DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Il catastrofismo climatico è stato costruito su dati falsificati di Antonio Gaspari

In Italia solo pochi giornali se ne sono accorti ma nella stampa
anglosassone lo scandalo è enorme. Il Guardian, giornale progressista
britannico, ha scritto che "ci troviamo di fronte è un piccolo gruppo di
scienziati che, per anni, ha esercitato una grande influenza nel manovrare
l'allarme mondiale in materia di riscaldamento globale". E il Daily
Telegraph, altro quotidiano d'oltremanica, ha aggiunto: "Cambiamento
climatico: il peggiore scandalo scientifico della nostra generazione".

Stiamo parlando del "Climategate" e cioè la scoperta che Philip Jones,
direttore della CRU (Unità di Ricerca Climatica presso l'università di East
Anglia) e alcuni suoi stretti collaboratori, non solo hanno selezionato i
dati in maniera arbitraria, cioè escludendo tutti quelli che contraddicono
la teoria del global warming, ma addirittura che le serie pubblicate non
sono vere e che i dati sono stati falsificati.
Philip Jones, è responsabile delle due serie fondamentali di dati usate
dall'IPCC (Ufficio ONU per lo studio dei cambiamenti climatici). Ciò
significa che tutti i grafici che dovrebbero dimostrare la teoria del global
warming sono stati costruiti con i dati fasulli forniti da Philip Jones.
Anche il libro di Al Gore "Una scomoda verità" ed il relativo film sono
costruiti sui dati del CRU diretto da Philip Jones.
In uno dei messaggi inviati via e-mail da Philip Jones ad un suo
collaboratore si legge: "Ho appena portato a termine il trucco che Mike ha
fatto su Nature (rivista scientifica, ndr) di aggiungere le temperature
reali a ciascuna serie degli ultimi 20 anni (ad es., dal 1981 in poi) e dal
1961 per permettere a Keith di nascondere la caduta".
Le prove delle avvenute manipolazioni e falsificazioni dei dati sono così
schiaccianti che John Beddington, il capo consigliere scientifico del
governo inglese, sul sito internet del Times del 27 gennaio ha scritto:
"L'impatto del riscaldamento globale è stato esagerato da alcuni scienziati
e c'è urgente bisogno di maggiore onestà nel riportare le previsioni dei
cambiamenti climatici". Ed ha aggiunto: "I climatologi dovrebbero essere
meno ostili nei confronti degli scettici che mettono in dubbio l'origine
antropica del global warming. La scienza cresce e migliora alla luce delle
critiche". Nel frattempo, intervistato dalla BBC, il professor Jones ha
detto che i dati da lui forniti non sono disponibili perché lui ha
accumulato migliaia di fogli pieni di dati registrati a mano di cui non
ricorda l'origine. Il Climategate, che i mezzi di comunicazione italiani
hanno per lo più ignorato, sta sconvolgendo anche gli uffici delle Nazioni
Unite.
Siamo arrivati al punto che gli uomini della sicurezza alle Nazioni Unite
non solo hanno impedito al giornalista irlandese Phelim McAleer di far
domande ad Al Gore sul Climategate nel corso della conferenza di Copenhagen,
ma gli hanno anche staccato il microfono. McAleer ha cercato di porre
domande simili al docente di Stanford, Stephen Schneider, tra i maggiori
sostenitori del global warming il quale si è rifiutato di fare commenti.
Quando McAleer ha fatto una domanda a Schneider, un membro dello staff ha
cercato di azzittirlo manipolando il suo microfono e un membro della
sicurezza ha chiesto a McAleer e alla sua squadra di spegnere la telecamera
nonostante essi protestassero di essere membri accreditati della stampa. Il
18 febbraio il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, ha preso atto "con
rammarico" delle dimissioni di Yvo De Boer, segretario esecutivo della
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfcc). E,
come riportato anche dal quotidiano "Libero" il 15 febbraio, il prof. Robert
Watson, che ha guidato l'IPCC dal 1997 al 2002 ha dichiarato che "Non è vero
che ci stiamo squagliando. Il surriscaldamento del pianeta è un'enorme
bufala. L'organismo delle Nazioni Unite che consiglia i leader mondiali sui
cambiamenti climatici deve indagare sugli errori che hanno portato a
esagerare l'impatto del riscaldamento globale". Watson ha aggiunto che "la
relazione degli esperti del gruppo intergovernativo (Ipcc) sui cambiamenti
climatici ha sbagliato a far di conto, esagerando il problema". In effetti
l'IPCC di errori ne sta compiendo a bizzeffe. Tra gli ultimi quello relativo
allo scioglimento dei ghiacciai dell'Himalaya. Nell'ultimo rapporto
pubblicato dall'IPCC (Fourth Assessment Report del 2007) è scritto che a
causa del riscaldamento globale i ghiacciai dell'Himalaya dovrebbero
scomparire entro il 2035. Ma il governo indiano ha presentato una critica
dettagliata al rapporto dell'IPCC rilevando un colossale errore. Il rapporto
dell'IPCC faceva riferimento ad una pubblicazione degli anni '90 del
glaciologo russo Wladimir Kotljakow in cui si sosteneva che se lo
scioglimento del ghiacciaio si sarebbe verificato verso il 2350. La data del
2350 è diventata 2035 (con un taglio di 315 anni) su indicazione del
ricercatore indiano Syed Hasnain. A questo proposito il climatologo tedesco
Hans von Storch ha chiesto le dimissioni del presidente IPCC, Rajendra
Pachauri, perché questi avrebbe giocato la carta dello scioglimento dei
ghiacciai himalayani all'unico scopo di ricevere altri sostanziosi fondi per
le sue ricerche. Stupisce infatti scoprire che il ricercatore indiano Syed
Hasnain, che ha dato origine all'errore, lavora oggi all'Energy and
Resources Institute (Teri) di Nuova-Delhi, il cui direttore è proprio
Rajendra Pachauri. Sbagliati anche i dati dell'IPCC sui Paesi Bassi: secondo
il Rapporto dell'Ufficio ONU, l'Olanda sarebbe per metà sotto il livello del
mare. Il governo olandese ha fatto presente che la cifra esatta è il 26%.
Come è evidente il castello di fantasmi e di paure costruito dai
catastrofisti sta cadendo a pezzi, ma il crollo di questa ideologia, così
come quella comunista, lascerà solo macerie. Per trasformare i problemi
ambientali in risorse c'è bisogno di una nuova cultura "ecottimista", meglio
nota come "Ecologia Umana". Un'ecologia fondata su un idea più ottimista
dell'uomo e della sua capacità di amare. Un umanità che non è maledizione ma
benedizione del pianeta, non impoverimento ma ricchezza per il mondo. Un
umanità la cui prole suscita speranza e non disperazione. Diceva Wiston
Churchill: "L'ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista
vede pericolo in ogni opportunità".






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rollo-dei-profeti-di-sventura.
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