DI F ULVIO P ANZERI
L ibri che rappresentano la nascita di un grande scrittore, di una forza che non cessa, ma sembra consolidarsi più il tempo passa, non sono frequenti. È una delle prime considerazioni che si ha rileggendo un romanzo che ha più di settant’anni e non li dimostra. Parliamo di Sotto il sole di Satana di Georges Bernanos, il libro che lo impone all’attenzione del pubblico e fa di un autore, che nel 1926 ha 36 anni e si è dedicato ad altri lavori fino ad allora nella vita, uno scrittore di successo. Infatti il suo romanzo, inaspettatamente, diventa subito quello che oggi chiameremmo un best-seller, con centomila copie vendute. Ora ritorna in una nuova edizione, introdotta da Elio Guerriero, anche come contributo alla riflessione sulla figura del prete.
Scrive Guerriero: « Sotto il sole di Satana viene riproposto ai lettori nell’anno che Benedetto XVI ha voluto dedicare al sacerdote.
L’intento non è certo quello di opporre un modello sacerdotale alternativo ai preti dei nostri tempi. Si vuole evidenziare , invece, l’attualità di alcune tematiche care a Bernanos: il peso del male sulla scena del mondo e nella storia di ogni uomo; l’ansia di liberarsene fino all’autodistruzione; il desiderio della confessione; la ricerca incessante di Dio che ai fedeli, più ancora dei non credenti, non dà tregua». Protagonisti sono due persone che vivono un loro paradosso nell’intuire gli opposti di cielo e terra, di bene e di male, di finito e di infinito. Il male non è solo condanna, ma una sorta di prova per Bernanos. E per raccontarci la forza e il percorso della redenzione sceglie due figure che non si dimenticano tanto facilmente, una ragazzina di 16 anni, Mouchette, che sceglie, deliberatamente, di scendere all’inferno, di sporcarsi le mani con il male, lasciando che il suo giovane corpo venga violato e mercificato, diventando un’assassina, e un giovane curato di campagna, un po’ rozzo, per niente istruito, forse per molti nemmeno tanto portato per il sacerdozio. È una figura che Bernanos disegna reinventando i tratti del Santo Curato d’Ars, al quale s’ispira, in questa parabola che lo porta a riconoscere il male, ad intraprendere una lotta ardua contro il Maligno, quel Diavolo che per Bernanos è presenza reale nei nostri giorni. Tanto che aveva dichiarato: «Al romanzo moderno manca Dio, ma gli manca anche il diavolo. Posso capire che un materialista non ami sentire parlare di Satana perché non vuole vedere nella vita interiore altro che lo squallido campo di battaglia degli istinti. Una volta introdotto il diavolo, è difficile fare a meno della Grazia per spiegare l’uomo». È questo il punto nodale che Sotto il sole di Satana riporta alla nostra attenzione: come il male non possa essere nascosto, ma sia parte della natura umana e come l’uomo si lasci agire attraverso il Maligno nella perdita della sua dignità, una discesa nell’abisso degli inferi, simile a quella di Gesù Cristo, durante la Passione sulla Croce, necessaria per ritrovare il senso dell’assoluto, la necessità della Redenzione, là dove la Grazia giunge a cambiare l’uomo.
È ancora Bernanos che ci spiega le ragioni di questo paradosso, come un atto di moralità nei confronti del lettore: «Se io forzo il lettore a scendere in fondo alla propria coscienza, se gli mostro, con ogni evidenza, che l’umana debolezza non spiega tutto, che essa è alimentata, sfruttata da una sorta di genio feroce e cupo, quale altra scelta gli resterebbe che gettarsi in ginocchio, se non per amore almeno per terrore, e invocare Dio?». È ciò che accade ai nostri protagonisti: ognuno ha bisogno dell’imperfezione, secondo Bernanos, per giungere alla verità della Grazia. Il suo prete Donissan è un santo «fuori dagli schemi»: non è il modello di perfezione, ma proprio in questa connotazione ha più valore e forza il suo percorso di redenzione. Bernanos lo definisce «un santo vulnerabile », «un’anima forsennata», con le sue debolezze di cui Satana approfitta per braccarlo. In questo suo essere messo alla prova dal suo nemico, dalla sofferenza di questa condizione, trova la salvezza. Giustamente Guerriero in questo libro, attraversato dalle tempeste dell’anima, ritrova «un inno di riconoscenza ai sacerdoti, più o meno deboli, più o meno santi».
Georges Bernanos
SOTTO IL SOLE DI SATANA
San Paolo. Pagine 208. Euro 15,00
© Copyright Avvenire 27 marzo 2010