DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

La Sindone, il business e le reazioni degli oppositori. da Il Blog di Andrea Tornielli

Ieri sono andato a Torino con la mia famiglia in visita alla Sindone. Ho compiuto il percorso, e dopo circa un’ora di cammino e di coda (composta e silenziosa) ho potuto sostare per qualche minuto davanti a quell’immagine misteriosa e potente. In questi giorni è uscito in edicola un numero speciale di MicroMega dove sono pubblicati articoli contro l’autenticità della Sindone. Uno di questi è dedicato al “sacro business”, un’altro al “Medioevo televisivo della sacra sindone”. In quest’ultimo vengo citato anch’io in quanto ospite della trasmissione Top Secret condotta da Claudio Brachino: MicroMega ironizza su di me (e sul mio essere “aziendalista”, in quanto dipendente del Giornale che partecipa a una trasmissione Mediaset), e scrive nelle tre righe che mi dedica, che io ripeto “il solito refrain”. La rivista diretta da Paolo Flores d’Arcais se la prende con conduttori e programmi TV, rei di dare poco spazio al dissenso che sarebbe in grado di smontare (?) in pochi minuti tutte le tesi dei poveretti (non importa se scienziati…) che invece propendono per l’autenticità. A proposito di “sacro business”, vorrei rivelare un piccolo particolare: partecipando di recente a una delle trasmissione televisive dedicate alla Sindone, mi è stato confidato che l’unico ospite a pretendere un adeguato cachet in denaro, era proprio colui che doveva dimostrare la falsità della Sindone. Forse, se gli oppositori si abbassassero a partecipare gratis, come fanno gli altri, riceverebbero qualche invito di più. Ma almeno non abbiano la faccia tosta di parlare di “sacro business”…
Questa mattina ho visto lo spazio dedicato ieri da Pomeriggio Cinque al caso Sindone. Era presente Antonio Lombatti, del Cicap, il quale, oltre a parlare in modo piuttosto alterato, è arrivato a mettere in discussione le ricerche fatte sulla Sindone perché alcuni degli scienziati che fecero i prelivi nel 1978 “avevano la croce al collo”. Ecco, finalmente arriviamo al punto: comincino allora a buttare a mare le scoperte di Newton, Keplero, Galilei… Tutti scienziati credenti! Scriveva Alfred North Whitehead (La scienza e il mondo moderno): “La scienza ebbe origine in Europa a causa della diffusa fede nelle sue possibilità, essa è un derivato della teologia medievale. Non può provenire che dalla concezione medioevale, la quale insisteva sulla razionalità di Dio”.