l sistema progettato in Giappone distingue sesso e fascia di età e consente così di proporre contenuti mirati
Da "Minority Report" alla realtà: ma ci sono problemi di privacy
Il nuovo manifesto pubblicitario
"vede" gli utenti che passano davanti
Il sistema progettato in Giappone distingue sesso e fascia di età e consente così di proporre contenuti mirati
MILANO - La pubblicità ti guarda e sa ciò che vuoi: in una scena del film «Minority Report» il protagonista John Anderton, ligio detective del Dipartimento di Polizia del Pre-crimine, cammina in un futuristico centro commerciale attorniato da grossi cartelloni pubblicitari che dapprima lo identificano per poi martellarlo di spot fatti su misura per lui. La visione del leggendario Philip K. Dick e portata sul grande schermo da Steven Spielberg non sembra più tanto distante dalla realtà. Una scena di "Minority Report"
PUBBLICITA' MIRATA - Il gigante della tecnologia giapponese Nec ha sviluppato un cartellone pubblicitario simile a quelli apparsi nel blockbuster con Tom Cruise. Il sistema di riconoscimento facciale, chiamato «Next Generation Digital Signage Solution», distingue sesso e fascia di età di chi passa. E consente così di proporre una pubblicità a target, più accurata, più mirata, insomma - grazie ai dati demografici ottenuti - viene cucita perfettamente addosso al potenziale cliente. La nuova tecnologia si scontra tuttavia con i fautori della privacy, preoccupazioni che la Nec - secondo quanto riferisce il britannico Telegraph -, nega. I responsabili affermano che la persona «catturata» rimarrebbe anonima e che le immagini dei loro visi verrebbero immediatamente cancellate. La tecnologia viene tuttora collaudata in alcuni dei centri commerciali più importanti del Giappone.
RICONOSCIMENTO FACCIALE - Da diversi anni molte società cercano di ottimizzare questo sistema. Anche su pressione delle grosse agenzie di pubblicità. La società Nec ha spiegato che ogni tabellone per le affissioni dispone di una mini camera fotografica con un monitor a schermo piatto integrato. Quando un persona passa davanti al cartellone vengono colti i dati sull'età (una stima su una forbice di 10 anni) e il sesso; con l'ausilio di un dispositivo per il riconoscimento facciale le informazioni vengono poi elaborate da un calcolatore interno. Più una persona resta davanti alla macchina fotografica, più esatti risulteranno le informazioni acquisite. Per Takeshi Yamamoto di Nec, i cartelloni «intelligenti» - pensati soprattutto per i centri commerciali, gli aeroporti e le aree pubbliche - consentono agli inserzionisti la possibilità di stabilire, con precisione, a quale utenza inviare il proprio messaggio, per fornire così la réclame ad hoc. Molte sarebbero infatti già le aziende interessate a questo sistema, e finora - riferisce Abc News -, Nec ha lavorato con l'azienda triestina Illycaffè, che opera prevalentemente nel settore del caffè e l'operatore di telecomunicazioni giapponese Kddi. Nei prossimi mesi la tecnologia verrà sperimentata anche negli Usa.
Elmar Burchia
10 marzo 2010
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