Life Unexpected”, “Vita inaspettata”, è
il titolo del nuovo “drama” della rete
televisiva americana per ragazzi The CW,
del quale è stata appena trasmessa la puntata
pilota e che promette di diventare un
caso. La serie racconta una sorta di post
Juno, ovvero il probabile destino di una
bimba data in adozione da una mamma
teenager. Lux è una ragazzina che dopo
aver trascorso un’infanzia tra famiglie affidatarie
per nulla affidabili (madri alcolizzate
con compagni viscidi e molesti, fratellastri
guardoni etc.) decide di fare richiesta
per la propria emancipazione. A
causa di un cavillo burocratico, però, Lux
si trova a dover cercare i genitori biologici
per far firmare loro la rinuncia permanente
dei diritti, mai firmata all’epoca del
suo affido. Da qui parte la storia raccontata
dallo show: la ragazzina, che ricorda Juno
per la sfrontatezza e il carisma, bussa
alla porta di un trentenne mai cresciuto e
gli dice di essere “una specie di contenitore
di metà del suo patrimonio genetico”,
insomma sua figlia.
Grazie al “ragazzo padre”, Lux scopre
che sua madre è quella speaker radiofonica
schietta e cinica che lei ha sempre
ascoltato, quella “voce della verità” che
l’ha aiutata a crescere senza sogni e senza
speranze. L’ex ragazza madre, infatti, è il
classico ritratto della donna con un problema
irrisolto di “mancata maternità” alle
spalle: incapacità di fidarsi del prossimo,
difficoltà nell’impegnarsi nelle relazioni
di coppia. Per non parlare dell’orologio
biologico non funzionante. Altrettanti
problemi che minano alla radice la relazione
con il suo compagno di vita e di lavoro,
il quale, ignaro, si ostina a chiederle
cosa le sia accaduto in passato per farla diventare
quello che è. E’ Lux lo scheletro
nell’armadio della giovane donna, e Lux
ripiomberà nella sua vita proprio durante
una diretta radiofonica. L’incontro tra le
due è molto emozionante, soprattutto
quando l’adolescente racconta alla madre,
convinta di aver lasciato la sua bambina in
buone mani, di non essere mai stata “appetibile”
per i genitori adottivi, a causa di
un problema cardiaco risolto solo all’età
di tre anni, dopo numerose operazioni.
Vinti dai sensi di colpa, i genitori biologici
si presentano all’udienza per l’emancipazione,
dove, come per un assurdo scherzo
del destino, il giudice affida proprio a
loro la tutela congiunta della ragazzina.
Questa svolta è l’incipit della storia che
verrà raccontata nella prima stagione del
telefilm. Agli autori, ora, la sfida di mantenere
alto il livello di uno show che ha
esordito con un bellissimo episodio pilota.
Far riflettere i teenager è lo scopo dichiarato
della serie, senza moralismi, ma attraverso
espedienti narrativi per loro accattivanti,
come il simbolismo che percorre il
primo episodio in cui viene più volte citato
il famoso video comparso sul Web in cui
due australiani vengono riconosciuti dal
leone da loro allevato e poi lasciato in libertà.
Il tutto a sottolineare come certi legami
superano anche le barriere del tempo.
Da segnalare gli scambi di battute con
cui i genitori biologici, alla presenza della
ragazzina, si rinfacciano il mancato uso
del preservativo o fanno riferimento alla
non scelta dell’aborto, scusandosi poi immediatamente
con la stessa Lux. Passaggi
narrativi importanti che insistono proprio
sulla natura della piccola protagonista,
prova vivente di quella che diventa una vita
inaspettata, non troncata sul nascere:
una persona.
Daniela Delle Foglie
Il Foglio 29 gennaio 2010