questa realtà. È Dio che c’è, è Dio che
conosce la storia, è Dio che sa perché è arrivato l’Islam.
La Chiesa deve fare una riflessione profondissima sul perché arriva l’Islam. Se mettono in
prigione i musulmani, i musulmani vogliono avere una moschea, con l’Iman, e vogliono
pregare cinque volte al giorno e loro vivono questo nella coerenza e la Chiesa deve rendersi
conto che non si tratta di avere un cristianesimo annacquato, così di messa della domenica.
Siamo chiamati ad essere cristiani. Ma essere cristiani veri non significa essere più
volenterosi, fare più sforzi. Il cristianesimo è la libertà e la liberazione. Perché cosa significa
essere cristiani? Significa aver ricevuto dal cielo lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo e che cos’è
lo Spirito Santo?
Ci sono due moltiplicazioni dei pani. Voi sapete che ci sono due moltiplicazioni dei pani e
dei pesci. Cristo dà da mangiare a cinquemila uomini, moltiplicando cinque pani e due pesci e
l’evangelista dice che avanzarono dodici canestri. Vi ricordate questo? Vi ricordate questo
cioè che avanzarono dodici canestri? Perché dodici? Perché vogliono presentare Cristo come
un profeta quello che Israele aspettava da sempre. Perché il Messia era nei Profeti. Per questo
domandano a Giovanni Battista: “Sei tu il profeta?” ed intendevano il Messia. Ma sapete che
5 pani è l’immagine della Torah e due pesci l’immagine del riposo sabbatico, perché il
venerdì (nel deserto) bisognava prendere doppia razione di manna…
Allora se Lui è venuto per il popolo d’Israele, Lui dice che c’è un altro ovile. Israele
divideva il mondo in due: il popolo ebraico, il popolo eletto da Dio e tutto il resto delle
nazioni, che chiamavano i Gentili. Ma Lui è venuto anche per i Gentili. Allora farà un’altra
moltiplicazione dei pani per i Gentili. Poiché è venuto anche per i Gentili e la scrittura parlerà
di sette canestri che avanzano. Perché sette significa beatitudine, per tutte le nazioni. E perché
questa cosa avanzerà? Perché quando il Messia arriverà… quando un uomo sarà chiamato
Messia? Ogni uomo conoscerà il regno del Messia da cosa? Perché sarà saziato. Perché dice
il profeta Eliseo (c’è un parallelismo nel Libro dei Re), che quando sta – voi sapete che
l’ospitalità in Israele era molto importante – e quando arrivano dal deserto 100 uomini, un
esercito di 100 uomini, assetati, distrutti dice il servo ad Eliseo, abbiamo solamente 20 pani e
dice il profeta al suo servo: “prendi questi 20 pani e dà loro da mangiare”. Venti pani,
piccolini è ridicolo. Dagli tu da mangiare, perché è scritto: “Mangeranno, si sazieranno e
avanzerà”. C’è la prova di come è saziato ed è che avanza, che non ne vuole più e questo è
molto importante.
Dopo che hanno tanto mangiato, si sono saziati, sono avanzati dodici canestri. Dice
raccogliete quello che è avanzato. Prova che è arrivato il Messia, dopo che si sono saziati.
Dopo c’è una seconda moltiplicazione dove avanzano – era una moltiplicazione per i Gentili -
sette cesta. 7 è il numero che rappresenta la pienezza di tutte le nazioni.
Nella stessa forma ci sono due Pentecoste. Questo forse non lo sapevate. Negli Atti degli
Apostoli c’è la Pentecoste dov’è c’è la Madonna presente, ma c’è una seconda Pentecoste per
i Gentili. E qui la vorrei leggere brevissimamente, perché è molto interessante, perché noi tutti
siamo Gentili. Non so quanti ebrei ci sono qua. Sapete che gli ebrei sono il popolo eletto.
Perché dice San Paolo che l’elezione è irrevocabile. Dio ha messo al popolo ebreo un velo.
Perché prima debbono passare i Gentili e quando le nazioni – non sappiamo quando questo
sarà esattamente, quanti numeri di Gentili debbono ascoltare il Vangelo - dice che Dio alzerà
il velo del popolo ebreo e riconosceranno Gesù come Messia. E questo (S. Paolo) dice, che
quando ha messo il velo ed hanno rifiutato Cristo, è stata la nostra salvezza. Il rifiuto di Cristo
è stata la nostra salvezza! E non si sa quando lo accoglieranno. Perché sarà come una seconda
risurrezione dai morti. Bene questo … …avete ancora pazienza vero? Non vi annoiate
troppo…

Dagli Atti degli Apostoli.

Ascoltate questo. Il centurione Cornelio manda a chiamare Pietro. Un ebreo non può
entrare in casa di un Gentile. Perché un ebreo è consacrato a Dio e non può toccare e non può
né toccare né entrare in casa, gli è proibito, altrimenti diventa impuro. Però sapete che San
Pietro aveva il paganesimo. Perché ha visto scendere dal cielo una specie di tovaglia, una
serie di animali e dove (Dio) dice: “Mangia!”. Gli risponde: “Non voglio mangiare niente di
impuro!” Voi sapete che per gli ebrei gli alimenti sono puri o impuri. Con questo gesto il
Signore mostra a San Pietro che non c’è niente di impuro, perché è arrivata una nuova era,
una nuova alleanza. Bene, allora San Pietro entra in casa di Cornelio, che era lì con tutta la
sua famiglia, perché gli ha detto un angelo a Cornelio “Manda a chiamare Pietro”. Ed allora
lui raduna tutta la sua famiglia riunita, tutti amici e lì è pieno di Gentili, lui è un centurione
romano Cornelio, e dice Cornelio:
“Ora dunque tutti noi, al cospetto di Dio, siamo qui riuniti per ascoltare tutto ciò che dal
Signore ti è stato ordinato”. Pietro prese la parola e disse: “In verità sto rendendomi conto
che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque
popolo appartenga, è a lui accetto. Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d’Israele,
recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti.
Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, recando la buona novella della pace,
per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la
Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come
Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth, il quale passò beneficando e
risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi
siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme.
Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle
che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo
mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunziare
al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio. Tutti i
profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene la remissione dei
peccati per mezzo del suo nome”.
Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che
ascoltavano il discorso. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano
al vedere che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; li sentivano
infatti parlare lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: "Forse che si può proibire che
siano battezzati con l'acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?".
E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.” (Atti 10, 33-48)

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

Dice la nota della Bibbia di Gerusalemme che questa “è la ‘pentecoste dei gentili’,
analoga alla prima pentecoste, come lo constata Pietro”. Questa parola che abbiamo sentito
adesso, brevissima, questo piccolo kerigma…
Dio ha voluto salvare il mondo – dicevo – attraverso la stoltezza della predicazione. Che
predicazione? Ecco abbiamo sentito adesso. Dio ha costituito Cristo Gesù giudice dei vivi e
dei morti. Che significa questo? Allora, gli apostoli sono testimoni che Dio è risorto. Voi non
sapete di nessun uomo che abbia vinto la morte. Dio con la sua risurrezione l’ha costituito
giudice.
Dio l’ha risuscitato dalla morte e l’ha fatto Signore di tutto e ritornerà a giudicare i vivi ed
i morti. Allora per la sua resurrezione viene costituito Signore e nel suo nome si deve invitare
tutti i popoli alla conversione. Che significa questo? A cambiare vita. Questo, questo Gesù
che l’hanno crocifisso, gli apostoli in pentecoste hanno ricevuto la discesa dello Spirito Santo
su di loro e lo Spirito di Cristo gli ha reso testimonianza al loro spirito di un fatto: - pensa -
Costui che avevano crocifisso era Dio stesso. Dio. Dio ha mostrato al mondo il cammino del
cielo, della felicità. Ossia se lo dico a quest’uomo, che sta qui facendo fotografie, forse non è
del Cammino, immaginiamo anche questo, ed io sono stato inviato a lui a dirgli una buona
notizia: Dio ti conosce!
Anche al sindaco. Dio ti conosce! Conosce i tuoi peccati, le tue difficoltà, i tuoi problemi
con il figlio grande, con la moglie che si è messa con un altro, etc.
Dio ti conosce! Ma non ti lascia nelle tue sofferenze. Ha inviato suo Figlio Gesù Cristo
sulla terra perché offra la Sua vita per te. Ed ha offerto la sua vita.
C’è una giustizia che è seminata in tutti noi. Noi siamo tutti indignati quando vediamo le
ingiustizie. C’è una giustizia umana, se uno ruba va in galera, se uno commette una cosa, etc.
… c’è una giustizia, che stabilisce un equilibrio, un ordine, ed è un ordine che è presieduto
dall’amore, in tutto l’universo. Allora se uno fa una cosa male, distrugge questo corpo, etc.
Allora Dio dice che a questo uomo gli possiamo annunziare: Guarda Dio ha inviato Suo
Figlio per te! Ha dato la vita per te! È morto per te! È risuscitato per te! È resuscitato e sta nel
cielo e adesso… Io adesso mentre sto parlando, Cristo dove stà? Sta alla destra del Padre.
Dice l’epistola agli Ebrei che Cristo è immagine della sostanza divina, impronta della
sostanza divina. Cristo crocifisso, questa immaginetta che vedete qua (indicando il
crocifisso), questo pupazzetto di bronzo, impronta impressa con la cera, con l’anello posso
fare così l’impronta, giro l’anello e resta un’immagine, un’impronta. Dice San Paolo,
nell’epistola agli Ebrei, che Cristo crocifisso è l’impronta della sostanza – è una parola molto
filosofica, ‘sostanza’. A Dio nessuno l’ha visto, nessuno ha visto Dio. Possiamo appena
vedere la natura, il corpo… molti dicono che non c’è nessun Dio, né corpo. Impronta della
sostanza divina, che vuole dire? Che significa la sostanza di questa immagine? Che Cristo ha
dato la vita per te! Come si chiama quello, quello… il sindaco. Ha dato la vita per te! Per il
sindaco. Ha dato la vita per il sindaco. Quello che mostra questa immagine, questo pupazzo
qui di bronzo, crocifisso. Perché ha dato la vita per il sindaco e per tutti noi che siamo qua?
Perché? Perché mi sta dando la vita? Perché la sostanza divina, l’essenza divina, il contenuto
essenziale divino è Amore! Amore all’uomo! Amore totale!
Siamo stati creati da Dio per partecipare del suo Amore. Dice San Paolo che siamo coeterni
in Cristo. Dio in Cristo ci ha pensato dal principio. Per questo l’aborto è così
terrificante; per questo l’aborto distrugge le radici più profonde della religione cristiana.
Perché la rivelazione dice che ogni uomo prima è stato pensato in Cristo. Dio si è servito della
tua generosità per dare la vita, dare paternità responsabile, fratelli. Non è che io faccio figli
uno, due, tre figli… bisogna essere responsabili perché Dio (attraverso di te) ha dato la vita
ad un essere umano che va ad essere in eterno, che va ad essere figlio di Dio. È una cosa
immensa.
Cioè Dio.. a me, a voi, a noi tutti… Dio ci ha pensato da sempre ed in Cristo e ci ha pensato
per che cosa? Per vivere con Lui eternamente! Per partecipare del Suo mistero d’amore. Dio è
una comunità di persone di amore. Dio è Amore. Deus est caritas. Dio è Amore! Allora ti ha
pensato non per vivere qua, in questa terra. Per questo abbiamo l’uomo che ha un desiderio di
assoluto, un desiderio di felicità totale. Cerca qualcosa che lo sazia, che lo sazia. Però se
l’uomo si separa da Dio… e qual è la cosa più grande per l’uomo: che è libero; se non
fossimo liberi Dio non ci amerebbe.
Allora Gesù Cristo è venuto a riportarci al Padre, a ridare e rifare in noi questa opera.
Vorrei dire una cosa: che la sostanza divina – parlo del sindaco di prima – l’essenza divina è
che vorrebbe Dio stare dentro di lui. Cioè che Dio è così innamorato di questo uomo, è così
innamorato di me e di te che vorrebbe stare dentro. Come dice l’Apocalisse: “Guarda che
sono alla porta e busso”. Sto bussando, chi mi ascolta e mi apre, il Padre ed io entreremo e
faremo dimora in lui. E come può fare Dio se sta desiderando di entrare in questo uomo e
forse non può entrare perché è libero, no. Non ho tempo… o voglio essere il Dio di me
stesso. E in che cosa consiste la separazione divina dell’uomo da Dio. Ecco dice San Paolo
“Cristo è morto per tutti”. Perché è morto? Dice San Paolo: “Perché gli uomini non vivano
più per se stessi, ma vivano per Colui che è morto ed è risuscitato per loro”. Cioè siccome
l’antropologia – antropos, significa il concetto di che cosa è l’uomo - secondo l’antropologia
di San Paolo, tutti gli uomini sono condannati a vivere per se stessi. Se l’uomo si separa da
Dio, e perché si separa da Dio? perché il demonio gli ha detto: “sei tu il dio di te stesso, decidi
da te il bene ed il male, sii libero, sii felice e lascia da una parte queste stupidate” Ossia
l’uomo si fa Dio di se stesso.
Però questo imprime nell’uomo che separandosi da Dio questo sperimenta la morte ontica,
del suo essere persona. Perché se Dio non ti ha creato, chi ti ha creato? Chi sei tu? Che
significa essere persona? La radice della parola ‘persona’ viene dal greco che significa “il
personaggio di un teatro”. Vuole dire che nel teatro c’è uno che fa il principe, uno che fa la
principessa, uno che fa il re o che fa da guerriero. Ma ha detto il demonio che non c’è nessuna
opera teatrale, che non c’è nessuna missione, non c’è nessun Dio. Dio sei tu! Sei tu il Dio di te
stesso! Ma se è vero che come dice l’ateismo, che non c’è nessun Dio, che io solamente sono
il Dio di me stesso... Adesso io intendo essere, essere, essere per qualcuno, essere per il
demonio, essere per mia moglie, essere, essere persona, essere amato, essere, essere …
“Essere o non essere!” diceva Shakespeare. Sapete che Shakespeare era cattolico: “To be or
not to be! That is the question!”. Era cattolico. È il problema dell’essere, dell’essere persona.
Sapete perché i giovani si uccidono in Scandinavia? Perché non sono per nessuno. Una
ragazza sta con un ragazzo, i genitori si sono separati: la mamma sta con un signore, il papà
sta con un’altra. E li vede di rado, la madre al telefono, al telefonino. Adesso si è iscritta
all’università e si è messa con un ragazzo e ha saputo che il ragazzo se la faceva con una sua
amica. Si è sentita ferita e distrutta e lo ha lasciato. Adesso si è messa con un altro, ma la
ragazza ha molti conflitti interni, conflitti con se stessa, si è fatta tre piercing, uno alla lingua,
uno all’ombelico… è in conflitto con il suo corpo: si sente brutta. Conflitto che non esiste per
nessuno: suo padre non si ricorda mai di lei, sua madre la chiama solamente per
rimproverarla. Ed il ragazzo l’ha tradita. Chi sono io? Chi sono? Chi sono io? Perché esisto?
Non sono per nessuno! Non esisto per nessuno! È la solitudine dell’essere, perché l’uomo non
è soltanto quello che vediamo noi, carino, abbiamo un abisso. È uno spirito, dice la Parola che
è l’anima, è il corpo e spirito. Tre, siamo una Trinità all’interno di noi stessi.
Allora dice San Paolo, l’uomo è come un condannato, una volta che l’uomo si separa da
Dio, il peccato di essersi separato da Dio, lo obbliga a cercare di essere, di essere saziato, di
essere amato, di essere ricco, di essere ammirato, di essere, di essere per qualcuno.
Allora tutto lo vive alla ricerca della la sua felicità, quel professore è un cretino, mio padre è
un fascista … Vive la vita ed è un axis, axis è una colonna, la mia felicità, io.
Così vive nella famiglia, giudicando il padre, giudicando i fratelli, tutto lo vive per se
stesso. Dice San Paolo, lo inviò affinché gli uomini non vivessero più per se stessi. Cioè dice
San Paolo che gli uomini è come se fossero condannati a offrirsi tutto a se stessi. Ma questa è
una condanna. Perché l’uomo viene come condannato, obbligato a convivere…
Non può, che cosa? Non può che cosa? Lo sapete tutti voi del Cammino. Non può donarsi.
Perché dice la Chiesa Cattolica che il peccato non ha distrutto la natura umana come dicono i
protestanti erroneamente. L’uomo sa che la Verità è l’Amore. è aiutare gli altri, è donarsi.
Ma dice San Paolo che l’uomo sperimenta, conoscendo solamente la verità, sperimenta
costantemente, grazie alla realtà della sua vita, il suo egoismo. Che fa il male che non
vorrebbe fare, le sue masturbazioni, le sue ipocrisie, i suoi tradimenti. Ha dentro di se questa
dicotomia interiore. Allora, anche se il sindaco ha uno yacht che è stupendo, anche se ha molti
soldi, non trova la vera felicità. Perché la vera felicità consisterebbe nel poter darsi, donarsi.
Ma come si può donare, se qua c’è il mio io? Io, io si scrive con la ‘I’, io.
Fai del mio io un Tu. Che il Tu è come una ‘Tau’, che è come una croce.
Ma come faccio io a crocifiggere il mio io, nel tu di mia moglie, nel tu di mia figlia, se ho
paura della morte. Allora la mia relazione con la morte, con i figli, con il lavoro arriva a un
punto: la morte! E quando appare la morte scappo, allora mi divorzio, mi separo.
Ma noi annunziamo una nuova libertà: Cristo è risorto! Ha vinto la morte!
Dice l’epistola agli Ebrei che, tutti noi uomini per la paura che abbiamo della morte, siamo
schiavi del maligno per tutta la vita.
Ebrei 2,14, dice così:
“Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch’egli ne è divenuto
partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè
il diavolo, e liberare così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per
tutta la vita”.
Ossia dice l’epistola agli Ebrei che gli uomini, per la paura di soffrire divorziano,
abortiscono. Una ragazza resta incinta ed ha paura che i suoi genitori ne soffrirebbero: uccide
il bambino. Un uomo è in crisi con la moglie, continuamente sta in crisi perché sta in
menopausa e non gli parla: si mette con la segretaria, che ha ventitré anni ed è tutta carina e
scappa dalla moglie, e sta scappando costantemente dalla moglie. Per il timore che l’uomo ha
della morte. È parola di Dio questa eh! E di questa sintesi hanno parlato tutti i Padri della
Chiesa. S. Cirillo di Alessandria nelle catechesi battesimali. Ci fa la catechesi? No, non siamo
più al catechismo.
Allora, è morto per tutti, perché gli uomini non vivano più per se stessi, ma vivano per
Colui che è morto ed è risorto per loro” Allora che è venuto a fare Cristo? A rompere le
catene che mi obbligano a offrirmi tutto a me stesso.
Io prima di conoscere Cristo, facevo delle mostre, ero un artista, mi hanno dato un
premio… mi piaceva la moglie di un amico, le mogli tutte per me, le donne. Tutto ho vissuto.
Ma non potevo dare. Anche se io raggiungevo premi, soldi e fama, non potevo essere felice.
Perché la verità, seminata nel mio cuore, mi impediva di amare così! (indica la croce)
Questa è la verità, amare così. Chi ci farà amare così? Chi? Chi potrà rompere le catene?
Quando Patrizio Astorri ha conosciuto il Cammino, ha pensato di vendere tutti i beni, e di
offrirsi con sua moglie per annunciare il Vangelo. Abbiamo qui un Centro Neocatecumenale
dove facciamo gli incontri con i catechisti che era una tenuta di famiglia. Mi hanno detto: una
famiglia dice che vorrebbe vendere tutto e andare a evangelizzare. “Potete prendere tutto!
Così hanno pensato di vendere tutto e di andare ad evangelizzare. Hanno venduto tutto e sono
andati ad evangelizzare. Hanno lasciato ‘Villa Verde’, ha lasciato tutto, ed è andato a Napoli,
dove ci sono più di settecento comunità grazie ad Astorri. Settecento comunità.
Chi, chi ci romperà le nostre catene e farà che Dio veramente possa far sentire la Sua voce e
donarmi?
Io prima facevo il pittore, una volta che Cristo mi ha chiamato, ho lasciato tutto, la pittura,
le mostre, ma chi se ne frega, ragazzi. Non ho una lira, sono un poveraccio, che vive di
elemosina che mi date, e qualcuno mi da qualcosa qualche volta. Ma che mi importa! Ma io
sono in Cristo un tu con te. Non sono spagnolo, né italiano, sono un tuo fratello,
assolutamente. Siamo uno! Ma Cristo fa con noi un’opera immensa, ci trasforma. Ha vinto la
morte! E morire è meglio che vivere! Morire. Morire è andare con Cristo! Cristo è risorto!
Cristo è risorto e ritornerà! Allora, noi dobbiamo annunziare a tutti la conversione, il perdono
dei peccati in Cristo e la possibilità di cambiare vita!
E adesso ascoltatemi bene. Non so se riuscite a capire, ho fatto circonvallazioni per andare
ad un punto ed eccolo: questa immagine (mostra la croce) è la essenza, l’impronta della
sostanza di Dio. Perché il mondo è salvato dalla stoltezza della predicazione? Dicevo perché
Dio sta desiderando di entrare dentro di voi. Adesso, qua, adesso! Ma per entrare c’è bisogno
che ascolti la predicazione! Io vi dico una notizia: Cristo è morto per te! È risuscitato per te!
Adesso intercede per te! Mentre io ti parlo, Cristo presenta davanti al Padre le piaghe della
sua morte in croce per i nostri peccati. E se qui c’è qualcuno che crede – dice la Parola
convertitevi e credete! Convertirsi non significa: “Io prometto di lasciare il peccato, o una
cosa così, sulle mie forze e questo e quell’altro” ma significa credere alla Buona Notizia -
allora se qualcuno lo crede adesso, come Dio ha natura divina, natura ed essenza divina, è
Amore a te. Adesso. Adesso discende lo Spirito Santo! Mentre stava San Pietro predicando il
kerigma ai Gentili, e subito cade lo Spirito Santo su di loro. Piomba! Perché? Perché la
salvezza viene dalla fede. E che cos’è la fede? È un incontro. Dice San Pietro, lo Spirito di
Cristo rende testimonianza che è un incontro con Cristo, la fede. Non è l’adesione ad una
verità è l’incontro con una persona. E questa persona si fa presente in nome del Figlio e dello
Spirito Santo. Cristo ha desiderio di entrare in questo fratello, in quello, in quello. Entrare
adesso.
“Guarda che sto alla porta e busso. A chi mi apre, mio Padre ed io scenderemo e
prenderemo dimora in lui”. Se Cristo con la grazia dello Spirito Santo ti tocca, ma quale
barca, ma quale lavoro, ma che niente. Voi partite domani, tutto cambia! Tu sei co-risorto con
Cristo, hai vinto la morte! Perché è morto per te ed è risorto per te. I cristiani non moriranno!
Oggi nell’Ufficio delle Letture, mi sembra di oggi, sì, dice San Cipriano, dice questo: “ma
perché piangete quando un cristiano muore, sappiamo che va con Cristo, non muore”. Noi
non moriamo più, non moriamo più! Che muoiano gli altri, gli altri che non hanno fede, che
muoiano, che vadano all’inferno, che si cremino, che si brucino. Noi non moriamo!
Ma chi te lo fa credere Kiko? Ma Cristo è risorto! La fede è una conoscenza superiore alla
ragione. la fede una virtù, la fede è un dono soprannaturale. Sono tre virtù: la fede, la speranza
e la carità. Dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, queste tre virtù, sono virtù
soprannaturali. Nessuno si può dare la fede da se stesso. Una cosa è la fede e un’altra la
religiosità naturale. È l’incontro con Dio mediante lo Spirito Santo! Per questo c’è bisogno
anche della predicazione. Per questo, per annunziare il kerigma, per quello che sto facendo
stasera, non mi posso sposare, non posso dipingere, deve stare di villaggio in villaggio. Perché
forse tra molti e venuto un tizio, uno, uno solo è venuto qua ed aveva bisogno di questa
parola: che Cristo per rompere le sue catene, al suo egoismo, ai soldi, alla moglie che non la
sopporta, ai figli, a se stesso. La vita la vive male perché nel mondo le cose non sono come lui
pensa. (indicando la Croce) Chi ci farà amare così? Questa è l’immagine della libertà.
Questa! Questa immagine che i massoni hanno tolto da tutte le parti… da tutte le pareti, da
tutti gli ospedali, questa immagine, che è l’immagine della libertà! Perché Cristo ci dona il
suo Spirito per amare come Lui ama. “Amatevi come io vi ho amato”
Dio vi ha chiamato ad entrare nella Comunità cristiana, nel Cammino, per partire per
l’Europa, non per restare qui. Per partire, per evangelizzare il mondo, per salvare il mondo!
C’è bisogno di una Parola per tutta l’Europa, una parola molto seria. I vostri figli vi stanno
aspettando e stanno tutti guardando i giovani. Se vedono verità in voi, verità vuol dire che non
siamo vecchi. Tutti siamo deboli. Verità e vi seguiranno. Tutti i giovani ci seguiranno, quando
vedranno che siamo ipocriti, non ci seguono più. Perché il giovane ha bisogno di verità. Sta
scritto nel suo essere giovane. Ha bisogno di oggetti per lottare nella vita sa che l’ipocrisia
non lo aiuta a vivere. Bene fratelli coraggio!
Allora, mi scusi il signor Vescovo. Grazie per voi che avete ascoltato. Grazie a voi fratelli.
Io vi dico questo: avete trovato nella vita il Signore? Congratulation! Congratulazioni!

Per finire, io voglio fare un canto, facciamo un canto. Per finire voglio dire questo: in nome
del Signore convertitevi! Convertitevi, anche i preti hanno bisogno di conversione.

I preti sanno molto bene che ci si converte ogni giorno ed una parola buona, accresce la
fede, accresce la fede. Ci aiuta. Ci aiuta a tutti. Per questo vi dico: nel nome del Signore,
convertitevi e credete alla parola di Dio e all’amore che Dio ha per voi, che vuole donarvi
nello Spirito Santo la libertà, il perdono dei peccati, e vi offre di vivere una vita nuova in Lui,
facendo la Sua volontà, abitando dentro di voi lo Spirito Santo.
Dove sta lo Spirito Santo? Sta con il Padre ed il Figlio. Perché lo Spirito procede dal Padre e
si posa sul Figlio. E dal Figlio sul Padre e fa un solo Dio in tre persone: questo è il mistero
della Trinità. Dio vuole abitare in te. Tu che tu sei un tempio della santa vita ed ogni cosa che
farai nella tua vita, la farai con Cristo. Non sarai più solo! Sempre con Cristo!
E tua moglie non ti parla: meglio! E tuo marito ti tratta male: meglio! Perché assomigliare a
Cristo è l’unico vanto dei cristiani. E ti insultano: è una grazia! E ti mettono in prigione: è una
grazia! Assomigliare a Cristo crocifisso. Non c’è altro.
Trovare la volontà di Cristo! Dice la Chiesa d’oriente chi ti potrà trovare?. Trovare la volontà
di Cristo. Tutto quello che nella vita ti umilia ha un valore grandissimo. Tutto. Pensa che il
demonio è il padre della superbia. Della superbia. I superbi…
Se nella tua vita c’è qualcosa che ti umilia, ringrazia il Signore. Perché il Signore dà la sua
grazia agli umili. E che cos’è l’umiltà? È la verità.
Diceva Santa Teresa di Gesù, Santa Teresa d’Avila: “L’umiltà è la verità. Vivere la
verità.” Allora, in questa opera a tutti è possibile cambiare vita. E c’è uno che è un ubriacone.
Un altro che non ha la volontà. Non si fa con le tue forze. Il potere del sangue di Cristo, ha il
potere di fare di te, una nuova creazione. Una nuova creazione. Fantastico. Ma cose vere.
Si sono alzate nel Cammino quattrocento famiglie, per andare in tutta l’Europa. Il Papa ha
inviato da qui le prime cento famiglie. Famiglie che sono in Asia, famiglie che sono in Tokio,
che sono nel Giappone, che sono in Corea. Impressionante. Ma chi lo poteva dire? Sono
fratelli normalissimi, della Parrocchia. Che si trovano missionari in Africa, missionari in
Corea con il cibo dei coreano, tutto crudo. Che veramente Cristo è risorto, veramente! Cristo è
risorto, veramente! Cristo è risuscitato!
(assemblea)
Veramente risuscitato!
Allora morire è meglio che vivere, dice San Paolo. Bisogna cantare.

Cantiamo insieme: PORTAMI IN CIELO

Il testo di San Paolo che dice: morire è andare con Cristo. Morire è certamente migliore.
Per andare con Cristo.

Canto: PORTAMI IN CIELO

Preghiera finale di KIKO: Signore, io ti ringrazio per questo incontro, sai che per me è stato
un po’ difficile, ti benedico per questa diocesi, per l’apostolo di questa diocesi, successore
degli apostoli, anche per il sindaco, anche per le autorità, per le persone che sono qui, anche
per i fratelli. Signore ti ringrazio per questo incontro, e supplico per questa diocesi, per la città
di Fermo, anche per questa Provincia, anche per Porto San Giorgio, per tutte le Comunità, le
Parrocchie, anche per quelle parrocchie che non hanno aperto il Cammino. Signore aiuta
questa diocesi. Donaci Signore speranza per l’Europa e voglia di evangelizzazione del mondo.
Donaci il Tuo Spirito Signore, il Tuo spirito che ci fa essere uno con tutta l’umanità, uno con
i musulmani, con gli ebrei, con tutti. Uno con ogni uomo sei tu Signore. Te lo chiediamo con
la preghiera che Cristo ci ha insegnato. Per questo noi che siamo tutti peccatori, possiamo
chiamarti Padre Nostro.