DIRITTI FONDAMENTALI - «Come chiunque altro i giocatori hanno il fondamentale diritto di espressione» spiega sul sito della FifPro Wil Van Megen, avvocato del sindacato internazionale, che sottolinea come anche nel caso delle bestemmie deve valere il principio che «ognuno ha il diritto di dire ciò che vuole, anche se può essere spiacevole». Il legale ricorda inoltre che «in base alle norme nazionali e alla legislazione internazionale, la libertà di espressione può essere rivista soltanto con un atto del Parlamento. Il potere di una federazione sportiva non può essere estesa ai diritti fondamentali. Se la Figc vuole punire questo, lo può fare solamente con l'appoggio del Ministero della Giustizia. Ma vorrei far notare che nessun governo ha fatto qualcosa del genere negli ultimi 100 anni».
CONI - Non si fa attendere la reazione di Gianni Petrucci. «La FifPro ha perso un'occasione per tacere» dichiara il presidente del Coni. Era stato proprio Petrucci a sollecitare un intervento della Figc contro le bestemmie in campo.
Redazione online
23 marzo 2010
© Copyright Corriere della Sera 23 marzo 2010