"Nell’ultima settimana abbiamo denunciato più di 500 siti pedo-pornografici ma abbiamo anche fatto segnalazioni dettagliate su situazioni delicatissime che sono pervenute alla nostra attenzione tramite il numero verde nazionale (N.d.R.italiano). Il problema è che noi denunciamo giornalmente ma non c’è un quotidiano che riprenda la notizia. E’ la conferma dell’azione strumentale contro la Chiesa nei riguardi della pedofilia”: lo ha detto ieri, in una intervista a Radio Vaticana, don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione “Meter” ( www.associazionemeter.org ), che da 20 anni è in prima fila nella lotta alla pedofilia e pedopornografia. Il sacerdote indaga a 360 gradi sulla questione pedofilia. Intanto questa mattina abbiamo pubblicato con ampio rilievo nell'edizione cartacea del Giornale del Popolo le linee Guida che l'allora cardinale Ratzinger nel 2001, appena diventato responsabile a tutti gli effetti della gestione dei casi di abusi su minori da parte di preti, ha studiato e messo in atto con il suo Dicastero, la Congregazione per la Dottrina della Fede. Come dice bene il titolo di apertura del Giornale di oggi: "Ecco come agiva Ratzinger, se interessa la verità" e come riprende il vescovo di Lugano nell'intervista che gli ho fatto "si confermano i meriti di Joseph Ratzinger per la linea di assoluto rigore che la Chiesa ha adottato", qui ci sono altri elementi per farsi un'idea oggettiva della realtà, oltre le chiacchiere del New York Times e compagnia. Il tutto però "se interessa la verità" (se).
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Cristina Vonzun