DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Navarro: la verità su Maciel. Giovanni Paolo II non ha bloccato nulla, anzi. La beatificazione non corre rischi

Joaquin Navarro Walls, l'uomo che è stato per molti anni Direttore della Sala Stampa della Santa Sede sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, assicura che la beatificazione di Giovanni Paolo II “non è in pericolo” a causa dello scandalo pedofilia, “perché mai bloccò o nascose”, anche se riconosce che Benedetto XVI “il Papa saggio si sta caricando della responsabilità di errori che tutti sappiamo non sono suoi”.
MARCO TOSATTI

Joaquin Navarro Walls, l’uomo che è stato per molti anni Direttore della Sala Stampa della Santa Sede sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, assicura che la beatificazione di Giovanni Paolo II “non è in pericolo” a causa dello scandalo pedofilia, “perché mai bloccò o nascose”, anche se riconosce che Benedetto XVI “il Papa saggio si sta caricando della responsabilità di errori che tutti sappiamo non sono suoi”.
Navarro, parlando di papa Wojtyla a un'agenzia-web di lingua spagnola, Aciprensa, dice che “A volte in una persona le virtù sono in relazione con i difetti personali. Giovanni Paolo II era una persona di bontà straordinaria. E la bontà deve essere controllata dalla ragione perché, al contrario si possono commettere degli errori. Era così buono che poteva passare come buono”.
La beatificazione può essere toccata dallo scandalo pedofilia?
" Assolutamente no. E citiamo un caso concreto, quello di Maciel. In quegli anni nel sito della Congregazione, troviamo un documento autografo di Maciel in cui diceva più o meno: ‘So che mi si accusa di questo, di questo e di questo. Giuro davanti a Dio che è tutto falso. Non penso a difendermi, lascio tutto nelle mani di Dio. Firmato, Maciel’. Questo stava nella pagina web fino al momento in cui ho dovuto comunicare all’opinione pubblica il risultato del processo canonico contro di lui. Un processo che è iniziato con Giovanni Paolo II e si è chiuso poco tempo dopo la sua morte, nel primo anno di pontificato di Benedetto XVI”. Quindi non ha bloccato o occultato nulla?
“Assolutamente no. Queste accuse sono smentite oggettivamente e storicamente da questo fatto concreto che mi è piaciuto raccontarle”.
Allora il cardinale Sodano intervenne affinché alcune informazioni “sensibili” sul caso Maciel non giungessero al Papa?
“Non ho idea. L’unico dato reale di cui dispongo è che questo processo canonico contro Maciel cominciò sotto Giovanni Paolo II. E ricordo inoltre una riunione del Papa con tutti i cardinali americani per discutere del problema della pedofilia”.
E sottolinea l’esistenza di quel documento firmato da Maciel, “che è poi scomparso dalla pagina web”.



© Copyright La Stampa