Il 15 dicembre 1974 l'APA (American Psychologist Association), la  massima associazione mondiale di psicologi, votò una risoluzione che  definiva l'omosessualita non un "disturbo" (mental disorder) ma un  "diverso orientamento". Votò poco più della metà degli aventi diritto, e  poco più della metà di questi ultimi votò favorevolmente.
Da allora  i manuali di psichiatria considerano l'omosessualità non più un  "disturbo" ma un "orientamento".
Nel 1990 in Olanda le  associazioni omosessuali hanno ottenuto la depenalizzazione dei rapporti  sessuali con minorenni al di sopra dei 12 (dodici) anni (l'Olanda  è tuttora tristemente famosa per le sue "civili" conquiste su temi come  la vita, la droga, etc).
Nel 1994 il consiglio  direttivo dell'APA tolse dal settore delle patologie anche la pedofilia,  affermando che sarebbe un "disturbo" solo se il pedofilo prova sensi di  colpa (!!!).
Le lobby pedofile (per esempio il NAMBLA,  north-american men-boy lovers association, che fa parte della ILGA,  international lesbian & gay association) stanno facendo pressioni  per far accettare la "normalità" della pedofilia nonostante la  preoccupazione popolare per la pedofilia (il paradosso è che il "campo"  della pedofilia si restringe: per esempio, si abbassa l'età per la  pillola a 13, 12, 10 anni).
Romano Prodi, nel 2002 quando era  Presidente dell’Unione Europea, sopperì alla decisione di Bush di  ritirare i finanziamenti USA all’UNFPA erogando una somma quasi  identica, 32 milioni di euro (pari circa a 44 milioni di dollorai), alla  stessa UNFPA e all’IPPF, due organizzazioni fortemente coinvolte in  programmi di pianificazione familiare e aborti forzati.
L'IPPF,  International Planned Parenthood Federation, nel 1969, nella  presentazione di un piano strategico all'organizzazione non governativa  Population Council, che pure si occupa di pianificazione della  popolazione, raccomandava di "incoraggiare la diffusione  dell'omosessualità".
In particolare, l'UNFPA finanzia programmi  di aborto in Cina (dove per legge ad ogni famiglia è consentito avere un  solo figlio; dal secondo in poi, se non si è disposti a pagare una  pesantissima tassa, vengono abortiti anche al nono mese, o uccisi dopo  la nascita). Oggi queste restrizioni sono state più allentate. Il  Governo "sopporta" fino a due figli. Per gli altri vi è l'aborto  soprattutto se sono femmine.
In particolare, l'IPPF ha stretti  rapporti e largamente finanzia organizzazioni gay e pedofile, come la  ILGA (International Lesbian and Gay Association) e il NAMBLA (North  American Man-Boy Lovers Association, associazione di pedofili).
Per  i trentadue milioni di euro elargiti nel 2002 (contributi ottenuti  dalle tasse che abbiamo pagato noi), l'IPPF e l'UNFPA ringraziano Romano  Prodi.
Ricordiamoci che ciò che vent'anni fa sembrava  uno scandalo (che cioè i gay si potessero sposare) oggi diventa proposta  di legge (la prima di Zapatero in Spagna, la prima del governo  Prodi-Luxuria-PecoraroScanio in Italia).
Nel giro di pochi anni  cinema, TV, giornali faranno sembrare "normale" anche la pedofilia (la  "caccia al pedofilo" di oggi è solo la tecnica del fil di ferro:  spostare l'attenzione esageratamente in una direzione, per poi invertire  la rotta ed effettuare l'operazione in senso opposto, fino a che il fil  di ferro si spezza - ricordiamoci del cambiamento morale negli USA,  passati tranquillamente dal puritanesimo ossessivo degli anni cinquanta  all'estremo permissivismo degli anni sessanta e settanta).
Alcune  delle cause della patologia omosessuale
Alla patologia  dell'omosessualità contribuiscono fattori psicologici (per esempio:  assenza di figura paterna nel caso maschile) e fattori sociali (per  esempio di ribellione, come risposta alle oppressioni del campo sociale,  specialmente per il caso femminile).
Esistono perciò  associazioni per la cura dell'omosessualità ("terapia riparativa", in  genere associata ad un cammino di conversione religiosa), per esempio: www.exoduseurope.org,  www.couragerc.net  - che testimoniano "guarigione" mediamente in due terzi dei casi  (chiaramente, senza la volontà di guarire, non guariscono).
Nota:  il vizio è un'abitudine a comportarsi in modo disordinato, cioè una  prolungata ripetizione di atti disordinati che a lungo andare si  incancrenisce fino a portare ad uno stadio di dipendenza psicologica e  fisica dalla quale è molto difficile uscirne se non si viene aiutati e  se non si è motivati nel volerne uscire. Si comporta esattamente come  una droga autoprodotta dalla mente.
Esiste un rapporto di  interdipendenza tra vizio e malattia. Per esempio, si può arrivare  all'alcolismo per libera scelta (in nome dell'apparente  "gratificazione"), fino a che non si crea uno stato di dipendenza  psicologica ("come faccio senza bere?") e patologie organiche (disturbi  dell'apparato digerente e di quello cardiovascolare). Lo stesso discorso  vale per l'omosessualità.
Dunque si può diventare "schiavi" a  partire da scelte inizialmente "libere" soprattutto se queste sono già  sbagliate in partenza per illogicità col funzionamento naturale umano il  quale non può separare i tre aspetti della sua natura: corpo, mente e  spirito.
C'è poi da distinguere l'omosessuale dall'attivista  gay (quest'ultimo pretende falsamente di rappresentare tutto  il mondo degli omosessuali).
Conclusione:
a)  l'omosessualità è una (pur complessa) patologia; pertanto, dato che il  diritto del malato non è di crogiolarsi orgogliosamente nella malattia  ma di guarire, i "diritti dei gay" non possono consistere in altro che  nel guarire dall'omosessualità;
b) per lo stesso motivo,  l'attivista gay (malato che non vuole guarire) non può accampare  diritti, né può pretendere di rappresentare l'omosessuale che soffre  della sua condizione e vuole uscirne;
c) l'APA, la stessa  associazione che ha dichiarato scienza la propria opinione (con un  quarto dei voti degli aventi diritto), declassando arbitrariamente  l'omosessualità da patologia a "orientamento" (?!?), ha fatto nel 1994  la stessa operazione con la pedofilia, e vista la "normalizzazione"  effettuata dai media nei confronti degli attivisti gay, c'è seriamente  da temere per quella sulla pedofilia (normalizzazione prossima ventura);  nel frattempo già si muovono le acque per il matrimonio tra  consanguinei (cfr. il caso spagnolo e il film che arriverà a breve o che  in questo momento è già arrivato) e per la poligamia;
d)  omosessualità e pedofilia sono due perversioni sessuali (liscia, gassata  o Ferrarelle, sempre acqua è), per cui non c'è da meravigliarsi degli  stretti legami - anzitutto economici - tra l'IPPF (abortisti), l'ILBT  (sodomiti e affini) e il NAMBLA (pedofili).
Un guizzo in  risposta ad una sedicente vittima della pedofilia (molto probabilmente  convertita dal trauma in lesbica) che ha lanciato i suoi strali contro  il blog UrloKristiano.splinder.com...
Alla signorina  "vittima della pedofilia che si sente offesa dall'accostamento tra  omosessualità e pedofilia" voglio rispondere anzitutto con la mia  vicinanza nella preghiera per l'orrendo crimine di cui è stata vittima,  ma non posso fare a meno di tirarle le orecchie perché il filosofare con  sottili distinguo tra le perversioni sessuali è quantomeno ingenuità,  ma forse lei lo capirà solo quando vedrà la diretta TV della giornata  del Pedofili Pride, in cui sfileranno obbedienti l'ArciGay (con i loro  figli adottivi), l'associazione per il matrimonio tra fratelli e  sorelle, i rappresentanti del movimento per la poligamia, il tutto come  al solito tappezzato di bandiere rosse e di Che Guevara.
Ripeto:  se io venti o trent'anni fa vi avessi detto: "occhio, a breve i gay si  potranno «sposare», e nell'anno del Giubileo faranno il loro Gay Pride a  due passi dal Vaticano", mi avreste preso per pazzo, per eccentrico,  per esagerato, avreste gridato "impossibile!" con quanto fiato avete nei  polmoni.
E ora vorreste chiamarmi "esagerato" perché parlo del  Pedofili Pride e denuncio questo stato di cose?
Eppure già da  dodici anni a questa parte "il pedofilo che non si sente colpevole della  sua pedofilia, non è malato, ma ha solo un «diverso orientamento»!!!"
Possiamo  veramente affermare, senza sentire lo stomaco accartocciarsi su sé  stesso che l'azione pedofila su un bambino PURO E INNOCENTE, sia  "buona"?
Bibliografia
Le affermazioni  riguardanti IPPF, ILGA, NAMBLA, APA, sono documentate in:
"Domande  e risposte sul problema dell'omosessualità", articolo di Bruto Maria  Bruti comparso su "Cristianità", anno XXX, n.314 (novembre/dicembre  2002), pp.9 e ss.
DISCERNERE
Uno sguardo profetico sugli eventi