Il web 2.0 è qui. Il web 3.0 sta per arrivare. Dai blog alle reti sociali di ultima generazione, l’importante è navigare… stando fermi.
Non c’è niente da fare, per cogliere al volo i cambiamenti del web bisogna sempre cercare in “certi” campi. Non a caso, come già detto, il cardine in Italia della rivoluzione social è stato Badoo, sito sul quale era possibile conoscere persone, principalmente usato per uno scopo in particolare, che non stiamo qui a dire.
EXCURSUS - Se dunque vogliamo capire come andrà avanti questa lunga evoluzione verso il “boh” del web nostrano (e, per certi versi, di quello mondiale), dobbiamo analizzare quanto abbiamo visto sino a oggi. Dall’era dei blog di tempo ne é passato: basti pensare che Dada, principale detentrice di Splinder che è la prima piattaforma italiana al riguardo, ora vede probabilmente il suo mercato più florido negli mp3. L’impatto esplosivo dei Social ha infatti trasformato l’utente protagonista in un “flusso” intermediale, fatto di video, audio, post. Un tuttologo, che si occupa sia di auto in siti specializzati che di nanoparticelle in forum di esperti e non, posta video divertenti autoprodotti e raccoglie tutto in un’unica pagina, che sia facebook o friendfeed poco importa. Sono i cosidetti aggregatori d’identità, nuova frontiera dell’esperienza in rete, vero avatar della propria presenza online. Caratterizzati tutti come “social“, questi nuovi “non luoghi” come ama dire la sociologia sono però di più. Sono la propria vetrina in rete, quella a cui unire i propri amici, la rappresentazione del “noi” nella sua forma più compiuta.
VIETATO USCIRE - Ha fatto discutere la notizia secondo cui Facebook ha “bloccato” un simpatico sito che permetteva di suicidare il proprio Ego virtuale. Già da tempo la possibilità di eliminare il proprio account e la lunga trafila da seguire sono oggetto di discussione: il Social Network vuol forse tenerci incatenati? Sotto sotto coccola quegli impulsi, paradossalmente asociali, che trattengono per ore gli utenti in rete (anzi, su Facebook), fra una partita a Poker e un Poke? Non è dato sapere. E’ certo, sin dagli esordi del web, che i massimi esperti di costruzione dei siti consigliavano, tra le altre cose, di inserire i target blank sui propri link onde evitare l’uscita degli utenti dal sito. L’esperienza del web deve essere totalizzante e in un modo in cui marketing e “libertà” si fondono e confondono, accorgimenti come questo venivano incontro a tutte e due le esigenze.
ULTIMA FRONTIERA - L’ultima frontiera del web sembra essere il social network…al quadrato. Unendo il concetto di aggregatore al 2.0 nasce infatti una nuova esperienza ben semplificata dalla case history di questo Social Network italiano: chi di voi, o utenti di Facebook, non ha ricevuto doni natalizi sulla propria bacheca? Cliccando su uno di questi, era possibile accedere appunto a quello che sembrava, sembra e forse a tutti gli è effetti è un social network dentro il social network. Voti, possibilità di aggiungere profili al proprio, etc. Una sorta di Badoo su facebook che segue la scia del cambiamento di tutte le applicazioni, sempre più alla ricerca dell’unione duratura fra utenti (o sottinsiemi di utenti user di questa o quella app). Sarà questo il 3.0? I Social classici, in questo caso Facebook, che diventano una sorta di browser a loro volta per esperire nuove realtà sociali al loro interno? A vederla, sembra l’ennesima applicazione della coda lunga che, è proprio il caso di dirla alla Nietzsche, morde la coda a sé stessa in un circolo che non finisce mai.
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