Quanto sono affidabili i dati statistici proposti dalla Stampa italiana? Con quale criterio le agenzie di stampa, i giornali, le Tv e le radio si fidano delle ricerche, degli studi proposti dai comunicati stampa di associazioni e centri di ricerca non governativi? O meglio: è possibile che le agenzie di stampa pubblichino ricerche e studi senza verificare se la fonte che le fornisce è affidabile o ha i requisiti per produrli?
Così si presenta la ricerca “Il dato è tratto”, condotta da Frediano Finucci e Giuseppe Ragusa per l’associazione Rena.
E’ però sotto gli occhi di tutti il preoccupante trend che vede policy makers e giornalisti preferire ad analisi quantitative attente e scientificamente accurate una realtà dipinta ad arte su di una tela di pregiudizi e di percezioni emotive. Da un lato dati di dubbia provenienza e di non provata fondatezza scientifica falsano i dibattiti su temi di grande rilevanza. Dall’altro le informazioni che invece sarebbero necessarie per migliorare il rapporto fra istituzioni e cittadino/consumatore sono quasi totalmente non disponibili.
La ricerca passa quindi a raccontare nel concreto alcuni illuminanti episodi di uso maldestro e ingannevole dei dati da parte della stampa italiana e di alcuni enti che della comunicazione distorta hanno fatto grande uso in questi anni. In particolare rispetto all’opera di scadente informazione fatta da due enti – Telefono Blu e Osservatorio di Milano – assiduamente ripresi dai media nazionali (e internazionali). L’analisi di Rena è molto attenta e approfondita e si conclude con delle dettagliate proposte metodologiche per migliorare il rapporto tra informazione e attendibilità dei dati in Italia. Riproduciamo la parte dello studio che riguarda il funzionamento delle comunicazioni di Telefono Blu.
Il 28 dicembre il principale quotidiano economico italiano, Il Sole 24 Ore, propone un articolo sui saldi in Italia1:
Abbiamo qua una “previsione” (quella dell’associazione dei consumatori Telefono Blu) ed una “stima” (quella della principale associazione dei commercianti italiani, Confcommercio) differenti, e non di poco:
Ma quanto spenderanno gli italiani? Secondo le previsioni dell’associazione Telefono Blu, nei 50‐60 giorni che i consumatori avranno a disposizione per effettuare gli acquisti, non dovrebbero entrare nelle casse dei negozi più di 3 miliardi di euro, con una riduzione del 20% circa rispetto allo stesso periodo del 2009.
(…) secondo le stime di Telefono Blu, l’intenzione media di spesa è di poco superiore ai 280 euro: al Nord sarà di 350, nel sud di 250, e nel centro di 300 ma si potranno registrare anche qui fenomeni a macchia di leopardo in base agli sconti e al pregio delle merci (…)
Diverse le stime di Confcommercio che prevede una spesa media a persona di 174 euro, di 400 euro quella per la famiglia, per un totale di 6,1 miliardi di euro che va ad incidere per il 21% sul fatturato del settore abbigliamento.
Abbiamo qua una “previsione” (quella dell’associazione dei consumatori Telefono Blu) ed una “stima” (quella della principale associazione dei commercianti italiani, Confcommercio) differenti, e non di poco:
Vengono poi proposte due intenzioni di spesa precisando per quella di Confcommercio la differenza tra famiglia e persona, mentre per Telefono Blu non viene detta la differenza.
Perché nell’articolo non ci si chiede il motivo di questa enorme differenza? Dipende dalla metodologia? Qualcuno sta sbagliando i calcoli? Come sono state ottenute queste cifre? L’associazione Telefono Blu è più affidabile della Confcommercio o viceversa?
Appena pochi giorni prima, il 23 dicembre, il quotidiano L’Unità, sulla sua versione online, riportava il contenuto di questa agenzia Apcom:
Roma, 23 dic.2009 (Apcom) ‐ Come lo scorso anno, gli italiani si scambieranno gli auguri in questi giorni natalizi con un miliardo di telefonate. La stima è di Telefono Blu che prevede oltre 500 milioni di sms, in calo del 2% rispetto allo scorso anno. Saranno oltre 400 milioni le mail di auguri, in crescita sul 2008; in 100 milioni si diranno Buon Natale attraverso i social network. Solo nel giorno di Natale si stimano 180 milioni di sms. Meno utilizzati gli mms: 15 milioni, che Telefono Blu definisce un vero flop come le videochiamate.
Cosa si augurano gli italiani? Il 30% Buon Natale, di cui almeno il 40% un Santo Natale (maggiore attenzione alla cristianità); il 25% scrive Buon Natale e Buon Anno; il 45% fa un saluto personalizzato: dato in crescita del 15% rispetto lo scorso anno. Per quanto riguarda le telefonate: da mobile a mobile e fisso saranno il 58%; da fisso a fisso e mobile il 23%. Nel totale delle telefonate fisso e mobile vanno contate anche le chiamate all’estero comprese quelle dai phone center che sono il 15%. Il 4% rappresenta le chiamate attraverso il computer. Entrambe queste ultime due voci sono in crescita e sono raddoppiate rispetto agli ultimi 3 anni. Oltre il 62% prevede allegati per la maggior parte zippati e linkati: video il 15%, immagini supportate da musica oltre il 60% solo musicali. Cartoline e biglietti auguri “sempre in diminuzione” si attestano intorno ai 70 milioni, quasi un retaggio, anche se elegante, del passato, fa notare Telefono blu.
Dunque una nuova “stima”: ma su che dati? Anche questo non è specificato. Eppure la “stima” è dettagliatissima: il numero di sms, mms, il contenuto dei messaggini, le chiamate dai phone center, addirittura il numero di allegati inviati via computer. Insomma, un lavoro complesso. La nostra prima reazione è stata quella di fare un riscontro presso il principale gestore telefonico italiano, Telecom Italia. Questa la risposta:
Telecom negli anni passati divulgava alla stampa dati di traffico relativi a SMS/MMS e chiamate esclusivamente in occasione delle festività natalizie (sostanzialmente Natale e Capodanno). Anche gli altri operatori solitamente lo fanno. Quest’anno Telecom non ha divulgato dati. Stime per queste particolari giornate non ne vengono fatte. Tutti i dati sono elaborati a consuntivo. Non passiamo i dati a Telefono Blu.
Non conoscendo le loro fonti ci riesce difficile dare una valutazione in questo senso.
Per curiosità siamo andati allora a vedere tutti i comunicati, relativi a dati diffusi da Telefono Blu, pubblicati in rete dall’agenzia ANSA dal 2005 al 2010 (una sessantina perlopiù in occasione dell’estate, di Pasqua e Natale) integrandoli anche con quelli lanciati da altre agenzie nazionali (Apcom, AGI etc..).
Da questa nostra ricerca emerge che:
A) Le agenzie rilanciano i comunicati dell’associazione senza aver ben chiara la natura dei documenti proposti (sono sondaggi? Ricerche ex post? Stime? Proiezioni su dati degli anni passati?). Presentando questi comunicati le agenzie di stampa usano, infatti, i termini più disparati:
Stando al resoconto; secondo i calcoli; è stato calcolato che; stando al rapporto dell’associazione; Telefono Blu stima che; Telefono Blu prevede che; Telefono Blu ha reso noti alcuni dati, Telefono Blu precisa; secondo la stima; secondo le rilevazioni; Telefono Blu legge i dati; è previsto che; Telefono Blu ha esaminato il trend; i numeri li fornisce Telefono Blu.
In tutti i lanci di agenzia manca un qualsivoglia riferimento alle fonti sulle quale ci si appoggia. In un solo caso abbiamo trovato una fonte: il 18 giugno del 2005 l’agenzia ANSA riporta un comunicato di Telefono Blu “secondo il quale” nel mese di giugno saranno 6 milioni gli italiani in vacanza; qui è citata la fonte “Unioncamere‐Isnart – Destinazione italiana delle vacanze programmate per giugno settembre 2005”.
Dopo quest’esempio, nei 5 anni successivi, le agenzie ANSA che rilanciano i dati di Telefono Blu non riportano più niente.
B) Vengono riportate percentuali, dati e numeri, accompagnate da considerazioni virgolettate di varia natura, che, di fatto, non si possono verificare presso altre fonti (ad esempio ISTAT, CENSIS, etc…):
FESTA PAPA’: IL 19 MARZO DI CHI E’ DIVISO DAI FIGLI /ANSA (…) Sono quasi 20 milioni i papà, circa il 35% di questi è anche nonno, mentre i figli mediamente sono 1,7 ed in maggioranza femmine. Secondo telefono blu sono proprio le figlie che in questo giorno dedicano più attenzione ai padri. Saranno almeno 12 milioni i papà che riceveranno qualcosa dai figli con una spesa media, calcola telefono blu di 7 euro per un totale di oltre 80 milioni di euro (5% in più dello scorso anno).
(ANSA) ‐ ROMA, 8 dic 2005 ‐ Sono almeno 12 i milioni di alberi veri o surrogati che verranno allestiti in questi giorni nelle case degli italiani, mentre almeno 7,5 milioni di famiglie faranno uso di addobbi sui balconi delle abitazioni. I numeri li fornisce Telefono Blu, il quale ricorda che, come per i giocattoli per bambini, anche per gli addobbi esiste un forte mercato nero, e se e’ difficile dire a quanto ammonti la cifra del suo business, si e’ comunque prossimi a 40‐50 milioni di euro.
ANSA‐ Roma, 7 lug 2006 ‐ Per l’associazione Telefono Blu il tempo incerto e la partita di domenica sera avranno una leggera incidenza sulle partenze, che saranno comunque massicce. Telefono blu stima che il 55% degli italiani vedrà la sfida mondiale fuori della propria abitazione.
(ANSA) ‐ ROMA, 24 DIC 2007 ‐ Per la cena e il pranzo di Natale, ogni famiglia spenderà 114 euro, il 10% in meno rispetto all’anno scorso. Lo sostiene Telefono Blu che stima anche la spesa per il pranzo di Capodanno, 125 euro (‐7%). Secondo l’associazione, gli italiani utilizzeranno 100 mila tonnellate di pasta, 4 milioni di cotechini, 2500 tonnellate di lenticchie, 52 milioni di bottiglie, 6 milioni di champagne. Ed ancora: sono 7 milioni coloro che festeggeranno nei ristoranti ma molti di più nelle case.
ANSA 27 DIC 2008 (…) Secondo Telefono Blu, ”gli italiani si sono già bruciati oltre 2/3 dei 48 miliardi di tredicesime e stipendi (per doni, viaggi e pranzi‐cene oltre 16 mld; per carburanti oltre 1 mld; altri 15 circa per tasse, mutui e bollette)”.
C) I numeri proposti da Telefono Blu a volte si ripetono negli anni.
(ANSA) ‐ ROMA, 9 DIC 2007 ‐ A tracciare il quadro dello shopping natalizio è l’associazione dei consumatori Telefono Blu che ha esaminato il trend delle spese in 12 grandi città italiane nei primi due week end del mese (…) per quanto riguarda le scelte, a guidare la classifica dei prodotti acquistati vincono i regali per i bambini (24%), seguiti dallo shopping in ‘tessile regale o auto regalo’ (20%), ‘l’oggettistica design regalo e non (12%), alimentari (15%), prodotti ‘no food’ diversi (12%), hi‐tech e tecnologia (14%).
Percentuali identiche a quelle riportate in un’agenzia dello stesso periodo di due anni prima:
(ANSA) ‐ ROMA, 4 DIC 2005‐ Weekend di shopping natalizio per gli italiani (…) Secondo le stime dell’associazione [Telefono Blu] che ha svolto una verifica in 12 grandi città (…) i prodotti più acquistati si stima siano i regali per i bambini (24%), ma anche l’abbigliamento, sia da mettere sotto l’albero che da indossare subito (20%). Gli alimentari viaggiano intorno al 15%, l’hi‐tech al 14% e il comparto oggettistica e design al 12%.
D) Solo in rari casi Telefono Blu accenna ad una parvenza di metodologia:
(ANSA) ‐ ROMA, 29 nov 2005‐ Aumentano del 5% rispetto allo scorso anno gli italiani che hanno deciso di trascorrere le vacanze natalizie in viaggio o sulla neve. Il dato raccolto e diffuso da Telefono Blu si riferisce ai viaggi già prenotati con il metodo dell’advance booking (…) Secondo i dati dell’associazione, sempre riferiti ad un primo bilancio degli advance booking (prenotazioni fino ad un mese di distanza dal viaggio), gli italiani in partenza sono in totale tra gli otto e i nove milioni. (…) Trend positivo, secondo le previsioni di Telefono Blu calcolate su un campione di 15 mila turisti, anche per i viaggi last minute e last second. Il periodo considerato va dal 20 dicembre fino al 15 gennaio, tempo utile per trascorrere le vacanze di Natale e Capodanno. In tale periodo, secondo l’associazione, la metà dei quasi quattro milioni di dipendenti, pari a 3,4 milioni di famiglie, potrebbe pensare di programmare un viaggio, dati gli aumenti previsti sugli stipendi (compresi gli arretrati) per tutto il settore pubblico.
Ma proprio la metodologia dichiarata porta lo statistico a rivolgersi alcune domande.
Si passa infatti velocemente da “dati raccolti su viaggi prenotati sull’advance booking”, ad un “primo bilancio degli advance booking” per poi terminare a “previsioni calcolate su di un campione di 15 mila “turisti” per i viaggi last minute e last second nel periodo che va dal 20 dicembre fino al 15 gennaio. Ora, a parte la perplessità di fare previsioni su persone che vengono definite vagamente “turisti”, se i viaggi sono prenotati all’ultimo minuto (se non addirittura all’ultimo secondo) come si fa il 29 novembre (data dell’agenzia) a dire quanta gente partirà dal 20 dicembre al 15 gennaio?
E ancora: Telefono Blu parla de la metà dei quasi quattro milioni di dipendenti che “potrebbe pensare” di programmare un viaggio, dati gli aumenti previsti sugli stipendi (compresi gli arretrati) per tutto il settore pubblico. Sembra di capire dunque che il campione analizzato si limita ai dipendenti pubblici: ma ha senso fare uno studio tagliando fuori la maggioranza dei lavoratori italiani, che sono quelli impiegati nel settore privato14?
E) Vengono riportati virgolettati con una terminologia statistica chiaramente errata:
CAPODANNO: TELEFONOBLU, 16 MLN FAMIGLIE A CASA MA CRESCE SPESA OGNI NUCLEO SPENDE 115 EURO PER CENONE (ANSA) ‐ ROMA, 30 dic 2005 ‐ ”Sono 16 milioni le famiglie che festeggeranno in casa con gli amici l’arrivo del nuovo anno e ogni famiglia spenderà mediamente 115 euro per il cenone di San Silvestro, 8 euro in più di quanto andato via per Natale, per una spesa globale che cresce a circa 2 miliardi, il 5% in più rispetto allo scorso anno”. È quanto emerge dall’indagine compiuta da Telefono Blu che ricorda che quest’anno ‘’sarà possibile cenare fuori casa in 65.000 ristoranti aperti domani sera con un costo medio che va dai 50 ai 1.000 euro”.
Il costo medio, infatti, deve essere una cifra singola, non può oscillare tra due estremi. Perché l’agenzia riporta questo virgolettato, oltretutto concettualmente sbagliato? Insomma, qual è il valore informativo di tale affermazione? Immaginate un articolo che riporta: “nelle concessionarie italiane è possibile acquistare auto con un prezzo che va dai 7000 ai 100.000 Euro”. Che senso ha?
Perché nessun giornalista di agenzia, nessun caporedattore che ha passato i lanci, in questi anni si è posto il problema di verificare questi dati o quantomeno di chiedere, di fronte a queste evidenti incongruenze, su quali fonti e metodologia si basino questi i comunicati? Possiamo fare due ipotesi:
1. Le agenzie non ritengono opportuno citare la metodologia che Telefono Blu riporta nei comunicati che spedisce loro.
2. Telefono Blu non comunica alle agenzie la metodologia usata e queste ultime pubblicano i dati fidandosi dell’associazione.
Abbiamo fatto una prova.
Lo scorso 23 marzo una nostra associata giornalista ha telefonato al presidente di Telefono Blu Pierre Orsoni (un cellulare recuperato da contatti personali di un altro giornalista) per chiedere informazioni sui movimenti degli italiani in prossimità delle vacanze di Pasqua 2010, dati che periodicamente Telefono Blu diffonde alle agenzie.
Il giorno 25 marzo ci arriva una mail dall’indirizzo telefonobluitalia@virgilio.it senza allegati, carta intestata, senza firma: non c’è traccia di fonti o di metodologia.
Il giorno stesso l’ANSA e l’AGI riprendono pari pari il documento (che vi riportiamo integrale in fondo al testoi). E anche stavolta alcune dichiarazioni lasciano perplessi:
PASQUA: IN VACANZA 14‐16 MILIONI DI ITALIANI, 1,5 MLN IN MENO (AGI) ‐ Roma, 25 mar. ‐ Sono fra i 14 e i 16 milioni (1,5 milioni in meno rispetto lo scorso anno ) gli italiani che si prenderanno una vacanza, o meglio un vacanzina per questa Pasqua e partiranno già da questo week end. Le elezioni amministrative ovviamente incideranno e non poco nei flussi. Lo prevede Telefono Blu Consumatori, secondo cui assisteremo a flussi anomali. Infatti, soprattutto i possessori di seconde case preferiranno prendere i due giorni del week end e votare lunedì mattina. Saranno almeno 3 milioni. (…) Il grosso invece dei vacanzieri inizierà a partire dopo aver votato la domenica. Questo secondo scaglione sarà di almeno 5 milioni ed è composto da chi farà più giorni di vacanza, recandosi anche all’estero. (…) La Festa di Pasqua è, ed è bene non dimenticarlo, prima di tutto la più importante Festa Cristiana assieme al Natale (la morte e la resurrezione), le più importanti chiese sono nei centri storici, occorre assolutamente consentire l’accesso. Saranno almeno 25 milioni gli italiani che si recheranno nelle chiese nei giorni pasquali. (…) Treni: Non c’è il tutto esaurito, la maggior parte degli utilizzatori torna dai parenti.
Quest’ultima affermazione in particolare ci lascia perplessi e cerchiamo di capire su quali basi siano state fatte queste previsioni. In fondo alla mail Telefono Blu indica un numero di cellulare 347.5574680 al quale i giornalisti possono rivolgersi per informazioni: L’ANSA non lo pubblica, l’AGI sì. La mattina stessa proviamo a chiamare: risponde una segreteria telefonica di Vodafone con una voce maschile che dice di chiamare il numero 199.443378 o mandare un fax al 1782.228788 oppure di scrivere una mail all’indirizzo telefonobluitalia@virgilio.it. Essendo i primi due numeri a pagamento decidiamo di far inviare una mail da un giornalista membro di RENA:
Inviato: giovedì 25 marzo 2010 12.37 A: ‘telefonobluitalia@virgilio.it’ Oggetto: richiesta contatto Buongiorno
ho letto l’AGI qua sotto, ho provato a chiamare il cellulare indicato alla fine e mi dice di scrivere a quest’indirizzo mail. spero sia giusto. Volevo alcune informazioni. mi potete contattare?
grazie
Immediata arriva una risposta automatica:
‐‐‐‐‐Messaggio originale‐‐‐‐‐ Da: telefonobluitalia@virgilio.it [mailto:telefonobluitalia@virgilio.it] Inviato: giovedì 25 marzo 2010 13.04 Oggetto: Re: richiesta contatto
‐‐‐‐‐ The following is an automated response
‐‐‐‐‐ to your message generated on behalf of telefonobluitalia@virgilio.it
grazie per averci contattato , se non riceverai risposta entro 72 ore , rinvia la tua e‐mail o il tuo fax , puoi anche telefonare allo 199.44.33.78 e lasciare il tuo messaggio completo .www.telefonoblu.it www.sosconsumatori.it www.telefonoh.it
Ancora lo stesso numero a pagamento. Lo componiamo: una voce ci risponde che per quella telefonata pagheremo “0,35 Euro al minuto IVA compresa con un costo di scatto alla risposta di 0,16 Euro IVA compresa”, e subito scatta una segreteria telefonica con una voce anonima che dice:
“Benvenuti a Telefono Blu. Lasciate un messaggio con il vostro numero di telefono, la città e il motivo della chiamata”
Curioso che a dei giornalisti venga fornito un numero a pagamento per avere informazioni. Comunque, due giorni dopo riceviamo una mail anonima, ovvero non firmata, che dice:
‐‐‐‐Messaggio originale‐‐‐‐‐ Da: Telefono Blu Italia [mailto:telefonobluitalia@virgilio.it]
Inviato: sab 27/03/2010 12.37 Oggetto: R: richiesta contatto
Va bene proceda grazie Ci dica
Intanto auguri di Buona Pasqua
Rispondiamo alla mail:
Buongiorno e buona Pasqua anche a lei
Volevo avere alcune informazioni sui vostri interessanti studi: si tratta di sondaggi, di previsioni o di cos’altro? Che metodologia statistica usate e su quali fonti vi basate? In particolare volevo sapere come siete arrivati ad individuare che saranno 3 milioni i possessori di seconde case a votare questo lunedì.
Un altro dato interessante che vorrei approfondire è il numero di italiani che andranno in chiesa nei giorni pasquali: 25 milioni. Come l’avete determinato? Cordiali saluti
Il messaggio viene letto:
Il messaggio
A: telefonobluitalia@virgilio.it Oggetto: R: richiesta contatto Inviato: 27/03/2010 20.40
è stato letto il giorno 29/03/2010 10.19.
Ma a questa richiesta non abbiamo mai ricevuto risposta. Nel frattempo la giornalista di RENA che aveva contattato la prima volta il sig. Orsoni continua a chiamare il suo cellulare che per diversi giorni risulterà staccato.
In mancanza di una fonte diretta cerchiamo a questo punto di sapere qualcosa di più cercando informazioni nel sito internet di Telefono Blu www.telefonoblu.it. Da un’analisi delle informazioni lì pubblicate emerge che Telefono Blu:
“dirige un attivissimo osservatorio dei consumi in collaborazione con centri di ricerca e società di rilevazione dati che consente all’organizzazione di elaborare dati e statistiche dalla parte del turista consumatore”.
Ma il sito non ha una parte dedicata a questo “osservatorio” né fornisce i contatti di chi lo dirige o ci lavora. Navigando nella parte chiamata “sondaggi” Telefono Blu sembra aver commissionato due soli sondaggi in 5 anni.
• Il primo nel dicembre 2003 fatto dalla società NET ricerche Srl sui consumi natalizi: qui le informazioni sono dettagliate ed esaustive sia per quanto riguarda la metodologia usata, i nomi dei ricercatori, le domande e i risultati.
• Il secondo commissionato alla CRM – Group Srl nel luglio 2007 e riguarda le vacanze degli italiani. Anche qua vengono fornite informazioni impeccabili (metodologia, campionatura, domande, risultati).
Ora, per legge i sondaggi devono essere comunicati, con tanto di metodologia e campionatura, in una parte del sito dell’agenzia delle Comunicazioni (AGCOM) e negli anni 2004‐2006‐2008‐2009‐2010 non risultano altri sondaggi commissionati a queste due società da Telefono Blu (al contrario, come abbiamo visto, che nel 2003 e nel 2005).
Dunque tutte le altre informazioni fornite alle agenzie di stampa in questi anni su che dati si basano? Il sito ha una parte dedicata a sondaggi on line fatti da chi vi entra e vuol partecipare ma, come specifica lo stesso Telefono Blu, non hanno alcun valore.
Sempre in fondo alla pagina dei sondaggi vengono però dati i link a due centri: L’Istituto Regionale di ricerca della Lombardia (IreR) e l’Istituto di Studi ed Analisi Economica (ISAE).
Abbiamo interpellato l’ufficio stampa di questi due istituti ed entrambi16 ci hanno detto di non conoscere né passare informazioni a Telefono Blu. Perché allora inserirli nella web page?
Essendo i rapporti e gli studi di questi due centri pubblicati sui rispettivi siti internet si potrebbe anche ipotizzare che Telefono Blu possa aver utilizzato alcuni loro dati; niente di male: basterebbe però dichiarare la fonte e la metodologia usata per elaborare dati altrui.
© Copyright IL Post