Saluto gli organizzatori e i participanti.
È per me una grande gioia rivolgere a voi tutti, nell`occasione del quinto anniversario del Ministero petrino del nostro amato Benedetto XVI, il mio cordiale saluto e i miei incoraggiamenti.
Ringrazio l`Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote per l`iniziativa di celebrare in oggi questo colloquio sul Summorum Pontificum; ringrazio anche i conferenzieri per la loro participazione e per il loro lavoro, così ccome i partecipanti per il loro interesse ed il loro sostegno.
Nel cuore del Santo Padre e al centro delle sue preoccupazioni come pastore della Chiesa, si trova la conoscenza profonda del mistero della Liturgia e il desiderio che sia celebrata e vissuta da tutta la Chiesa con delicatezza e fervore, e che così facendo generi e comunichi quel dinamismo soprannaturale, desiderio di Cristo stesso, affinchè la testimonianza di tutti i cattolici sia unanime e efficace per trasformare le realtà del nostro mondo.
Il Motu proprio Summorum Pontificum deve essere inteso in questa visione d`insieme dell`insegnamento e degli atti del Santo Padre, e mai come qualcosa di isolato o di semplicemente `anedottico' destinato ad alcuni per delle situazioni particolari. Favorire l`accesso alla forma liturgica del Rito Romano ufficiale fino alla riforma desiderata dal Vaticano II, non è una concessione alla nostalgia o all`integrismo, è piuttosto un passo per favorire la Comunione Ecclesiale e un aiuto per orientare e meglio capire l`attuale "forma ordinaria" della LIturgia Romana secondo un`ermeneutica della continuità.
L`interesse suscitato dalla celebrazione della "forma straordinaria" del Rito Romano, specialmente fra i giovani che pur non l`hanno mai conosciuta, va senza dubbio oltre la semplice curiosità o l`ammirazione estetica. Al contrario, è probabile che si tratti, per buona parte dei nostri giovani, di soddisfare una sete e che per ciò siano necessari dei "linguaggi" che siano "differenti" e che ci spingano verso nuove frontiere, imprevedibli per molti pastori della Chiesa. Non credo che sia una questione da confondere o da analizzare prendendo in considerazione le ideologie integriste.
È evidente che queste iniziative pastorali del nostro Santo Padre Benedetto XVI, per portare frutti, devono esser accompagnate da un`intensa attività di formazione, e da un approfondimento teologico, storico, pastorale, giuridico, e spirituale, alla luce del tesoro della Liturgia cattolica e degli insegnamenti dei Padri e dei Santi Pastori della Chiesa durante i secoli. Spero, e già me ne rallegro, che delle iniziative come il presente colloquio aiuteranno senza dubbio a contribuire a questa formazione.
A tutti, una volta ancora, organizzatori, conferenzieri e partecipanti, rivolgo il mio affettuoso saluto e la mia Benedizione.
Dal Vaticano, 20 aprile 2010
+ Antonio Card. Cañizares Llovera