DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Dietro il reality ci sono i giovani Il reality continua ad essere (assieme alla fiction) il genere per eccellenza della televisione generalista

Con l’inizio dell’anno è iniziata l’inversione di tendenza del Grande Fratello? Parrebbe proprio di sì, a giudicare dagli eccellenti risultati d’ascolto ottenuti nella penultima (6.055.000 spettatori medi, 26,8% di share) e, soprattutto, nell’ultima puntata (6.578.000 spettatori, 29,46% di share), quella dell’eliminazione del discusso George. Dopo un «kick off» — una partenza— eccellente (oltre il 30% di share), il programma rischiava la stagnazione: per una forte concorrenza, per un cast modesto.

E invece si è ripreso, confermando la persistente forza del brand GF. A conferma di due dati molto chiari: il reality continua ad essere (assieme alla fiction) il genere per eccellenza della televisione generalista, la forma di intrattenimento capace di mostrarsi trasversale alle fasce di pubblico e di registrare ottimi ascolti. Il reality, in secondo luogo, vive in osmosi col discorso sociale: si attiva, diventa un successo nel momento in cui riesce a uscire dal teleschermo per far parlare di sé nelle piazze virtuali (forum, blog...) e in quelle reali (in ufficio, davanti al distributore di caffè). GF, in particolare, è una «scatola vuota»: si nutre di trame e personaggi in grado di dividere, di appassionare: è quanto è riuscito a fare George con le sue donne, fuori e dentro la casa. Da notare con attenzione: i target più giovani sono i più infedeli alla tv, ma anche quelli che dettano le tendenze. E i 15-24enni rappresentano il miglior share per GF10, superando il 45% di share.

Aldo Grasso
Corriere della Sera 18 gennaio 2010