E’ un evento che “riempie di speranza” i cuori dei cattolici vietnamiti, apre nuove prospettive, suscita grande attesa: l’incontro fra Benedetto XVI e il presidente del Vietnam, Nguyen Minh-Triet, annunciato per domani in Vaticano, catalizza l’attenzione della Chiesa vietnamita che ha da poco aperto il suo Anno Santo e che vive l’Avvento in “gioiosa attesa delle grazie del Signore”: è quanto dichiara in un’intervista all’agenzia Fides mons. Pierre Nguyen Van Nhon, vescovo di Dalat e presidente della Conferenza episcopale del Vietnam. "Per noi questo incontro - afferma il presule - è segno del reciproco rispetto, che permetterà uno scambio molto utile. La comunicazione serve in vista di una mutua comprensione, che aprirà così nuove promesse e speranze per il Vietnam e per la Chiesa cattolica. Stiamo vivendo questo Anno giubilare, aperto il 24 novembre, sul tema 'La Chiesa di Cristo in Vietnam: mistero, comunione e missione'. Questa celebrazione - continua il vescovo di Dalat - si inserisce nel solco della millenaria tradizione della Chiesa come un tempo propizio di grazia, di conversione, di riconciliazione, in vista dell’ evangelizzazione. Oggi vogliamo essere degni della grazia delle nostre origini: nel Giubileo intendiamo approfondire e arricchire la comunione ecclesiale per costruire il bene comune della società. Per questo desideriamo che l’incontro metta in risalto che la Chiesa non intende in alcun modo sostituirsi ai responsabili governativi. Desideriamo soltanto, in uno spirito di dialogo e collaborazione rispettosa, - conclude il presidente dei vescovi vietnamiti - poter dare un giusto contributo alla vita della nazione, al servizio di tutto il popolo". (R.P.)
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