Da PiùVoce.net, con un grazie a Lucia per la segnalazione.
A lato, Jerôme Lejeune con un suo piccolo paziente. È un uomo che la Francia intera avrebbe tutte le ragioni di onorare profondamente.
Sulla bioetica francese l'ombra delle lobby
Fondazione Lejeune: esigenze quasi inesistenti della ricerca sulle embrionali nella nuova legge
Qualche luce e non poche ombre, nel rapporto finale sugli stati generali della bioetica, reso noto giovedì e approvato dall’assemblea dei deputati, che in Francia sarà la base per la nuova legge nazionale in materia. Il deputato dell’Ump Jean Leonetti, che ha già dato il proprio nome alla legge sul biotestamento, ha confermato che ci saranno il divieto dell’utero in affitto e l’impossibilità di accesso alla fecondazione artificiale per le donne sole. Ma a preoccupare è la riconferma, senza più limiti temporali, dei finanziamenti alle ricerche sulle cellule staminali embrionali, e proprio mentre la comunità scientifica internazionale è sempre più orientata a lavorare sulle staminali adulte riprogrammate.
La Fondazione Lejeune, a questo proposito, ha parlato di “esigenze quasi inesistenti”, e ha aggiunto che, contro ogni evidenza scientifica, il rapporto soddisfa “appetiti economici e finanziari”, perché, “scientificamente, e in una prospettiva terapeutica, non ci sono mai state meno ragioni di oggi per la deroga al rispetto legale dell’embrione. La sola giustificazione di questa rottura è puramente finanziaria” e consiste nel recuperare i milioni già investiti in questa ricerca “vendendo a laboratori farmaceutici le tecniche di bersagliamento di molecole sulle staminali embrionali”. Come nell’America di Obama, dove il presidente ha dovuto onorare gli impegni assunti con i suoi sostenitori nelle lobby farmaceutiche e nella California liberal, anche in Francia qualche calcolo di bottega si fa beffe, oltre che del rispetto per esseri umani allo stato embrionale trasformati in materiale di laboratorio, delle stesse risultanze degli avanzamenti scientifici, che indicano nella riprogrammazione delle cellule adulte la via maestra.
Nicoletta Tiliacos