Con l'apertura della prima scuola cattolica in Laos e il riconoscimento dello status di ente ecclesiastico ottenuto dal governo italiano, il Circolo San Pietro inizia un nuovo anno di attività, il 141° dalla fondazione, nel segno del servizio agli ultimi.
Nel pomeriggio di lunedì 22 febbraio - festa della cattedra del principe degli Apostoli - si è tenuta nella sede di Palazzo San Calisto l'assemblea solenne, durante la quale il presidente generale Leopoldo Torlonia ha fatto il punto sui momenti più significativi dell'anno appena conclusosi e illustrato le iniziative in cantiere. Fiore all'occhiello di questo 2010 è proprio il plesso scolastico, inaugurato lo scorso 10 febbraio nella regione laotiana di Ban Simang, nel vicariato di Savannaketh. Le suore della Carità vi accolgono una ventina di bambini tra i due e i cinque anni, e gestiscono l'annesso ambulatorio medico. La recettività è di 80 posti, ma la stagione delle piogge e le difficoltà di collegamento tra i vari villaggi hanno limitato per il momento il numero delle iscrizioni. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione aiuti internazionali del Circolo, che in passato ha anche ospitato a Roma decine di piccole vittime del disastro nucleare di Chernobyl, ha istituito borse di studio per seminaristi lituani, ha realizzato in Etiopia il villaggio per orfani Madonna della vita, ha reso possibile il completamento del monastero romeno Mater Unitatis a Visoara, ha contribuito a una scuola professionale a Malindi in Kenya. Nel 2007, su interessamento dell'arcivescovo Salvatore Pennacchio, delegato apostolico in Laos, un vecchio pollaio è stato trasformato in scuola materna.
Pur con lo sguardo rivolto alle povertà di tutto il mondo, l'associazione opera prevalentemente in Italia. "Con decreto del ministero dell'Interno pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 20 gennaio scorso - ha detto in proposito il presidente - abbiamo ottenuto lo status di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto, per dotarci degli strumenti giuridici necessari a svolgere le nostre attività caritative". È stata anche portata a termine la revisione del regolamento, approvata dall'assemblea dei soci dopo quella dello statuto.
Tracciando un bilancio del 2009 Torlonia ha ricordato la visita compiuta il 13 dicembre da Benedetto XVI all'Hospice Fondazione Roma per incontrare i malati terminali assistiti dai volontari del Circolo. Quindi ha accennato alla nuova ferula che il Papa ha iniziato a usare dai primi Vespri di Avvento, dono del Circolo come quella offerta a Pio ix nel 1877, che lo stesso Benedetto XVI utilizzava dalla domenica delle Palme 2008. Altri momenti salienti, infine, la riapertura in aprile della cucina economica di via Adige e quella a luglio dell'asilo notturno Leone xiii. "In un'epoca segnata dalla perdita di speranza - ha detto - i giovani sentono l'incertezza del futuro mentre gli anziani e i malati sembrano essere un peso inutile e improduttivo e gli immigrati vivono il dramma della lontananza dal proprio mondo e l'esclusione da una società che li emargina e li rifiuta. Il Circolo con le sue opere con l'accoglienza aperta a tutti, diventa testimonianza concreta di fedeltà al Vangelo".
Successivamente il segretario generale Piero Fusco ha presentato i nuovi soci, che hanno fatto la professione di fede seguita dalla consegna di distintivi, medaglie e onorificenze. L'incontro - al quale sono intervenuti tra gli altri l'arcivescovo Jean-Louis Brugùes, segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, il vescovo Paolo De Nicolò, reggente della Prefettura della Casa pontificia, membri del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, tra i quali l'ambasciatore d'Italia Antonio Zanardi Landi, il comandante Domenico Giani, direttore dei Servizi di sicurezza e protezione civile del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano - si è concluso con il saluto dell'assistente ecclesiastico monsignor Franco Camaldo, che ha riproposto una riflessione di Pio xii sul significato della cattedra di Pietro. (gianluca biccini)
(©L'Osservatore Romano - 24 febbraio 2010)