DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Australia Eutanasia, guida online per anziani

il tema dell’eu­tanasia divede il dibattito politico, nazionale e locale.

Nell’Australia meridionale (capoluogo Adelaide), il deputato indipendente Bob Such presenterà alla camera bassa del Parlamento, la House of Assembly, un disegno di legge per l’introduzione, appunto, dell’eutanasia. Lo scorso anno un’iniziativa simile, per volontà dei Verdi, era stata discussa alla camera alta, il Legislative Council, dove era stata bocciata con 11 voti contrari (9 a favore) su un totale di 22 senatori. A detta del suo ideatore, la legge consentirà l’eutanasia soltanto se è volontaria, la malattia incurabile e il dolore insopportabile. Per Such non è una norma per persone che 'semplicemente' vogliono smettere di vivere.


L’
Australia è stato tra i primi Paesi al mondo a legalizzare l’eutanasia: nel 1995 il Territorio del Nord (capoluogo Darwin) la introdusse nel suo ordinamento. La legge, entrata in vigore nel 1996, venne annullata nel 1998.

Nel frattempo almeno quattro persone furono 'aiutate' a morire.

Il dibattito eutanasico è al centro di un braccio di ferro tra Philip Nitschke, medico attivista pro­eutanasia, e il governo centrale di Canberra.

L’uomo è noto nel mondo per i seminari e i manuali su come togliersi la vita. Le autorità stanno facendo di tutto per bloccare i siti sul 'suicidio sicuro', ma ciò sembra non bastare: almeno 200 anziani hanno imparato a Sydney come aggirare i filtri di Internet, necessario in vista delle misure del governo per restringere l’accesso a certi contenuti nel web. Il seminario di
hacking era organizzato da Exit International, l’associazione di cui Nitschke è fondatore.


F
inora Canberra è riuscita a proibire la vendita del suo volume
The peaceful pill handbook,

ma soltanto nelle librerie, non online. Tra i 'consigli' su come togliersi la vita Nitschke propone l’assunzione del pentobarbitone, droga per animali venduta legalmente in Messico. Exit International ha dei 'volontari' pronti a farselo spedire dall’America in Australia, dove è illegale.

Simona Verrazzo

© Copyright Avvenire 13 maggio 2010